Da Taipana e Breginj un calendario che vuol arrivare a Roma e Lubiana

 
 
Nella stagione che registra una fin troppo variegata serie di calendari, spesso espressione di un vuoto interiore, eccone uno che vuole testimoniare il momento di rinascita di un territorio per troppi anni separato dalle sbarre di confine, ma da sempre legato da una identica cultura, dalla parlata e da profondi valori umani che sono riusciti a sconfiggere maldestri tentativi di azzeramento.
La dimostrazione l'hanno voluta dare le associazioni di Prosnid e di Breginj, assemblando spettacolari immagini di fauna e di territorio alla scansione numerica di giorni e mesi, ma anche evidenziando le rispettive festività come sollecitazione a viverle in sintonia, proprio come sta avvenendo sempre più di frequente, dopo la caduta del confine.
L'iniziativa è partita dall'associazione culturale «Prosnid živi/Prossenicco vive», dalla pro loco «Amici di Prossenicco», dal gruppo «Gasilci» di Breginj (pompieri, assimilabili alla nostra Protezione civile) e della Krajevna skupnost Breginjski kot (assembla i paesi di Breginj, Logje, Sedlo, Borjana, Robidišče, Stanovišče e Podbela) e ha trovato il sostegno dei comuni di Kobarid e Tipana. Quest’ultimo, grazie a un contributo della Comunità montana, ha garantito anche il supporto finanziario. La realizzazione è stata affidata alla cooperativa Most, editrice del quindicinale Dom, dalle cui pagine viene sempre dato ampio risalto al fermento sbocciato sulle due rive del Natisone e che vede come principali interpreti i giovani, persone che hanno la mente sgombra da vecchi retaggi impropri e che dai genitori hanno ereditato la voglia di rinverdire gli storici legami dei rispettivi territori.
E non sembri retorico che otto fogli di cartoncini possano contenere tutto questo. Anzi, hanno la pretesa anche di lanciare un messaggio e uno stimolo a quanti governano affinchè i tanti incontri bilaterali spesi prima della caduta del confine non restino lettera morta, ma si traducano in azioni concrete di comune sviluppo.
Il calendario, infatti, pare una risposta concreta a quanto aveva affermato il sindaco di Bovec, Danijel Krivec, a Tarcento, in occasione della kermesse folcloristica d'agosto «Festival dei cuori». Allora il primo cittadino del centro turistico dell'Alta valle dell'Isonzo puntava il dito su una sorta di immobilismo politico-amministrativo, chiamando in causa non soltanto amministratori locali, ma anche i centri di potere «Lubiana e Roma — aveva detto — così distanti, così distratte alle nostre problematiche. Intanto, noi dobbiamo puntare a riallacciare rapporti culturali, turistici e anche sportivi, proprio per cominciare a creare le basi per poi progettare assieme un effettivo sviluppo economico».
Da Prosnid, qualche calendario sarà spedito anche a Krivec, che nella veste di parlamentare lo potrà portare a Lubiana, a testimonianza che la gente del Gran Monte e del Breginjski kot ha cominciato a scrivere una nuova pagina di storia, quella di mesi e di giorni da trascorrere in sintonia, nell'auspicio che un nuovo vento possa spazzare le ultime nubi de rispettivi territori.
Per Roma, invece, «postino cercasi»!

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