Vasi v presledkih odrezane od sveta_Paesi a intermittenza fuori dal mondo

Venti a velocità di oltre 80 km orari, bombe d’acqua che scaricano a terra tanta pioggia come quella media di una stagione intera in poche ore, chicchi di grandine grossi come palline da tennis: l’estate 2023, la più calda di sempre da quando ci sono affidabili misurazioni meteo, non ha risparmiato nulla al Friuli. Vere e proprie catastrofi hanno colpito Mortegliano e la Bassa Friulana.

I disagi però non sono mancati anche in Benecia. Protagonisti soprattutto i blackout di servizi essenziali come l’energia elettrica e i collegamenti telefonici fissi. Tanto da far crescere nella popolazione un senso di fragilità, di essere serviti da reti obsolete verso le quali manca la dovuta attenzione da parte degli enti preposti.

Ci sono due borghi che più di tutti hanno sofferto ad agosto i disagi dovuti al maltempo. Montefosca e Paceida, 28 anime in tutto, a ben 18 km di distanza dalla sede comunale di Pulfero su una strada che si inerpica sulle montagne per arrivare su una sorta di altipiano che ha qualcosa di meraviglioso e di magico. Paesi tutt’altro che morti, come potrebbero falsamente suggerire i numeri. Tante persone anziane, vere e proprie sentinelle della montagna, ma anche una famiglia giovane con una figlia di 11 anni, una latteria attiva che offre formaggio e prodotti caseari rinomati in tutto il Friuli e anche più in là per la loro bontà e genuinità, il ricordo di un agriturismo, quello di Bepi Specogna, che è stato un riferimento sicuro e frequentatissimo per i buongustai e gli amanti della montagna, ed è ancora viva la speranza che qualcuno più giovane possa prenderne il testimone investendo quassù. C’è anche una bella casa vacanze che d’estate fa il pieno di ospiti, sempre estasiati dal luogo meraviglioso (un po’ meno dalla mancanza del segnale cellulare e per la carenza di servizi). Un museo dedicato ai Blumarji, la tradizionale e affascinante maschera carnevalesca di Montefosca, che ha radici nella notte dei tempi.

Insomma, un paese nient’affatto rassegnato a morire di isolamento, pronto a reagire agli eventi avversi. Che non sono mancati recentemente. Col maltempo di inizio agosto sono crollati alcuni pali di sostegno della linea telefonica lungo la strada, il cavo è stato tranciato. Risultato? Una decina di giorni di isolamento telefonico, aggravato dalla mancanza della rete cellulare.

Poi l’apertura di un cantiere per un ripristino urgente della sede stradale sta comportando (dal 10 agosto all’1 settembre) l’interruzione del servizio pubblico di trasporto, un’altra mazzata per i residenti. Qualcuno ha preso carta e penna trovando attenzione sui mass media, in paese pochi vogliono parlare affidando al mugugno le loro preoccupazioni. In chi accetta di parlare col giornalista del Dom, prevale il fatalismo. Giustamente si ricorda che esiste una viabilità alternativa, attraverso la sella della Fracadizze e i comuni di Torreano e Faedis, purtroppo non utilizzabile per le pessime condizioni del manto stradale in questi ultimi due comuni.

La stampa, naturalmente, chiede conto al sindaco della situazione, e il primo cittadino Camillo Melissa non si tira indietro. «Sono vicino e solidale con i cittadini di Montefosca e Paceida per i disagi – spiega al Dom –. Sia per la situazione del telefono che per i lavori urgenti sulla strada non era possibile fare di meglio. Ho fatto i conti e da quando sono sindaco per progetti su Montefosca abbiamo speso più di tre milioni di euro. Non male se consideriamo che non si raggiungono i 30 residenti. Non lo dico perché i tre milioni li considero troppi, sono ben spesi per salvare un borgo dallo spopolamento, ma per dire che l’impegno c’è stato in tutte le occasioni possibili. Il fiore all’occhiello di cui sono più orgoglioso è il servizio di trasporto che il comune settimanalmente assicura a tutti i residenti delle frazioni di alta montagna per andare a fare la spesa e gli adempimenti burocratici negli uffici».

Anzi, Melissa coglie l’occasione per dare due importanti notizie ai cittadini di Montefosca e Paceida. Riguardo all’isolamento delle telecomunicazioni «di recente con Open Fiber la fibra internet è arrivata ad Erbezzo. Presto, attraverso onde radio, il segnale potrà arrivare anche a Montefosca e Paceida aumentando notevolmente la sicurezza dal pericolo di isolamento telefonico».

Riguardo alla strada delle Fracadizze, Melissa specifica che all’inizio dei suoi mandati è stato fatto un importante intervento sul territorio di Pulfero, tanto che il manto stradale è ancora in ottime condizioni. «Il problema riguarda i territori di Faedis e Torreano dove si intervenne su mia pressante sollecitazione, ma a farlo fu la Protezione Civile regionale – spiega il sindaco –. Purtroppo, a differenza di noi che usammo il normale asfalto, lì si decise di stendere un agglomerato speciale che alla prova dei fatti non si è dimostrato efficace, sfaldandosi in poco tempo». Conscio del problema, il sindaco Melissa ha messo da tempo in pressing il presidente della Comunità di montagna, Mauro Steccati, perché si possa procedere alla riasfaltatura: «Mi pare che il presidente abbia capito non solo la valenza di quella strada per le comunicazioni, ma anche per lo sviluppo turistico». (Roberto Pensa)

Ko je napovedana huda ura, je prebivalce Benečije strah ne le pred nevihtami, močnimi nalivi in točo, pa tudi pred osamljenostjo. Zato ker vsako neurje povzroča okvare na električnem omrežju in izpad oskrbe z elektriko. Vse pogosteje se zgodi, da gospodinjstva, lokali in obrtniki ostanejo več časa – tudi cele dni – brez elektrike. Podobne težave so tudi s telefonskimi linijami. Zlasti v gorskih vaseh telefoni ostajajo nemi cele tedne in si ljudje ne morejo pomagati niti z mobilnimi telefoni, ker signal ne seže do njih. Podnebne spremembe še bolj izolirajo visoke kraje v Benečiji. Letošnje poletje je bilo prava kalvarija prekinitev. Proti močnemu vetru, vodnim bombam in rekordni toči strokovnjaki kot eno ključnih rešitev navajajo vkop kablov in brezžično omrežje, ki temelji na širokopasovni povezavi.

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