Alle elezioni del 2 e 3 aprile il consigliere regionale Giuseppe Sibau di Iesizza (San Leonardo) correrà per il terzo (e ultimo) mandato nell’assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia.
«Ho dato la mia disponibilità a entrare nella lista del presidente Fedriga», conferma.
Lascia, dunque, Autonomia responsabile, formazione con la quale è stato eletto nel 2013 e nel 2018?
«Sì, resto con Autonomia responsabile fino alla fine di questa legislatura, mancano ancora due mesi, ma poi le nostre strade si divideranno. Anche se ho avuto sempre un’ottima collaborazione e un ottimo rapporto con il suo presidente, che è Renzo Tondo, reputo che oggi non ci siano più le condizioni perché quella formazione possa avere un rappresentante in Regione».
Politicamente cosa potrebbe dare di nuovo, rispetto all’attuale legislatura, la lista Fedriga?
«Credo che possa contribuire in maniera significativa al quadro politico, in quanto i soggetti che ne faranno parte sono sì di centro-destra, ma di un’area moderata, che oggi non ha più un ruolo forte come alcuni anni fa. Mi riferisco a Forza Italia, che oggi purtroppo si è indebolita parecchio. Quanto a me, chiaramente, devo raccogliere consenso sufficiente per essere eletto. Se non dovessi essere rieletto, speriamo che comunque ci sia qualcun altro che rappresenti le nostre valli, perché ho visto che è fondamentale che ogni territorio abbia la sua voce in Consiglio regionale».
Ora, prima dell’avvio ufficiale della campagna elettorale, è anche tempo di fare il bilancio del suo secondo mandato da consigliere, questa volta nelle file della maggioranza.
«Ero partito, cinque anni fa, con l’obiettivo di portare l’area delle valli del Natisone e del Torre all’interno della strategia per le Aree interne. Nel 2014 non siamo stati inclusi, mentre c’erano aree di montagna che stavano meglio di noi, perché godevano già di strutture turistiche, di impianti sciistici eccetera. Così nel 2019 ho organizzato un incontro a San Pietro al Natisone con quattro assessori e sei o sette consiglieri regionali per sensibilizzare anche la politica del Friuli Venezia Giulia sulla questione. Ed è andata bene, perché l’assessore Zannier si è messo al lavoro e l’anno scorso siamo entrati a far parte della strategia».
Cos’ha portato di concreto l’ingresso nella strategia per le aree interne?
«Ci ha permesso di avere subito un contributo di 4 milioni da spendere sul territorio per progetti di riqualificazione e di sviluppo territoriale».
Come saranno impegnati questi fondi?
«Si vorrebbe fare, visto che c’è la disponibilità degli spazi, una specie di poliambulatorio nel quale diversi medici di base si interfacceranno e ci saranno anche più specialisti, quindi una persona potrà in una giornata fare più controlli. L’idea non è mia, ma è venuta fuori dai medici di base e l’assessore Riccardi, al quale l’ho sottoposta, l’ha sposata in pieno. Ha detto che sarebbe una cosa bellissima soprattutto per gli anziani, perché meno si spostano e più vicino trovano le risposte meglio è».
Ci sono altre proposte?
«Un secondo progetto che vorremmo mettere in piedi, anche in questo caso l’idea non è mia, ma io raccolgo delle proposte e decido di portarle avanti se le ritengo valide, è quella di rendere i nostri corsi d’acqua in alcuni punti balneabili. Oggi questo non è possibile perché il livello di inquinamento delle acque è molto alto, in quanto in montagna le acque non sono depurate, quindi bisogna fare impianti di depurazione e poi rendere alcuni punti balneabili. Noi li chiamiamo, “verin”. Ce ne sono in più punti dell’Alberone e dell’Erbezzo. Questo potrebbe richiamare parecchi turisti».
A proposito di turismo, è questa l’attività sulla quale si punta per lo sviluppo delle valli.
«Devo dire che dal 2018 in poi c’è stata un’attenzione verso il nostro territorio che non c’era mai stata prima da parte dell’assessore competente. Tant’è che molte associazioni già da anni presentano domande di contributo che vengono regolarmente accolte e i risultati si vedono. Ci sono tante iniziative per gli appassionati di mountain bike e di ciclismo in generale. Il nostro territorio è stato definito dagli esperti di turismo sloveni come straordinario per questo tipo di attività. Dicono che nessun altro territorio come le Valli del Natisone, nel circondario e nemmeno in Slovenia, si presta così tanto per il turismo sui pedali. E infatti la Comunità della montagna ha ricevuto diversi milioni per realizzare piste ciclabili. Ribadisco che dal 2018 ad oggi è stato fatto, un bel passo in avanti per lo sviluppo turistico».
