Uno dei primi poli senza confini per il turismo invernale in Europa

 
 
È stata inaugurata ufficialmente il 5 gennaio scorso la nuova funivia Funifor Canin-Kanin, grazie alla quale si mettono in collegamento i comprensori sciistici di Sella Nevea, sul versante italiano, e quello di Bovec, in Slovenia, dando vita ad uno dei primissimi poli senza confini per il turismo invernale in Europa.
Alla cerimonia ufficiale, presentata dalla giornalista Rai Ivana Vaccari, in prossimità della partenza della nuova funivia, sono intervenute autorità civili e militari italiane e slovene e diversi ospiti provenienti dalla Slovenia e dall’Austria. Accanto a Tondo, c'erano il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, il viceministro dell'Economia della Repubblica di Slovenia, Marjan Hribar, il vicepresidente del Parlamento sloveno, Vasja Klavora, alcuni sindaci della vallata, con in testa quelli di Chiusaforte, Luigi Marcon, di Bovec, Danijel Krivec, e di Tarvisio, Renato Carlantoni, l’on. Carlo Monai, alcuni consiglieri regionali, il presidente di Promotur Luca Vidoni.
Presenti al taglio del nastro anche alcuni grandissimi atleti del passato, quali Manuela Di Centa, oggi parlamentare, Gustavo Thoeni, cui è intitolato lo "Ski training center" di Sella Nevea, l'austriaco Christian Mayer e lo sloveno Jure Košir.
E proprio la presenza a Sella Nevea di autorità slovene e «di tanti amici provenienti dalla vicina Austria testimonia che il percorso verso l'Europa senza confini, era ed è una scelta giusta», ha sottolineato il presidente Tondo, ed oggi, «grazie al lavoro di tanti, alla collaborazione con la Slovenia, all'impegno in particolare di Promotur, siamo in grado di offrire ad una platea sempre più ampia e più internazionale la possibilità di fruire dei nostri poli turistici».
«Aprire il nuovo anno con questa inaugurazione è di buon auspicio per un futuro nel quale — ha assicurato Tondo — continueremo a dare la possibilità di crescere al movimento turistico, in particolare a quello alpino, che rappresenta un'opportunità su cui creare lo sviluppo».
In proposito Tondo si è detto anche lieto della presenza dell'ex presidente della Regione, Riccardo Illy, in quanto le scelte che riguardano gli investimenti nei poli sciistici «ci accomunano».
Sia il sindaco di Bovec, Danijel Krivec, che il vicepresidente del parlamento sloveno, Vasja Klavora, hanno posto l'accento sulle opportunità di crescita che questo impianto, simbolo dell'unione dei popoli, garanzia della collaborazione tra Slovenia e Friuli -Venezia Giulia, offrirà alle due vallate.
Per il presidente di Promotur, Luca Vidoni, «un progetto che nel passato sembrava un sogno, diventa oggi un eccellente esempio di collaborazione transfrontaliera grazie alla volontà regionale, all'impegno di Promotur spa e agli sforzi di tutti gli operatori e professionisti coinvolti in due anni di lavori, in condizioni difficili».
La nuova funivia Canin-Kanin, che consente di mettere in collegamento il comprensorio sciistico di Sella Nevea con quello della slovena Bovec, è stata realizzata per conto di Promotur dalla ditta austriaca Doppelmayr, con un intervento finanziario pari a 13 milioni 150 mila euro, che comprende, oltre all'impianto, anche le annesse opere civili e le protezioni dalle valanghe. Sotto il profilo tecnico si tratta di una doppia funivia del tipo Funiform, ovvero di due cabine dalla capienza di 100 persone l'una, che viaggiano alla velocità di 12 metri al secondo. Si parte dai 1.845 metri di altitudine della stazione Gilberti, in prossimità dell'omonimo rifugio, per raggiungere, attraverso Conca Prevala, i 2.133 metri di Sella Golovec, a monte di Sella Prevala, con un percorso di 1.533 metri, coperto in 4 minuti e mezzo. Per creare un carosello di piste senza confini, sempre sul versante italiano è stato realizzato anche un nuovo tracciato di discesa, la pista Prevala, di 1,2 chilometri. Parallelamente è stato predisposto un impianto per l'innevamento programmato e sono state sistemate opere di difesa da eventuali valanghe. Nel complesso per la nuova pista e per le infrastrutture connesse l'investimento è stato di altri 3,8 milioni di euro. In totale dunque la spesa per impianti e pista sfiora i 17 milioni di euro.
Grazie a queste nuove realizzazioni, che sono in funzione dallo scorso 28 dicembre, il comprensorio integrato a cavallo del confine permette di sciare su 35 chilometri di piste.
Sono servite da dieci impianti di risalita, utilizzabili con skipass unico, che può essere acquistato, al costo di 28 euro, indifferentemente sia presso le casse del versante italiano sia presso quelle collocate sul lato sloveno.

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