Quell’antico legame tra Lussari e la Benecia

 
 
Venerdì 20 agosto anche la forania di San Pietro al Natisone ha organizzato il pellegrinaggio al santuario di Monte Lussari in occasione delle celebrazioni dell’Anno giubilare, ovvero il 650° anniversario del ritrovamento, come narra la tradizione, di una statua della Madonna da parte di un pastore che cercava le sue pecore sulla vetta della montagna.
La santa messa è stata concelebrata dal rettore del Santuario e parroco di Camporosso, mons. Dionisio Mateucig, dal foraneo e parroco di San Pietro, mons. Mario Qualizza, da mons. Marino Qualizza docente di dogmatica presso lo studio teologico diocesano. Nell’omelia mons. Mateucig ha ricordato che è sempre gradita la presenza dei pellegrini, ma lo è ancor di più quando raggiungono questo luogo sacro gruppi parrocchiali, cori od anche famiglie e molti appassionati della montagna delle Valli del Natisone.
Del resto tra il santuario della Val Canale e la Benecia da lungo tempo esiste un particolare legame dovuto sì agli annuali pellegrinaggi, che si tenevano alla fine dell’estate, ma anche alla presenza di sacerdoti originari delle Valli del Natisone come rettori del santuario.
Il Giubileo di Monte Lussari è molto sentito anche in Slovenia ed in Austria come testimoniano le numerose presenze di fedeli alle celebrazioni quotidiane. Di fronte a questa assemblea di diverse origini culturali il problema della lingua non si pone, poiché le preghiere ed i canti sono proposti in italiano, sloveno e tedesco.
In occasione del Giubileo la direzione del Santuario ha dato alle stampe un dépliant in diverse lingue dove sono riportate le preghiere alla Vergine del Lussari, approfondimenti sul Giubileo, la storia del Santuario oltre ai programmi delle celebrazioni che si concluderanno domenica 3 ottobre, alle 10.30 con la messa solenne e la processione con l’immagine della Madonna attorno alla vetta del Lussari.

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