Ma si punta solo sulla bicicletta?
«Ci sono in piedi anche diverse altre iniziative tra le quali, e questa è una cosa che a me fa piacere, quella della minoranza slovena, in concreto dell’Istituto per la cultura slovena. Cerco di farvi aderire le associazioni e i gruppi friulani delle Valli del Natisone per riuscire a fare un lavoro sinergico che porti a un concreto sviluppo del nostro territorio. E so che ci saranno a breve sviluppi ulteriori».
Se il successo maggiore è aver portato valli del Natisone e del Torre tra le Aree interne, quale è, invece, una cosa che avrebbe voluto che si fosse fatta e invece non è stata fatta?
«Avrei voluto una nuova legge quadro per il territorio montano, in primo luogo quello più penalizzato, quello meno sviluppato, che non dispone di strutture e promozione turistica. Ci ho lavorato un paio d’anni anche con il collega Emanuele Zanon. Poi, purtroppo, ci sono state delle tensioni politiche all’interno della maggioranza che hanno portato a mettere questo progetto nel cassetto. Nella prossima legislatura, se sarò confermato, tornerò alla carica». (Ezio Gosgnach)
Na naslednjih deželnih voltivah, ki bodo v nedeljo, 2. in ponedeljek, 3. aprila, bo Giuseppe Sibau, deželni svetnik iz Ješičja, za nadaljnji mandat v deželnem svetu Furlanije-Julijske krajine kandidiral na listi desnosredinskega predsednika Furlanije-Julijske krajine, Massimiliana Fedrige.
V pogovoru nam je Sibau povedal, da ne bo več kandidiral za stranko Autonomia responsabile (v slovenščini »Odgovorna avtonomija«) bivšega desnosredinskega deželnega predsednika Renza Tonda. Slednja naj ne bi več imela možnosti, da bi izvolila enega prestavnika v deželnem svetu.
Sibau je pristopil k listi Fedrige, ker naj bi bila izraz zmerne desne sredine, političnega tabora, ki ni več tako močan kot v preteklosti.
Ob koncu drugega mandata je deželni svetnika Sibau zadovoljen nad svojim prispevkom k pristopu Nediških in Terskih dolin k strategiji za obrobna območja. Leta 2014 so namreč Benečijo od slednje izključili. Po srečanju, ki se je odvijalo v Špietru leta 2019 ob prisotnih raznih deželnih odbornikov in svetnikov, si je odbornik za agroživilske vire, Stefano Zannier, posebno prizadeval. Lani je tako tudi Benečija lahko pristopila k strategiji za obrobna območja.
Doslej so teritoriju namenili štiri milijone evrov, s katerimi načrtujejo večjo ambulanto, v kateri naj bi služilo več zdravnikov in specialistov. Tako bi lahko državljani opravili več pregledov hkrati. Nad predlogom naj bi bil zadovoljen sam podpredsednik Dežele in odbornik za zdravstvo, Riccardo Riccardi.
Da bi privabili turiste v Nediške doline, Sibau razmišlja o kopališčih ob krajevnih potokih, na primer ob Oborni in Arbeču. Ker je voda onesnažena, bi bilo treba najprej zgraditi čistilne naprave in nato urediti vsaj nekj kopališč.
Od leta 2018 je Benečija deležna posebene pozornosti na turističnem področju, saj tamkajšnjim društvom namenijo več prispevkov za turistične projekte. Strokovnjaki iz Slovenije opozorijo med drugim na velik potencial Benečije na področju kolesarstva. Ni naključje, da je Skupnost gorskega območja Nediža in Ter dobila več milijonov evrov za ureditev kolesarskih stez.
Med raznimi predlogi s teritorija, deželni svetnik Giuseppe Sibau izpostavlja projekt Inštituta za slovensko kulturo, ki cilja na splošni turistični razvoj Benečije. Trenutno poziva društva in akterje na teritoriju, naj k njemu pristopijo in sodelujejo za sinergični razvoj.
V iztekajočem se mandatu bi si Sibau še želel novega zakona za gorska območja, še posebej za tista, ki so infrastrukturno in turistično manj razvita. Pri tem je delal skupaj s kolegom v deželnem svetu Emanuelejem Zanonom, a je moral projekt opustiti zaradi političnih trenj v večini. Nov zagon bo, če bo Sibau aprila izvoljen za tretji mandat.