Viale Azzida è una scelta obbligata_Dvojezična šola v starem hramu

5SerracchianiI fondi stanziati dal Cipe per la ristrutturazione dell’edificio scolastico di viale Azzida non possono essere utilizzati per l’adeguamento del College, nonostante le pressanti richieste in tal senso della direttrice dell’istituto comprensivo bilingue di San Pietro, del corpo docente e dei rappresentanti dei genitori. Lo ha ribadito a chiare lettere la presidente della Regione, Debora Serracchiani, nel corso dell’incontro, che ha avuto luogo venerdì 9 maggio, negli spazi del centro multimediale Smo, a San Pietro al Natisone, con i rappresentanti delle organizzazioni slovene. La presidente era accompagnata dall’assessore regionale ai Lavori pubblici, Mariagrazia Santoro, e dai consiglieri regionali Cristiano Shaurli e Stefano Pustetto. Nei loro interventi, la direttrice della scuola, Živa Gruden, la rappresentante dei genitori, Elena Domenis, e il presidente dell’Istituto per l’istruzione slovena, Igor Tull, hanno evidenziato la precarietà della situazione attuale e ribadito con insistenza la necessità di intervenire sul College, sito nel centro studi, anche perché la struttura è stata costruita dopo il terremoto del 1976 secondo criteri di antisismicità e che a luglio tornerà nelle disponibilità del Comune. L’opzione College sarebbe – a loro dire – quindi «una scelta logica e coerente, pronta a soddisfare il crescente numero di iscrizioni». Il progetto di ristrutturazione dell’edificio di viale Azzida, che dovrebbe ospitare la scuola materna ed elementare (mentre all’istituto Dante Alighieri sono previsti lavori di adeguamento per ospitare la media bilingue), infatti, prevede una diminuzione della superfice utilizzabile rispetto a quella originaria. Serracchiani ha risposto con argomentazioni strettamente tecniche. «Concordo sulla considerazione che il recupero della vecchia sede non sia la soluzione ottimale. Ma l’ostacolo sta nel fatto che i fondi stanziati sono destinati al recupero di un edificio non staticamente adeguato, appunto quello di viale Azzida, e tali restano anche se sono passati al Cipe. Non possono essere trasferiti ad altro intervento. Si tratta, infatti, di fondi vincolati, stanziati con un’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri e reperiti all’interno del sistema degli interventi straordinari per la messa a norma antisismica di un edificio, ma senza specificarne la destinazione ad uso scolastico. Rinunciare ai fondi per l’edificio di viale Azzida significherebbe doverli restituire e destinarli ad altri interventi a livello nazionale. E questo comporterebbe per il Comune di San Pietro anche una verifica da parte della Corte dei conti sulle spese sostenute per avviare un progetto di ristrutturazione poi lasciato in sospeso». Di conseguenza, la presidente ha suggerito di avviare i lavori di ristrutturazione dell’edificio di viale Azzida, «che rappresenta una prima risposta alle esigenze della scuola bilingue» e nel frattempo cercare altri fondi per l’adeguamento del College. Lo scorso 7 maggio – si legge in una nota stilata dall’Istituto per l’istruzione slovena – una sua rappresentanza aveva ribadito le sue richieste nel corso di un incontro a Trieste con il prefetto e commissario di Governo, Francesca Adelaide Garufi, che «si è impegnata a verificare a breve con il vice ministro Filippo Bubbico e con i referenti del Cipe (titolare del finanziamento più consistente) le possibilità tecnico amministrative di reindirizzo dei fondi sulla struttura del College. Il prefetto si è dimostrato possibilista su uno spostamento dei fondi a condizione che non ci sia un aumento dei costi e soprattutto che ci sia un accordo ed un impegno politico di alto livello a garanzia e tutela dei finanziamenti assegnati». Al suo arrivo a San Pietro al Natisone, Serracchiani, ha visitato gli spazi del centro multimediale Smo, sorto nell’ambito di »Jezik/Lingua« le cui installazioni sono state illustrate dall’architetto Donatella Ruttar, la quale, insieme a Bruna Dorbolò, presidente dell’Istituto per la cultura slovena, ha chiesto che la Regione continui a sostenere un progetto così ambizioso e unico nel suo genere.

V petek 9. maja je predsednica FJk, Debora Serracchiani, prišla na obisk v Nediške doline. Ob tej priložnosti se je Debora Serracchiani srečala tudi s predstavniki slovenske manjšine. Obiskala je multimedijski center Smo v Špietru. Govor je bil tudi o stanju dvojezične šole. Predsednica je razložila ravnateljici večstopenjskega inštituta, predstavnikom štaršev in učiteljev, da finančna sredstva so namenjena izključno obnovitvi starega sedeža na ulici, ki jih občina nikakor ne sme nameniti obnovitvi diaškega doma (college).

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