Porzûs, una mirabile pennellata di bellezza voluta dal Signore». Don Vittorino Ghenda, responsabile del santuario della «Madonna del falcetto», ha descritto così il borgo mariano sopra Attimis, in occasione del taglio del nastro dei lavori realizzati lungo la strada di accesso dal bivio di Forame. Ringraziando le autorità presenti per aver portato a conclusione l’opera, il presule ha ricordato l’importanza di questi luoghi: «Porzûs è ormai diventato un spazio di incontro e di preghiera internazionale – ha detto –; negli ultimi due anni sono stati più di 170 i sacerdoti sloveni che hanno raggiunto la Cappella dell’Apparizione, a testimonianza del grande richiamo di fede e di unione che esercita la storia di questi luoghi sacri. Da quando, poi, don Carlo Gamberoni e monsignor Vito Ferini hanno riportato alla luce i fatti relativi alle apparizioni, sono saliti a Porzûs numerosi arcivescovi italiani e di altri Paesi del mondo che, con la loro presenza, hanno confermato di fatto l’importanza del santuario e della sua straordinaria tradizione mariana». Don Ghenda ha rimarcato anche il ruolo fondamentale della comunità residente, delle suore brasiliane e dei volontari dell’associazione «Amici di Porzûs» che animano instancabilmente il borgo: «Quando si termina la salita da Forame, oggi ci accoglie un paesaggio pulito, sereno, positivo. Con costanza, infatti, vengono eseguite delle opere di miglioria che ci regalano una sensazione di benessere spirituale e fisico. Unico neo le tre antenne ancora presenti nel borgo: invito le istituzioni a intervenire, affinché i ripetitori possano essere finalmente spostati». La questione è spinosa e non è nuova: negli ultimi 15 anni le amministrazioni comunali di Attimis e Faedis hanno cercato di fare il possibile per risolvere il problema, affidandosi anche ad avvocati di fiducia e portando i singoli casi in tribunale. Diversi passi avanti sono stati fatti, ma per le tre antenne ancora presenti nel centro di Porzûs non si può adire le vie legali, perché i ripetitori sorgono su appezzamenti privati e non violano alcuna norma. «Stiamo cercando di fare opera di convincimento volontario coi singoli proprietari – spiega il sindaco, Sandro Rocco – ma non è un percorso privo di ostacoli, né facile. Ci rendiamo conto dell’impatto creato dai tralicci e auspichiamo che le persone direttamente interessate accolgano il nostro invito». Durante la cerimonia per il taglio del nastro della nuova viabilità, l’assessore regionale alle infrastrutture Mariagrazia Santoro ha sottolineato l’importanza delle operazioni di manutenzione delle strade di montagna: «È fondamentale non lasciare soli i Comuni nella cura ordinaria e straordinaria dei tracciati in quota – ha detto – poiché, come anche nel caso del reticolo di Taipana e non solo, i Municipi non hanno sufficienti spazi finanziari per eseguire opere di manutenzione per loro conto. Se non si procedere supportandoli, rischiamo che le comunità residenti se ne vadano dalle terre che amano, con un aggravamento del fenomeno dello spopolamento della montagna».
Ob svečanosti ob zaključku obnovitvenih posegov na cesto, ki iz Maline pelje v Porčinj, ki župnik g. Vittorino Ghenda pozval pristojne oblasti, naj iz vasi odstranijo zadnje tri oddajnike. Ti namreč kvarijo podobo gorskega kraja, ki slovi po Marijinih prikazni Device Marije mali Tereziki Duš leta 1855.