Proseguiamo la pubblicazione delle pigolature storiche sulle chiese della Slavia friulana estratte da archivi, da manoscritti e spogli notarili il tutto rilevato da don Pietro Bertolla senior da Nimis, cernite e ordinate sub anno da Tarcisio Venuti.
á 1742, 13 Giugno. Francesco Tomada di Nimis, abitante in Attimis, stimò L. 554 l’altare della Chiesa di Cergneu di Sotto fatto da Job Giovanni, scultore ed indoratore di Tarcento (p. 9).
á 1743, 28 Maj. Il Comune di Cergneu di Sopra in Vicinia protesta contro la voce sparsa, che esso abbia licenziato il Cappellano Pre Giovanni Sbriz (Briz). Egli dice che rinunciò solo essendo stato sospeso a divinis. Il Comune si dichiara soddisfatto del servizio e della condotta di Sbriz, spedisce persone ad informare il Patriarca. Ai 29 del detto mese, anche in Cergneu Inferiore si fa Vicinia e si conferma la buona condotta dello Sbriz, il quale si trova in Cergneu anche nel 1747. nel 1743 è registrata miseria in Cergneu di Sopra pel vento e l’intemperie.-p.40.
á 1745, 15 Decembre. Essendo stata presentata al Patriarca una supplica di Cergneu di Sotto (Atti del Notaio Pre Marcello Comello di Zumpitta); poiché quelli di Torlano la spiegavano a loro commodo, quei di Cergneu in Vicinia contestano l’interpretazione dei Torlanesi; dicono aver essi accordato che quei di Torlano si facciano una Chiesa a loro commodo ed incommodo; che però per Cergneu è più commoda pei Sacramenti la chiesa di S. Gervasio, che non la futura di Torlano (p. 10).
á 1748. Pre Antonio Micelli Cappellano di Cergneu Superiore (p. 41).
á 1749, 1 Settembre. Subit, Forame, Porzus, Platischis e Prossenicco vogliono che quelli di Lonch pongano le pietre di confine nel monte Lubia nel sito Rubidischia; ma quelli di Lonch oppongono certa transazione mediante la quale essi sono obbligati a porre i confini dentro dal Restello e non fuori (p. 41).
á 1751, 23 Maj, e 5 e 27 Agosto. Nimis unito con Montemaggiore litiga contro Bergona pel Monte Signebardo. Item nel 1753 (p. 158).
á 1751. Si dichiara che il loco Signabardo fu possesso da Montemaggiore. (p. 41).
á 1751. Dopo quest’epoca l’andito di Villanova (Tarcento) fu ridotto in chiesa, cioè s’ingrandì l’edificio chiesastico (p. 63).
á 1753, 15 Gennaio. Vicinia a Cergneu di Sopra per provvedersi d’altro Cappellano, essendo che D.Antonio Micelli li lasciò soli le feste, e se ne era andato per le Ville di Montagna a provvedersi di vitto, lo confermano. Songli debitori di L.180:-, con difficoltà resta pagato essendo con i Comuni (Cergneu di Sopra e Pecolle) (p.158).
á 1754, 11 Agosto. I Rossigh di Lonch devono 1 Lira annua alla Chiesa di Prossenicco (p. 158).
á 1755, 20 Febbraio. Cergneu di Sotto delibera in Vicinia di fare un ponte per andare a Messa. Item di comprare una Croce e un Gonfalone.
-Bergona: l’erba della Lappata e Cucci ab immemorabili fu possessa da Montemaggiore, non da Bergona (p. 10).
á 1755, 31 Decembre. Fu grande incendio a Prossenicco (not. Attimis Francesco-Antonio: Atti Civili, vol. XX, Anu, p. 157).
á 1756. Nimis litiga contro Chialminis per pascoli (Carte della Fabbriceria di Nimis, p. 97).
á 1757. Pre Giovanni Battista Battistigh cappellano curato di S. Nicolò di Bergona (p. 39).
á 1760. Pre Giovanni Battista Comelli di Zompitta era cappellano di Chialminis (p.30).
á 1762, 17 Agosto. Pendendo lite, il Luogotenente ordina a Nimis e Montemaggiore di non perturbare quelli di Bergona nei luoghi Cuzzi e Lupata (p. 131).
á 1770, 16 Maj. Vicinia in Cergneu di Sopra per difendersi contro Attimis e Taipana, per pascoli comunali (p. 95).
á 1772. Pre Biasio Matteu di Forame cappellano ivi (p. 30).
á 1773, 12 Aprile. Quei di Pecolle di Cergneu si distaccano dal Consorzio di lite con quelli di Cergneu di Sopra contro Attimis (p. 95).
á 1773, 22 Aprile. Pre Pietro Figlio cappellano di Cergneu di Sotto (p. 95).
á 1781. Don Domenico Noacco cappellano di Platischis (p. 10).
á 1782. Miseria in Cergneu di Sopra pel secco e la tempesta (p. 10).
á 1783. In Bergona era cappellano Pre Giovanni Brizzi (p. 83).
á 1787. Pre Stefano Boreaniz di Masarolis era cappellano di Monteaperta (p. 30).
á 1787, 9 Decembre. Pre Marino Biasutto di Monteaperta provoca ivi una Vicinia di 102 persone, le quali attestano che il Biasutto è di ottima condotta, diligente, né lede i diritti del Pievano (di Nimis), o del Vicario di Torlano (p. 84).