Col prossimo anno scolastico le famiglie del comune di Torreano potranno scegliere per i propri figli, al momento di iscriverli ai locali plessi d’infanzia e primario, se avvalersi anche dell’insegnamento di alcune di ore l’anno di sloveno quale lingua del territorio, come già avviene per il friulano. La novità è emersa da un incontro convocato mercoledì, 5 giugno, presso la direzione scolastica dell’Istituto comprensivo di Cividale, cui i plessi scolastici di Torreano fanno riferimento, su impulso dell’assessore all’Istruzione e vicesindaco di Torreano, Giuliano Lesa.
Oltre a Lesa, alla riunione hanno partecipato, per l’Istituto comprensivo di Cividale, la dirigente scolastica, Francesca Marcolini, la vicaria, Mariateresa Pinto, e il direttore dei servizi generali e amministrativi, Massimiliano Brunetta, nonché il vicepresidente dell’Associazione don Eugenio Blanchini,Gianfranco Topatigh, accompagnato dal membro del direttivo Luciano Lister. Il Blanchini, infatti, collabora già per l’insegnamento dello sloveno a Taipana, Vedronza, Attimis e Faedis.
Uno spunto del direttore Brunetta, che proprio a Torreano è di casa, ha permesso di notare come il territorio comunale rientri nella zona mistilingue; la popolazione parla tradizionalmente, accanto all’italiano, varianti locali di friulano nella zona di pianura e di sloveno nella zona montana, soprattutto a Masarolis/Mažeruola, Tamoris/Tamora, Reant/Drejan e Canalutto/Skrila. Friulano e sloveno ufficialmente riconosciuti e tutelati in base alle leggi dello Stato e della Regione.
Come ad Attimis e Faedis, diversi genitori di alunni delle scuole di Torreano avevano chiesto per i propri figli la possibilità di avvalersi dell’insegnamento dello sloveno oltre che del friulano, come previsto dalle leggi 482/1999 e 38/2001. Ad Attimis e Faedis negli ultimi mesi dell’anno scolastico da poco terminato è già iniziato un primo intervento di ore di sloveno, proprio col sostegno del Blanchini. Da parte dell’amministrazione comunale di Torreano, ha spiegato Lesa, c’è interesse per tutte le comunità linguistiche minoritarie presenti sul territorio, ricordando la recente adesione all’unanimità, da parte del consiglio comunale, all’Assemblea di comunità linguistica friulana. L’incontro con la direzione dell’Istituto comprensivo entro cui gravitano le scuole d’infanzia e primaria di Torreano, quindi, è stato convocato al fine di attivare la possibilità di scelta per lo sloveno (per il friulano è già attivata), anche nel senso di un arricchimento dell’offerta formativa. Così la dirigente Marcolini ha confermato che nel prossimo anno scolastico sarà possibile attivare la possibilità di scelta delle ore di sloveno. Va notato che l’opportunità di avvalersi dell’insegnamento del friulano non esclude quella di avvalersi dell’insegnamento dello sloveno o viceversa. Il vicepresidente del Blanchini, Topatigh, ha valutato come l’iniziativa abbia il valore di un seme.
Nell’ambito dell’Istituto comprensivo di Cividale, tra l’altro, l’insegnamento dello sloveno e del friulano in attuazione delle leggi statali di tutela è già attivo nei plessi d’infanzia e primario di Prepotto. A riguardo, i rappresentanti del Blanchini hanno notato come il plesso di Prepotto risulti attrattivo per alcune famiglie della zona a sud di Cividale che intendono scegliere per i propri figli anche l’insegnamento dello sloveno. E considerando come non sia sempre facile trovare il personale docente necessario, il Blanchini ha offerto il proprio aiuto nel reperirlo. (L. L.)
