Topolò e tapogliano, i paesi dei pioppi

 
 
Pubblichiamo la seconda parte del contributo di Maurizio Puntin sui toponimi Topolò e Tapogliano. La prima è uscita sul n. 12 di Dom (pag. 5).

In età altomedievale (si suppone fra i secc. VIII e X) si formarono, nelle regioni abitate da una popolazione slavo-alpina, i toponimi di insediamento della serie conosciuta per le formanti -jane / -jani. Con queste formanti si alludeva alla «gente stabilita nei pressi di una certa realtà» che veniva chiarita dal primo elemento: in genere realtà fisiche ma talvolta anche antichi nomi preesistenti alla venuta degli Slavi (latini o prelatini) o antichi antroponimi slavi o germanici.
Oggi questi nomi di luogo si ritrovano intatti (perché fossilizzati) soprattutto nelle regioni confinanti con paesi come la Slovenia, dove invece la normale evoluzione linguistica portava con sé la riduzione della formante *-jane a -je: un classico esempio sloveno è Orehovlje presso Merna (< *Orehovljane «abitanti presso un noceto») che va confrontato col Raccogliano di Romans d’Isonzo (Go) e con un Orahovljani della Bosnia. Nel Friuli toponimi di questa serie sono, oltre a Tapogliano e Raccogliano, Cassegliano (S. Pier d’I.-Go), Dolegnano (S. Giovanni al N.-Ud), Gramogliano (Corno di R.-Ud), Persereano (Pavia-Ud), Passariano (Codroipo-Ud) e Preserje di Stregna (insieme a diversi Preserje in Slovenia, tutti da un *Presyriane secondo S. Torkar); forse va aggiunto anche Staranzano. Un’ipotesi *Topoljani, col significato di «gente stabilita presso un pioppeto», era già stata intuita negli anni ’80 da G. B. Pellegrini ma poi, avendo certe pubblicazioni storiche e scientifiche poca diffusione, la proposta non ebbe seguito. Il ragionamento sottinteso ad un *Topoljani è coerente con la situazione ambientale e botanica dei posti in questione, non lontano dal greto del Torre dove i pioppi crescono in gran numero. Vi è poi coerenza anche con l’appartenenza di Tapogliano all’antica pieve di S. Andrea di Versa, la Versia sclavica o Versia Sclavonica di tanti documenti di epoca basso-medievale. Ed infine a Tapogliano vi sono fra i toponimi alcuni antichi slavismi: Prestàu (< pristava), Inblacca (< mlaka), Pissaca ecc. Un ultimo dubbio del lettore può riguardare il passaggio da - o - iniziale slava di topol ad - a - . Questo fenomeno, ben documentato in Friuli, può giustificarsi sia nella lingua slovena sia in quella friulana. Nella prima si tratta dei processi denominati akanje, sparsi a macchia di leopardo sul territorio sloveno, per cui per es. potok «ruscello» diviene in certi dialetti (e in friulano) patòc / patok, močíla «pozza, palude» passa nel friulano come macìle «roggia o gorgo usati per macerare la canapa e il lino», ecc. Nel lessico e nella toponimia romanzi questo passaggio è testimoniato per esempio in un idronimo come il Corm™r che diviene spesso Carm™r nella pronuncia dialettale; nel nome della località Cortona di Ruda, nel dialetto della zona Cartòna ecc. Così la prima - a - del top. Tapogliano / Tapoiàn si giustifica sia che fosse il risultato di una pronuncia maturata in un contesto sloveno medievale, sia nel normale contesto dialettale del friulano della Bassa.
A proposito della forte presenza del «pioppo» negli ambienti naturali della zona di Tapogliano, cfr. i toponimi friulani Albara («pioppo bianco»), Povolo e Propis («pioppo nero») e, fra i secc. XVI e XVII, campum vocatum del Pouolut, campo in loco detto delli Pouoli, quasi al confine fra Crauglio (altro top. sloveno) e Tapogliano (cfr. Finco, 45). Sulla toponomastica del territorio di Tapogliano sta per essere pubblicato un bel lavoro a cura di Gianluca Comar.
(2. – fine)

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