È notizia di questi giorni che la trattoria «Sale e pepe» a Stregna non riaprirà. La difficile decisione è stata presa da Franco Simoncig e Teresa Covaceuszach che avevano aperto il loro locale il 27 giugno del 1989. «Questo periodo è stato difficile per tanti, lo è stato anche per noi. La decisione di andare in pensione con qualche mese di anticipo è maturata ed è stata presa. Ringraziamo tutti ma proprio tutti clienti e amici che ci hanno aiutato a crescere e a migliorarci nel corso degli anni: è stato un lavoro bello e gratificante!», hanno postato sulla pagina Facebook del locale lo scorso 24 febbraio.
In più di trent’anni di attività, «Sale e pepe» si è fatto molto apprezzare in tutta la regione e non solo. Teresa, nel ruolo di chef, è stata anche ospite in varie trasmissioni televisive, come la popolare «La prova del cuoco», facendo conoscere all’intera Italia i piatti tipici della Benecia, che lei, nel suo ristorante, in alcuni casi rivedeva in chiave più moderna oppure si limitava a riproporre nella versione tradizionale.
L’anno scorso ha chiuso anche «alla Posta» di Clodig, un’altra realtà della Benecia molto conosciuta e rinomata. Lo stesso vale, dalla fine del 2019, per il noto e storico hotel e ristorante «al Vescovo/Škof» di Pulfero e per il circolo «Potok» di Oblizza. Ancor prima hanno cessato l’attività le trattorie «alle Querce» in località Klančič a San Pietro al Natisone e «alla Fontana» a Oculis.
Questo significa che vivere e lavorare in Benecia è sempre più difficile. La pandemia ha solo aggravato la situazione. Ci si potrebbe chiedere per quale ragione… in realtà le ragioni sono sotto gli occhi di tutti, basta saper osservare la realtà. Da un lato il nostro territorio conosce ormai già da diversi anni un progressivo e inesorabile spopolamento, ma non si tratta della ragione ultima: bisogna capire perché un luogo si spopola. Tutti sanno che vivere in montagna è difficile, le persone sono distanti da ogni tipo di servizio. Nonostante questo però la montagna è tassata allo stesso modo delle ricche città, dei paesi della pianura e di quelli di mare. Una speranza si intravede con la nuova legge per la montagna alla cui stesura si stanno dedicando a livello regionale. (Veronica Galli)
Konec februarja sta Franco Simoncig in Teresa Covaceuszach na Facebook strani gostilne »Sale e pepe« sporočila, da gostilne ne bodo spet odprli. Upokojila se bosta nekaj mesecev vnaprej.
Gostilno »Sale e pepe« sta otvorila leta 1989. V več kot 30 letih je počasi postajala vse bolj znana. Kot kuharska mojstrica je Teresa večkrat sodelovala pri televizijskih oddajah in tako prispevala k prepoznavnosti Benečije in njenih dobrot.
Lani je vrata dokončno zaprla tudi gostilna »alla Posta« pri Hlodiču, že leta 2019 še hotel-restavracija »al Vescovo/Škof« v Podbuniescu ter društvo »Potok« v Oblici. Že prej sta nehali obratovati gostilna »alle Querce« v Špietru in gostilna »alla Fontana« v Nokulah.
V goratih predelih postajajo gospodarske razmere vse težje; novo upanje vliva osnutek deželnega zakona za gorska območja.