Una “bussola” per un viaggio culturale in Friuli e nella Slavia

 
 
La Provincia di Udine negli anni ha profuso un impegno sempre maggiore nel settore dell'offerta culturale museale. Di recente ha realizzato, a cura di Valentina Piccino, una nuova guida dal titolo «Musei e collezioni presenti nella Provincia di Udine — Percorsi di storia e arte» che rappresenta una sorta di “bussola” per un viaggio culturale in un’area straordinaria qual è il Friuli.
Nel 2008 l’assessorato alla Cultura, come spiega l’assessore Elena Lizzi nell’introduzione al volume, ha istituito un gruppo di lavoro con il compito di svolgere una indagine completa sul vasto patrimonio museale provinciale esistente e base di partenza è stata una precedente guida ai musei e alle collezioni, promossa dallo stesso Assessorato nel 2001. È interessante osservare come in soli nove anni, in un territorio come il Friuli, il numero di tali luoghi aperti al pubblico e liberamente visitabili sia raddoppiato arrivando a contare 116 realtà.
In tutta la Provincia di Udine, l’arte può essere ammirata in ogni sua forma: da quella più antica, preziosa testimonianza dei secoli passati, e quella dei giorni nostri, dimostrazione della vitalità di questi luoghi, sia plasmata dall’uomo che scaturita dal prodigio della natura.
L’intero patrimonio ambientale del Friuli fa da sfondo, con la varietà dei suoi paesaggi, a questi racconti, in cui una parte importante spetta all’agricoltura e alle sue tradizioni e dove trova spazio l’arte sacra accanto a quella contemporanea, permettendo una visione culturale a tutto tondo delle caratteristiche di questi luoghi.
Pressoché in ogni comune della Provincia è ospitata almeno una struttura espositiva. Ciascuna, non sempre regolata da norme specifiche, rappresenta uno spazio in cui viene raccontata la storia di quel frammento di terra e della sua gente. È il caso della Val Resia dove, come si evince dalla guida, sono visitabili tre realtà espositive. A Prato / Ravanca si trova il Centro visite del Parco naturale delle Prealpi Giulie, che costituisce la base per l’approccio agli aspetti naturalistici che caratterizzano l’area protetta. È il luogo di incontro di quanti vogliono avvicinarsi alla realtà complessa e meravigliosa del Parco, e vi conoscono l’area attraverso gli allestimenti espositivi che riproducono i diversi ambienti naturali. In questa struttura vi è anche l’opportunità di soggiornare in una accogliente foresteria. A Stolvizza / Solbica si trova il Museo dell’arrotino, antico mestiere tradizionale dei resiani. In esso sono esposti gli attrezzi indispensabili e caratteristici per lo svolgimento di questa attività prettamente artigianale: le biciclette adattate per l’arrotatura e le antiche macchine di legno con la mola abrasiva azionata a pedale, che veniva trasportata sulla schiena in tutta Europa. A San Giorgio/Bila si trova la Raccolta museale etnografica che illustra la vita in Val Resia prima e dopo i sismi del 1976, attraverso la ricostruzione di ambienti tipici, il recupero di strumenti legati al mondo del lavoro agricolo e dell’abbigliamento tradizionale locale. L’esposizione, caratterizzata dall’uso di tre lingue (resiano, sloveno letterale ed italiano) per le didascalie, permette al visitatore l’approfondimento e la conoscenza anche del tessuto culturale locale.
Nel comune di Resia sono presenti altre due strutture con potenzialità turistiche: la latteria turnaria di San Giorgio, ubicata proprio nel centro del paese e da poco ristrutturata a fini espositivi, e l’Ecomuseo della Val Resia che mette in rete tutte le esposizioni sopra ricordate con i suoi sentieri che si articolano in quattro grandi percorsi che raggiungono altrettanti luoghi particolarmente significativi. La Val Resia ha dunque scelto lo strumento del camminare, del condurre i visitatori ad esplorare ogni angolo della valle ricca di tradizioni che si discostano dal Friuli e rientrano nell’ambito della minoranza linguistica slovena. In Provincia di Udine essa è storicamente insediata in diciotto comuni, dieci dei quali, come evidenziato nella guida sopra menzionata, hanno sul proprio territorio almeno una realtà espositiva.
È pertanto importante che l’amministrazione provinciale abbia pensato alla realizzazione di un sistema museale concretizzatosi nella rete museale della Provincia di Udine, che ha voluto accrescere e promuovere la missione educativa di ogni singolo museo e di ogni singola struttura epositiva, attraverso una gestione culturale condivisa e coordinata a livello territoriale.
L’obiettivo è quello di razionalizzare l’offerta espositiva e di potenziare la produzione culturale, creando sinergie con il turismo, l’ambiente, l’istruzione e la formazione professionale.
In questo modo l’ente Provincia ha voluto dare più valore ad ogni “pagina” del prezioso racconto della terra friulana fornendo come orientamento la guida ai Musei e collezioni, intendendo rendere un servizio utile non solo ai turisti che visiteranno la Provincia di Udine ma anche a tutti coloro che ci vivono e che potranno così conoscere, o approfondire i percorsi che caratterizzano il «piccolo compendio dell’universo».

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