V Reziji odkrivajo sledi preteklosti_A Resia sulle tracce del passato

A giusta ragione il 2022 è stato definito l’anno dell’archeologia. Ricorrono, infatti, tanti anniversari emozionanti, che riportano la memoria al fascino delle grandi scoperte archeologiche e di famosi archeologi “cacciatori di tesori”.

Come Jean-François Champollion, che due secoli esatti fa riuscì a decifrare i geroglifici della stele di Rosetta; Howard Carter, che giusto 100 anni fa trovò le scale che conducevano alla tomba del faraone più famoso di tutti i tempi, il giovane Tutankhamon, e soprattutto Heinrich Schliemann, di cui quest’anno si celebra anche il bicentenario della nascita e che riuscì a ritrovare Troia in Turchia, sulla collina di Hissarlik, semplicemente “fidandosi” dei poemi di Omero.

Come Schliemann anche il Museo della gente della Val Resia, sulla base di alcune leggende della tradizione orale locale, ha voluto impegnarsi per approfondire la storia del castello di Stolvizza/Solbica, situato sul monte Grad.

Dopo tre anni di sondaggi archeologici e la successiva fase di ricerca, la mattina di sabato, 2 aprile, nel Municipio di Resia a Prato/Ravanca è stata presentata la mostra archeologica «Ta-na Rado. Un sito fortificato in Val Resia/Utrjeno najdišče v Reziji». Alla presentazione, durante la quale è stato proiettato il documentario «Ta-na Rado. Tra leggenda e realtà. Alla scoperta di un sito archeologico in Val Resia», che racconta l’esperienza archeologica, è seguita la visita al Museo di Stolvizza.

Con questo allestimento temporaneo, che è stato completato anche con la stampa di un catalogo, si vuole restituire alla comunità di riferimento e ai molti turisti che visitano il museo ciò che è stato scoperto durante i sondaggi archeologici e le ricerche condotte dal 2018 al 2021 dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia in località ta-na Rado, dove è stato portato alla luce, quasi per intero, ciò che resta di un sito fortificato di altura di epoca tardoantica, sorto a seguito dell’apprestamento delle opere di difesa dell’arco alpino orientale in epoca dioclezianea.

È stato appurato che questo sito abbia avuto una vita che va dal IV al VII secolo.

All’impianto originario di natura militare di epoca tardo imperiale (285-476) è seguita una successiva evoluzione in chiave insediativa, avvenuta in età altomedievale, che è possibile stringere al VI-VII secolo. Dopo il VII secolo il luogo venne abbandonato e avvolto da un’aura di mistero. (Sandro Quaglia)

Leta 2022 obhajamo veliko obletnic na področju arheologije. Pred dvema stoletjema je Jean-François Champollion s pomočjo kamna iz Rosette razvozlal hieroglife; pred sto leti je Howard Carter odkril stopnice, ki so vodile do grobnico Tutankamona; spet pred dvema stoletjema se je rodil Heinrich Schliemann, ki je odkopaval ostanke pri Hisarliku in našel domnevno Trojo. 

Prav tako se je Muzej rezijanskih ljudi na podlagi nekaterih krajevnih pripovedi pozanimal za zgodovino stare utrdbe v kraju Ta-na Rado nad Solbico.

Po treh letih arheološke raziskovalne dejavnosti so v soboto, 2. aprila, v županstvu na Ravanci predstavili arheološko razstavo z naslovom »Ta-na Rado. Un sito fortificato in Val Resia/Utrjeno najdišče v Reziji.« Samo razstavo so si nato prisotni lahko takoj ogledali v Muzeju na Solbici.

Ob razstavi sta izšla tudi dokumentarec, ki si ga je občinstvo lahko ogledalo med predstavitvijo v županstvu, in katalog.

Na podlagi arheoloških najdb lahko trdimo, da je v dolini Rezija, sicer v kraju ta-na Rado/monte Castello, od IV.-V. stoletja do VII. stoletja po Kristusu obstajalo obzidano naselje. Izkopavanja so se odvijala od 2018 do 2021 pod nadzorovanjem Zavoda za kulturne in okoljske dobrine Furlanije-Julijske krajine.

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