Manca davvero poco alla nascita ufficiale del nuovo cluster transfrontaliero. Dopo la tavola rotonda svoltasi a gennaio a Kobarid in occasione del 48° Incontro degli sloveni della provincia di Udine e dell’Alta valle dell’Isonzo, i sindaci del versante italiano e di quello sloveno avevano intensificato le riunioni per accelerare il processo di collaborazione. Per incentivarla è stata lanciata l’idea di costituire un gruppo in ambito transfrontaliero, al quale i Comuni parteciperanno in modo volontario – un cluster, per l’appunto.
Per il sindaco di Taipana/Tipana, Alan Cecutti, che si è preso l’impegno di tenere i contatti tra le amministrazioni, il progetto è a un passo dal diventare realtà. «Credo che prima di Pasqua si concluderà l’iter di approvazione del documento d’intenti da parte dei comuni e che sarà fissata una data in cui ci riuniremo con tutti i sindaci per firmare il documento ufficiale, dopodiché il cluster sarà istituito. In seguito inizierà tutto il procedimento, anche burocratico, per definire il documento d’intenti, che andrà concluso, quindi inizieremo a confrontarci sui temi indicati nel documento di protocollo: infrastrutture, energie e turismo. In calendario ci sono, inoltre, anche le date a cui bisognerà partecipare ai tavoli d’incontro organizzati a Bruxelles». Ovviamente, andrà atteso anche il termine dell’iter dei documenti nelle giunte comunali sul lato sloveno, perché su entrambi i lati dell’ex confine tutto deve andare di pari passo.
Il sindaco di Taipana non nasconde l’entusiasmo. «Per ora, da parte slovena ci sono i Comuni di Bovec, Kobarid, Tolmin e Kanal. Sul lato italiano, invece, hanno aderito i Comuni di Pulfero, San Pietro al Natisone, San Leonardo, Savogna, Stregna, Torreano, Taipana, Lusevera, Resia, Moggio Udinese, Chiusaforte, Tarcento, Nimis e si è in attesa di Dogna, Malborghetto-Valbruna e Tarvisio». In una prospettiva futura, queste ultime adesioni aprirebbero le porte anche alla Carinzia.
Al progetto dovrebbero, tra l’altro, aderire anche alcuni comuni della zona del Gemonese. «A riguardo – spiega Cecutti – ho sentito il sindaco di Montenars, Claudio Sandruvi, che voleva partecipare. Qualche sera fa si è parlato dell’iniziativa nel corso di una riunione dell’Uti del Gemonese, dove più di qualche amministratore ha mostrato interesse. Penso che arriveranno anche le adesioni di Prepotto, Attimis, Faedis e Tricesimo mentre per i comuni di Drenchia e Grimacco a uno degli incontri iniziali era già emerso come le due amministrazioni non fossero convinte se aderire o meno per un discorso economico. Per chi fosse interessato ad aderire ma non riuscisse per motivi economiche, comunque, tra amministratori avevamo già discusso della possibilità che venisse aiutato dagli altri. Sarà così per Dogna, ad esempio, e lo si potrebbe fare anche per loro. In questa settimana chiuderò il cerchio con un giro di telefonate».
Mentre per i comuni sloveni sarà sufficiente questa sola forma di aggregazione, i comuni italiani dovranno verificare se sia necessario predisporre anche un atto notarile. In generale si potrà attendere ancora un po’, ma non troppo, visto che i primi incontri a Bruxelles sono in programma dopo la metà di maggio.
Il sindaco di Taipana nota come a manifestare interesse per il progetto non siano solo le amministrazioni comunali: «Vorrebbero aderire anche il Parco delle Prealpi Giulie, da cui sono già stato contattato, e la Kmečka zveza, che, come associazione che esprime gli interessi degli agricoltori della minoranza slovena, va a coprire tutta la zona in cui questa è insediata. Penso che sul lato sloveno aderirà anche il Parco del Triglav». Questi enti, tuttavia, entreranno in una fase successiva. «In una prima fase si tratta anzitutto di un discorso istituzionale, in un altro momento entreranno anche enti e associazioni del territorio».
Un criterio considerato nel definire l’ambito territoriale del cluster è, per ora, quello di una data omogeneità territoriale. «Da Kobarid ero stato esortato a contattare anche Mossa, ma per adesso puntiamo a non creare una situazione troppo complessa da controllare. Tra i comuni che aderirebbero sul lato italiano, bene o male c’è dialogo, ci si conosce e ci si riesce a coordinare; diversi tra quelli a ridosso dell’ex confine, poi, hanno gli stessi problemi demografici e infrastrutturali. Ma siamo contenti di avere coinvolto almeno un paio di comuni più grossi, come Tarcento. Questo dà un peso maggiore anche ai tavoli a Bruxelles». (Luciano Lister)
V naslednjih tednih naj bi uradno ustanovili novi čezmejni cluster, v katerega se je za zdaj povezalo že 17 občin: Bovec, Kobarid, Tolmin in Kanal na slovenski strani ter Podbuniesac, Špietar, Svet Lienart, Sauodnja, Sriednje, Tauarjana, Tipana, Bardo, Rezija, Možnica (Moggio Udinese), Kluže (Chiusaforte), Čenta (Tarcento) in Nieme na italijanski strani. Tipajski župan Alan Cecutti, ki goji stike med občinskimi upravami, poudarja, da bodo vse občinske uprave, ki bodo pristopile, sprejele dokument o nameri pred Veliko nočjo. Nato naj bi se vsi župani srečali za uradni podpis dokumenta, s katerim bodo cluster uradno ustanovili. Trenutno čakajo še na odziv s strani Občin Dunja (Dogna), Naborjet-Ovčja vas in Trbiž. Po županu Cecuttiju so tudi v Prapotnem, Ahtnu, Fuojdi, Taržizmu (Tricesimo) in Montenarah (Montenars) kazali zanimanje za projekt. Občini Dreka in Garmak bi za zdaj bila zadržana le iz finančnih razlogov, vendar so se svojčasa župani strinjali glede tega, da bodo finančno šibkejšim upravam nekako priskočili na pomoč . Tako naj bi na primer bilo za Dunjo. V drugi fazi naj bi na italijanski strani pristopila tudi Park Julijskih Predalp in Kmečka zveza, na slovenski strani pa morda tudi Triglavski narodni park.