V Dreki in Tavorjani po volitvah_A Drenchia e Torreano dopo le elezioni

Il municipio di Drenchia/Dreško županstvo

Qui Drenchia. Zuodar e Cicigoi in giunta

Viviana Zuodar vicesindaca e Daniele Cicigoi assessore.

Saranno i due consiglieri più votati i componenti della giunta comunale di Drenchia.

Della loro nomina sarà data comunicazione venerdì, 15 ottobre, durante la prima seduta del consiglio comunale di Drenchia scaturito dal voto del 3 e 4 ottobre.

A guidare il più piccolo Comune del Friuli Venezia Giulia sarà, per altri cinque anni, Francesco Romanut, sostenuto dalla lista «Origini e rinnovamento Drenchia». Lo spoglio delle schede ha visto la sua conferma col 51,39% dei voti (37). Per il suo sfidante, l’ex vicesindaco David Iurman, sostenuto dalla lista Drenchia deve vivere, ha votato il 48,61% degli elettori (35).

Romanut, vincente nel testa a testa col suo vicesindaco, è soddisfatto del risultato e più che mai carico nel proseguire l’impegno iniziato cinque anni fa.

Il programma della sua lista vede al primo posto il «massimo sforzo per garantire sempre più l’assistenza agli anziani, assicurando loro i servizi essenziali, creando momenti di aggregazione e di socializzazione». Grande impegno verrà profuso per l’aspetto sanitario, «garantendo in particolare a chi è solo, attenzione e cure mediche», e continuerà la battaglia «affinché il presidio ospedaliero di Cividale venga mantenuto, anzi potenziato».

Il secondo punto riguarda l’ambiente. Si prevede di migliorare «la viabilità, la sentieristica, la cura dei boschi, con il recupero di quelle aree che furono linfa vitale per l’economia locale». A tal proposito si coglieranno «le opportunità che l’Unione Europea ci offre, collaborando con associazioni ambientali già inserite nei territori limitrofi, che vantano già una comprovata esperienza lavorativa».

Nel settore del turismo, si completeranno i lavori in corso al Rifugio Solarie e saranno potenziate le strutture «in modo da incrementare il traffico e l’afflusso turistico che transita dalla Slovenia e dall’Italia».

Secondo il programma, «rilevante importanza assumerà la collaborazione transfrontaliera, avente per oggetto il territorio come aspetto storico, geografico, culturale e linguistico». Naturalmente, «per mantenere vive le tradizioni e la storia insita del territorio» sarà necessario «collaborare in maniera sempre più ravvicinata e di comune supporto con le associazioni che operano per la nostra comunità».

Soddisfatto della nascita della Comunità di montagna del Natisone e del Torre, il Comune di Drenchia sfrutterà la riforma delle autonomie locali in particolare «per l’esercizio delle funzioni di tutela del territorio montano e di promozione dello sviluppo sociale, economico e culturale delle popolazioni dei territori montani, oltre che funzioni e servizi comunali, perseguendo finalità di efficacia, efficienza ed economicità».

Občina Dreka bo nadaljnjih pet let vodil Francesco Romanut, ki ga podpira lista Origini e rinnovamento Drenchia. Zanj je glasovalo 51,39% (37) volivcev. Za drugega kandidata Davida Iurmana, ki ga je podpirala lista Drenchia Deve vivere, je glasovalo 48,61% (35) volivcev. V petek, 15. oktobra, se je v Dreki odvijala prva seja občinskega sveta v novi sestavi. Novi župan Francesco Romanut je imenoval nova odbornika, ki bosta kandidata, ki sta prejela največ glasov, Viviana Zuodar in Daniele Cicigoi. Viviana Zuodar bo tudi podžupanja.

V naslednjih petih letih bo Romanut nadaljeval nekatere že začete projekte; ob tem bo stavil še na vrednotenje okolja na občinskem ozemlju, na vrednotenje domače kulture in na čezmejno sodelovanje. Posebna skrb bo namenjena zagotavljanju potrebnih zdravstvenih storitev ter vrednotenju avtonomije, ki izhaja iz ustanovitve Skupnosti gorskega območja Ter Nadiža.

Miriam Macorig

Qui Torreano. Radici da nutrire e curare

Cambio di rotta al Comune di Torreano. Il nuovo sindaco è Francesco Pascolini, sostenuto dalle liste Torreano in movimento e Torreano futura, eletto col 54,04% delle preferenze (636 voti). Monica Cantarutti, vicesindaca uscente sostenuta dalla lista Per Torreano, si è fermata al 45,96% delle preferenze.

