Quel tratto del torrente sta molto a cuore ai resiani

 
 
Dopo numerose iniziative non si ferma in Val Resia il lavoro del Comitato spontaneo ‘No centralina idroelettrica Resia_2 Ponte Rop’.
Recentemente alcuni rappresentanti del Comitato hanno incontrato il sindaco del Comune di Resia, Sergio Chinese, per fare il punto sulla procedura autorizzativa attualmente in sede di valutazione di impatto ambientale in Regione inerente la realizzazione di una centralina idroelettrica sul torrente Resia, con presa d’acqua sotto il ponte Rop.
Ad oggi, infatti, l’iter amministrativo non si è ancora concluso e la regione è in attesa dei pareri delle autorità.
I rappresentanti del Comitato e la maggioranza dei residenti del Comune di Resia si augurano che venga presa al più presto una decisione in merito e che venga reso parere negativo alla realizzazione del progetto.
Il tratto interessato dall’opera è, infatti, quello che sta più a cuore ai resiani, che racchiude le particolarità più interessanti di uno dei due soli corsi d’acqua rimasti ancora integri in regione, privi di derivazioni a scopi idroelettrici sulla sua asta.
Tra l’altro la stessa amministrazione comunale, lo scorso mese di dicembre, nel corso di un apposito consiglio comunale ha deliberato di voler mettere sotto tutela il tratto del Resia che va dalla località Zal‘ni Vir (loc. ta-za Ml•no) alla località ta-par T•go, affinché lo stesso possa essere valorizzato a livello turistico-paesaggistico-ambientale.
Il Comitato si è reso inoltre portavoce di una proposta rivolta all’amministrazione comunale di potersi avvalere di idonei strumenti urbanistici regionali attualmente in vigore, che possano aprire un confronto tra maggioranza ed opposizione al fine di tutelare l’area anche da un punto di vista legislativo-urbanistico individuando priorità ed obiettivi affinché nessuna altra realtà possa in futuro progettare opere simili.
Tale preoccupazione è legata anche al rischio di modifiche future legate alle disposizioni legislative per lo sfruttamento dell’acqua. Una liberalizzazione in questo settore potrebbe portare alla realizzazione di nuovi progetti, da qui la necessità di impedire a priori, e cioé con appositi e mirati provvedimenti, tali eventualità e dedicare tempo ed energie invece ad un progetto di sviluppo turistico-ambientale di tale area.
A quanto riferito dal sindaco, per lo sfruttamento di quello che vieve comunemente chiamato ‘oro bianco’ ovvero l'acqua, anche nel comune di Resia sono già stati depositati, presso gli uffici comunali, diversi progetti di realizzazione di altre centraline idroelettriche non solo da parte di consorzi o simili enti ma anche da privati cittadini che vogliono inverstire in questa preziona risorsa naturale.
Per evitare, in futuro, le incomprensioni sorte per le scelte fatte e non condivise dagli abitanti, al primo cittadino è stato chiesto di coinvolgere, per aspetti così importanti, tutta la comunità con percorsi partecipativi in cui i valligiani possano avere la possibilità di conoscere cosa si vuole realizzare, di confrontarsi con la pubblica amministrazione, valutare e proporre alternative ai progetti ideati.
Sempre nell'ottica di una promozione della conoscenza del territorio e delle ricchezze naturalistiche ed ambientali della Val Resia il Comitato spontaneo No centralina idroelettrica Resia_2 Ponte Rop, che in questo frangente si sostituisce agli enti ed alle associazioni ambientaliste del territorio in una campagna di informazione qualificata, a breve organizzerà un incontro pubblico con il geologo Federico Sgobino, già collaboratore del Parco naturale delle Prealpi Giulie.
In quella occasione verranno affrontati gli aspetti geologici della Val Resia con particolare riguardo all'omonimo torrente.

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