Spigolature storiche sulle chiese della Slavia

 
 
Proseguiamo con la pubblicazione delle spigolature storiche sulle chiese della Slavia friulana estratte da archivi, da manoscritti e spogli notarili, sono state rilevate da don Pietro Bertolla senior da Nimis, e cernite e ordinate sub anno da Tarcisio Venuti.
á 1586. Nel Museo di Cividale è un libro di Visite Capitolari del 1586, dove sta scritto: «Plebs Caporeti habet sub se 19 parrochiales Ecclesias». Si annota che in Caporeto la Canonica è rovinosa. I calici e le patene sono arrugginite (p. 71).
á 1595. Visita di Mons. Girolamo de Vico alla Pieve di Nimis (Acau, Visite Pastorali, vol.II). Viene interdetto l’altare della chiesa di S. Giorgio di Torlano, finché sia accomodato. Sia rinnovata la pala d’altare della chiesa di Chialminis. E sia fatta una pala nuova nella Chiesa di S. Daniele di Monteaperto (pp. 148-149).
á 1630. Convenzione fra Resiani e Nimis (Not. Valentino Benedictis, Anu). Avendo quelli di Montemaggiore sequestrato pecore a quelli di Resia perché pascolavano sul comune di Montemaggiore, quelli di Nimis — come Capo pieve — e quelli di Attimis entrano a difendere i diritti dei pievesiani; e quelli di Resia entro 15 dì promettono provare che furono sequestrate (le pecore) sul territorio di Resia. (Montemaggiore era giurisdizione dei Savorgnan) (p. 122).
á 1640, 3 Luglio. (Visite Pastorali, vol. XI) Il Patriarca visita Attimis… Il Pievano di Nimis (a pag. 21) afferma che anche Bergona è sotto Nimis, ma è affidata a Caporeto, per la sua vicinanza (p.149).
á 1652, 22 Giugno. Verifica di confini. Laus Deo: Per ordine del Doge furono verificati i confini (…). Altri uomini poi di Nimis, Forame, Subit, Platischis, Prossenicco, Monte Maggiore, Monteaperta, Chialminis, Porzus, Taipana, i due Cergneu, Ramandolo, Monteprato, verificano i confini nella gran monte di Monteaperta-Musi, pel Riu Bianco, ove nel cretto era il S. Marco (cippo lapideo con il Leone veneto). Poi per Stangiebolle, ivi era il S.Marco, poi pel Riu Lopato dove è una croce. Seguita Riu Bianco dove manca il S. Marco ove s’incontrano due rivi che già ivi fu posto. Di là al Natisone, e nel Riu Longo è il S. Marco. Poi per Tanatecci, ivi è il S. Marco, poi per Tanarupe, poi nel Chievandone, pertinenze di Porzus, ivi è il S. Marco, poi per Tanaiauris, ivi è il S. Marco, poi per Tanapozale, ivi è il S. Marco che divide da Canebola (Not. Valentino de Benedictis, cit., pp.124-125).
á 1664. Sui forastieri (Notaio Giovanni Francesco Nimis, Anu). Die 28 Novembris 1664.-Nimis: sotto la Lozza del Comune di Nimis. Per il Comune et li huomini di Nimis fu convocata Vicinia, onde obbligare ognuno che verrà ad abitare in Nimis, a dare idonea piezzaria (cauzione) al Comune sudetto per li misfatti che facessero, che per essi potesse patire detto Comune. E fu confermato. Era Podestà Paolo Jordano e intervenuti 84 vicini (p.125).
á 1676, 15 Maj (Carte della Giurisdizione di Nimis, Anu-Asu). Pre Urbano Querino pievano di Caporeto e Pre Giuseppe Candido cappellano curato di Bergona, pongono in scritture i redditi delle 4 chiese di Bergona, che prima erano notati su scontri di legno (tavolette, mazze): Ecco le chiese: I S. Nicolò; II S. Maria; III S. Margherita; IV S. Giacomo (p. 92).
á 1692, Luglio. Liti di Nimis contro Monteaperta e Torlano (p.143).
á 1692, 2 Agosto. Coram Vicario del Luogotenente comparvero i Degani di Cergneu di Sopra e di Sotto, Taipana, Monteaperta, Chialminis e Torlano, supplicando a permettere al loro Vicario P. Stefano Fabiano di tenere i Registri delle loro Chiese; essendoché egli si offrì di farlo gratis e non vi essendo fra loro personale che sappia scrivere. Fu concesso (pp.144-145).
á 1712, 19 Aprile. Le Ville della Schiavonia sopra Nimis creano procuratori per sostenere Pre Tommasetigh nella lite contro Monteaperta. Il Tommasetigh era di S. Pietro al Natisone (p.6).

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