Eppur si muove. Si susseguono a ritmo sostenuto le iniziative per trovare la miglior soluzione possibile al rompicapo dell’edificio che ospiterà l’istituto scolastico comprensivo bilingue italiano-sloveno di San Pietro al Natisone. I fondi necessari ai lavori ci sono e ammontano a quasi due milioni di euro. Un milione e 92 mila euro sono stati stanziati dal Governo, 550 mila dalla Regione e 300 mila dalla Comunità montana che ha attinto ai fondi per la minoranza slovena. Si tratta, dunque, di far partire i lavori e di concluderli al più presto, togliendo così i 219 allievi di scuola materna, elementare e media inferiore dal disagio di essere sparpagliati in più sedi provvisorie, con ripercussioni sullo specifico modello didattico.
Sono i genitori degli alunni a monitorare costantemente la situazione. Il 5 novembre una loro delegazione, guidata dal presidente del consiglio d’istituto, Michele Coren, ha incontrato l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Molinaro, per esprimere preoccupazione per la situazione di stallo in cui sembra essersi arenato l’iter burocratico per la nuova sede dell’istituto bilingue.
«La Regione è dalla vostra parte. Stiamo seguendo la vicenda passo per passo e fornendo supporto all’amministrazione comunale. In tempi brevi tutto il sistema scolastico del Friuli-Venezia Giulia sarà riorganizzato, ma la peculiarità della vostra scuola sarà conservata», ha rassicurato Molinaro.
Quanto alla richiesta dei genitori di adattare quale sede della scuola bilingue la casa dello studente di San Pietro al Natisone — esiste già un progetto per la ristrutturazione — piuttosto che intervenire sull’edificio abbandonato la scorsa primavera, l’assessore ha fatto notare che il contributo del Governo è destinato all’immobile di via Azzida e ci sarebbero non pochi problemi a trasferirlo.
Un altro vertice per la scuola bilingue si è tenuto lunedì 8 novembre. Il sindaco di San Pietro, Tiziano Manzini, il vice, Mariano Zufferli, i tecnici comunali, la direttrice dell’Istituto, Živa Gruden, lo stesso Coren e Claudio Campestrini in rappresentanza dei genitori si sono incontrati con il sen. Ferruccio Saro, che la scorsa estate aveva indicato la strada della nomina da parte del Governo di un commissario straordinario al fine di accelerare i lavori.
Saro ha confermato la propria disponibilità, non nascondendo però come a Roma regni un certo scetticismo a proposito di nuovi commissari dopo le vicende dell’Abruzzo e del G8.
«In ogni caso il mio impegno non verrà meno — ha affermato Saro. La vostra scuola ha un’imporanza notevole e una peculiarità straordinaria».
Se son rose, fioriranno.