Una soluzione per i castagni_Rešitev za domači kostanj

Un esseoesse per salvare i castagni delle valli del Natisone e del Torre è stato lanciato dalla Kmečka zveza al vicepresidente della Giunta regionale, Sergio Bolzonello, nella sua veste di assessore all’Agricoltura. Lo ha fatto nel corso dell’incontro tenutosi lo scorso 29 ottobre a Trieste. Con Bolzonello c’erano il vicepresidente del Consiglio regionale, Igor Gabrovec, il consigliere regionale Stefano Ukmar e il capo di gabinetto Roberto Vicario. L’associazione degli agricoltori sloveni era guidata dal presidente regionale Franc Fabec e dal segretario regionale Edi Bukavec. La provincia di Udine era rappresentata dal segretario Stefano Predan. «A partire dal 2010 i castagneti delle Valli del Natisone e del Torre, così come quelli dell’intera Regione FVG sono stati attaccati dal cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu), insetto che di fatto ha ridotto di oltre il 90% la produzione delle castagne. Chiediamo che la Regione metta in campo le necessarie misure per rispondere in maniera tempestiva alle necessità dei produttori castanicoli (es. adesione al Piano del settore castanicolo del Ministero dell’Agricoltura) che svolgono un ruolo determinante anche per la salvaguardia dell’ambiente montano e per la sua fruibilità turistica. Considerando tale problema verosimilmente, in base alle esperienze delle altre regioni italiane, non si risolverà prima di 5-10 anni, è di prioritaria importanza continuare a contribuire al mantenimento dei castagneti da frutto secolari attraverso le apposite misure agroambientali del PSR anche per la programmazione 2014-2020», si legge nel documento consegnato al vicepresidente. Ci sono anche altre questioni che stanno a cuore agli agricoltori delle valli del Natisone e del Torre, di Resia e della Valcanale. «Le aziende boschive del territorio montano manifestano la necessità di realizzare investimenti per aumentare la propria competitività e specializzare il proprio parco macchine. A tal proposito chiediamo lo scorrimento della graduatoria relativa alla misura 312 del PSR bando 2012». «La Kmečka zveza-Associazione Agricoltori intende promuovere il rilancio della coltivazione delle mela autoctona Sevka, cultivar già inserita nel disciplinare Dop della mela Julia. Nell’anno 2012 la nostra associazione aveva proposto al Crita un progetto pilota volto a realizzare alcuni campi sperimentali finalizzati all’elaborazione di un sistema di allevamento razionale da poter proporre ai frutticoltori locali interessati alla coltivazione della Seuka. Chiediamo alla Regione la possibilità di proseguire con il progetto valutando assieme agli interlocutori, al fine di poter essere in grado di rispondere in maniera tempestiva ai frutticoltori interessati all’iniziativa». «Encefalite virale caprina – CAEV: la maggior parte degli allevamenti caprini della Regione FVG risulta essere positiva al virus della CAEV- Encefalite caprina, malattia che riduce drasticamente la produzione di latte da parte dei capi infetti. Alla luce delle difficoltà di numerose strutture che, in virtù delle mancate produzioni, rischiano di fatto la chiusura dell’attività, si chiede all’Amministrazione Regionale di valutare la possibilità di destinare dei fondi volti alla sostituzione delle mandrie infette con capi virus-esenti». La Kmečka zveza, inoltre, riafferma la forte contrarietà alla realizzazione dell’elettrodotto Okroglo-Udine attraverso il territorio delle Valli del Natisone «in quanto ritiene che tale opera inciderà in maniera devastante sull’ambiente e sul tessuto sociale dell’area, compromettendo in maniera definitiva lo sviluppo agricolo e turistico dei territori interessati, sancendo l’irrimediabile spopolamento del territorio». In generale, «per la programmazione 2014-2020 la Kmečka zveza ritiene necessario intervenire con misure adeguate per le aree montane, dove l’agricoltura rappresenta l’unica forma di mantenimento del territorio e, spesso, ha notevoli difficoltà a garantire livelli reddituali accettabili per gli agricoltori. Si propone di attivare tutte le misure necessarie ed utili a garantire un reddito dignitoso agli agricoltori di montagna che si occupano del mantenimento del territorio. Si ritiene inoltre necessario che nelle zone svantaggiate vengano riproposti gli approcci Territoriali Integrati – e non necessariamente di Filiera – per il finanziamento degli investimenti e dei progetti aziendali. Un tanto al fine di sottolineare che spesso l’unico prodotto dell’agricoltura di montagna è il mantenimento del territorio, fattore difficilmente quantificabile all’interno di una vera e propria filiera produttiva».

Kmečka zveza se je 29. oktobra srečala z odbornikom za kmetijstvo Sergiom Bolzonellom. Na srečanju je Kmečka zveza predstavila odborniku težko stanje domačih kostanjev, ki so zboleli že pred tremi leti zaradi šiškarice. Kmečka zveza zahteva posredovanje na deželni ravni, saj je FJk edina italijanska dežela, ki ni pristopila k državnem programu za rešitev te problematike. Ob priložnosti srečanja z odbornikom so predstavniki Kmečke zveze potrdili svoje stališče proti elektrovodu Okroglo-Viden, ki ga Terna in Eles nameravata zgraditi do 2020 in bi prečkal Nediške doline.

 

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