La ristrutturazione della scuola bilingue inizierà in primavera

Inizieranno la prossima primavera, al massimo a inizio estate, i lavori di ristrutturazione della sede della scuola bilingue in viale Azzida a San Pietro al Natisone. Lo ha fatto sapere il sindaco di San Pietro al Natisone, Tiziano Manzini, ricevendo lunedì 17 settembre in municipio la vicepremier slovena, Ljudmila Novak, in visita alle Valli del Natisone nella sua veste di ministro per gli sloveni nel mondo.

Secondo Manzini e il tecnico comunale, Marco Quai, il progetto definitivo sarà approvato entro la fine di settembre per passare poi al vaglio al Provveditorato interregionale per le opere pubbliche, con sede a Venezia. Il via libero è atteso entro la fine dell’anno. In tal modo, nel gennaio 2013 l’opera andrebbe in appalto e i lavori potrebbero iniziare in primavera o inizio estate.

Si avvia finalmente a soluzione, dunque, una questione aperta nel marzo 2010, quando Manzini ordinò lo sgombero della scuola bilingue dalla sua sede perché presentava problemi di staticità e non garantiva la sicurezza degli alunni e del personale. Da allora l’Istituto comprensivo statale con insegnamento bilingue sloveno-italiano è costretto a operare in condizioni precarie in tre diverse sedi. «Ci rendiamo conto delle difficoltà che allievi, famiglie e insegnati sono costretti a sopportare – ha sottolineato Manzini –. Purtroppo le procedure burocratiche sono lunghe e complicate. Speriamo di arrivare alla conclusione quanto prima».

La vicepremier Novak ha ringraziato per l’informazione ricevuta e ha espresso soddisfazione per il costante aumento di quanti usufruiscono dell’insegnamento bilingue. «Questa è un’opportunità in più per l’intero territorio. Conoscere due lingue e due culture è ricchezza», ha detto, attingendo alla sua esperienza di insegnante. E ai bambini della  bilingue, durante la breve visita ad alcune classi della primaria e della scuola dell’infanzia, ha raccomandato: «Siate entusiasti di poter imparare più lingue. È un grande investimento per il vostro futuro».

Per la ristrutturazione della sede dell’istituto bilingue saranno impiegati quasi 2 milioni di euro messi a disposizione dal Governo, dalla Protezione civile regionale e dalla Comunità montana, che ha attinto dai fondi per la minoranza slovena.

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