Anche nei prossimi cinque anni in consiglio comunale ci sarà qualcuno che porterà le istanze delle frazioni montane. In seno alla lista Torreano in movimento, infatti, è stata eletta Miriam Macorig, che ha 43 anni e lavora al Distretto sanitario di Cividale.

Ha scelto di candidarsi a sostegno di Francesco Pascolini. Si aspettava di risultare seconda per preferenze (79) nella lista Torreano in movimento?

«Mi aspettavo un buon risultato, ma questo è un buonissimo risultato. Credo che molte persone abbiano premiato il mio esserci sempre per tutti».

Quali sono i primi passi che effettuerà la vostra compagine amministrativa?

«Abbiamo già mosso i primi passi, giovedì, 7 ottobre, partecipando altavolo di lavoro sullo sviluppo „Valli del Natisone e Torreano 2030“ che coinvolge i giovani di questi territori. Venerdì, 15 ottobre, il consiglio comunale si riunirà per la prima volta nella nuova composizione e si insedierà la nuova giunta».

Che tematiche porterà in consiglio?

«I temi saranno molti. Essendo l’unica rappresentante della parte montana del territorio comunale, gli argomenti spazieranno dalla viabilità, ai servizi primari, alla connettività internet, fino alla manutenzione del territorio e alla promozione dello stesso».

Quali obiettivi si propone per la zona da cui proviene?

«Con questa amministrazione vorrei creare le condizioni affinché le persone continuino a restare e non desiderino andare a vivere altrove. La mia grande sfida è, però, riportare a Masarolis coloro che hanno qui un’abitazione, oltre a rendere gli abitati montani attrattivi anche per nuovi abitanti che qui non hanno origini. Mi piace l’idea di un futuro imminente in cui le persone „vivano Torreano“ e il suo territorio e non „vivano a Torreano“, inteso come un dato anagrafico da dichiarare solo sui documenti».

Anche se il suo territorio rientra in parte nella zona della Slavia friulana, negli ultimi anni le sinergie del Comune di Torreano con le restanti amministrazioni della Slavia sono state limitate. Come sarà in futuro?

«Sarà orientato a una prospettiva di collaborazione, inclusione, lavoro e condivisione con le amministrazioni vicine e non solo».

Come Prepotto, Faedis, Attimis e Nimis, Torreano è un comune tradizionalmente trilingue. Accanto all’italiano vi si parlano le varietà locali di friulano nelle frazioni di pianura e di sloveno nella zona montana. Dove è parlato lo sloveno?

«Il dialetto sloveno viene parlato nelle frazioni montane di Reant/Drejan, Tamoris/Tamora e Masarolis/Mažeruola».

Quali iniziative intende portare in consiglio comunale per la tutela e la valorizzazione di sloveno e friulano?

«Abbiamo la fortuna di avere enti e associazioni atti a promuovere e salvaguardare le minoranze linguistiche; collaborando con queste, credo che le iniziative saranno molteplici. Dobbiamo nutrire e curare le radici, affinché l’albero che è la nostra identità, con i suoi rami rappresentati da cultura, tradizioni e costumi sappia resistere ai venti che soffieranno, per non essere spazzato via. Vedo la diversità come una ricchezza della quale dobbiamo essere orgogliosi, custodi e divulgatori».

V Občini Tavorjana je prišlo do preobrata. Novi župan bo Francesco Pascolini, ki ga podpirata listi Torreano in movimento in Torreano futura. Zanj je glasovalo 54,04% (636) volivcev. Za Monico Cantarutti, ki jo je podpirala lista Per Torreano, je glasovalo 45,96% (541) volivcev. Zadnjih pet let je Cantaruttijeva bila podžupanja v upravi Roberta Sabbadinija.

Pascolinija je podpirala tudi Miriam Macorig, ki je kandidirala na listi Torreano in movimento. 43-letna Možerka je druga po številu preferenčnih glasov.

Povedala nam je, da si bo prizadevala za boljše storitve, kot sta dobra internetna povezava in primerna zdravstvena oskrba ter za ustvarjanje pogojev za to, da ljudje ostanejo v Občini Tavorjana. Ker prihaja iz gorskega predela Občine, bo v občinskem svetu seveda tudi zastopala interese tamkajšnjih skupnosti. Poleg italijanščine govorijo v občini Tavorjana furlanščino v vaseh na nižini ter slovensko narečje v gorskih vaseh. Macorigeva se tega zaveda in pravi, da je treba tamkajšnjo večjezičnost gojiti in vrednotiti.

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