Smo v letu 2022. Čas je za preobrat_Siamo nel 2022. È ora di una svolta

La questua dei Re Magi il 6 gennaio a Valbruna/Koledovanje Svetih treh kraljev 6. januarja v Ovčji vasi

Al di là degli imprevedibili sviluppi della pandemia, per Benecia, Resia e Valcanale nell’anno nuovo si presentano nuove opportunità che, se colte e sfruttate al meglio, potrebbero segnare la tanto attesa inversione di rotta verso un futuro migliore.

Il consigliere regionale Giuseppe Sibau si attende molto dall’inserimento delle valli del Natisone e del Torre nella Strategia nazionale per le aree interne. «L’ok di Roma dovrebbe giungere in breve, è questione di qualche mese. Almeno questa è la sensazione trasmessami dall’assessore Stefano Zannier», riferisce. Poi spiega: «L’Europa prevede ogni anno finanziamenti per aree interne montane, ma se ne può usufruire solo se si rientra nei territori che vi sono inseriti. Nella scorsa legislatura erano previsti ogni anno 7,8 milioni di euro per le aree interne del Friuli Venezia Giulia, ma noi non ci rientravamo. Debora Serracchiani ci diceva che avrebbe compensato la Regione, ma poi arrivavano fondi per un decimo rispetto a quanto sarebbe potuto arrivare. Adesso la situazione cambierà e non è poca cosa. Aree interne sono considerate zone marginali e con un forte calo demografico, nelle quali è necessario mantenere un presidio umano, per cui beneficeremo di tutte le nuove iniziative».

È restata nel cassetto, invece, la proposta di legge per la montagna predisposta un anno fa da Sibau e dal collega Emanuele Zanon. «L’assessore Zannier ha ritenuto che con l’avvio delle Comunità di montagna ci siano tutti gli strumenti per intervenire efficacemente e non sia necessaria una nuova legge, che graverebbe sull’aspetto burocratico», fa sapere Sibau.

Il consigliere regionale di Iesizza vede rosa anche perché «oggi la Regione dispone di una sufficiente riserva economica, di conseguenza si potranno realizzare nelle nostre valli diversi interventi di sviluppo turistico e promozione del territorio, proseguendo in un impegno già iniziato. In questo e nel prossimo mese sono già in programma riunioni per mettere a punto progetti di rilancio. Ad esempio, potranno arrivare a traguardo dei progetti di valorizzazione del Natisone».

Anche Alan Cecutti, sindaco di Taipana, guarda all’anno nuovo con ottimismo.

«Nel calendario transfrontaliero, ho formulato l’augurio che il 2022 ci porti felicità nel riprendere i rapporti tra persone e le amministrazioni dei territori, senza dimenticare questo periodo difficile che ha colpito tutti, ma che ci deve far riflettere, nel ridare a ognuno di noi la forza e l’amore per ripartire tutti insieme con nuove collaborazioni, verso lo sviluppo di nuovi progetti, ripartendo con le tradizioni paesane tra festività culturali e gastronomiche, dove l’unione tra natura e sport porterà cambiamenti positivi nelle nostre splendide valli», dice.

«Nell’anno nuovo – prosegue – siamo entrati con notizie positive dalla politica regionale, che ci fanno guardare al futuro con maggiore ottimismo. Mi riferisco al consistente aumento dei fondi per lo sviluppo economico e sociale della fascia confinaria da Tarvisio a Prepotto e per questo va un doveroso ringraziamento all’assessore regionale Pierpaolo Roberti che ha compreso il senso della richiesta giunta dai nostri territori, l’ha accolta e sostenuta fino all’approvazione in Consiglio regionale. E a questo va aggiunto il forte impegno della Giunta regionale, in primo luogo dell’assessore Zannier, affinché anche le valli del Torre e del Natisone entrino nella Strategia nazionale per le aree interne, dalla quale erano state inspiegabilmente escluse dalla precedente amministrazione regionale Serracchiani, ottenendo fondi indispensabili per eliminare le criticità che ne provocano la marginalizzazione».

Il Comune di Taipana in questo 2022 andrà al voto per rinnovare l’amministrazione, così pure quello di Savogna, il cui sindaco, Germano Cendou, evidenzia i problemi che attendono risposta. Uno grosso è il perdurare della chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Cividale. «Va riaperto immediatamente e come amministrazione abbiamo sollecitato la Regione con un apposito documento. Non è possibile che dalle Valli del Natisone si debba andare a Udine per fare otto, dieci ore di attesa per essere curati», afferma.

Sul piano politico, Cendou evidenzia come la Comunità di montagna del Torre e Natisone sia ancora ferma ai nastri di partenza. «Ora come ora è partito solo lo Sportello unico delle attività produttive e il direttore generale non è ancora pienamente operativo, prestando servizio anche in diversi comuni. Noi piccoli Comuni abbiamo bisogno di mettere in comune i servizi di ragioneria, edilizia privata, polizia locale e altri. La Comunità dovrebbe anche predisporre un progetto generale per il nostro territorio nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Auspico anche una stretta collaborazione con la Comunità del Friuli Orientale, magari attraverso un direttore generale in condivisione, che possa avere una visione d’assieme del territorio».

Il sindaco di Savogna tra i probemi locali evidenzia l’urgenza di un intervento sulla viabilità che porta in Slovenia attraverso l’ex valico di Polava-Livek. «La carreggiata è in condizioni disastrose e andrebbe anche ampliata per permettere il passaggio di autobus e favorire così il flusso turistico dalla valle dell’Isonzo».

Cendou è soddisfatto dell’aumento dei contributi per lo sviluppo di Benecia, Resia e Valcanale nell’ambito della legge di tutela. «Ora bisogna lavorare perché quei fondi siano spesi bene, per interventi specifici per la comunità slovena con l’obiettivo di far restare la popolazione sul territorio e richiamare i giovani a vivere e lavorare qui». (Ezio Gosgnach)

V novo leto je cel svet stopil z upanjem, da bo pandemije konec in da bo življenje spet teklo po ustaljenih tirih. Benečija in Rezija upata tudi v prepotreben preobrat, da bo konkretno začel preporod, ki bo omogočil prihodnost območju in slovenskemu jeziku ter kulturi, ki ga zaznamujeta. Optimizem izvira iz znatnega povišanja sredstev za razvoj območja od Trbiža do Prapotnega, ne toliko iz vsote same, ki še zdaleč ne zadostuje potrebam, temveč iz prepričanja, da prihaja do spoznanja, da je ob tako hudih težavah za Benečijo in Rezijo edina rešitev v pripravi, financiranju in izpeljavi posebnega načrta. Tudi prizadevanja deželne vlade, da se Nediške in Terske doline vključijo v vsedržavno strategijo za najbolj ogrožena območja, so korak v pravo smer.

Svoje želje in pričakovanja so nam v tem članku povedali svetnik Dežele Furlanije-Julijske krajine Giuseppe Sibau, župan Občine Tipana Alan Cecutti ter župan Občine Sauodnja Germano Cendou.

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