Presentazione cd canti resiani_Predstavili so cd o rezijanskih pesmih

È stata una serata di intensa partecipazione nel segno della riscoperta del canto tradizionale religioso e profano quella organizzata lo scorso 5 settembre nella chiesa di Stolvizza per la presentazione del cd Te solbaške svete wuže po nes – Repertorio di canti religiosi in resiano della comunità di Stolvizza in Val Resia e della pubblicazione che lo accompagna. Una serata, svoltasi nell’ambito del Festival del canto spontaneo 2015 dal titolo Bisida, wüža, glas – La parola il canto, la voce, di intensa partecipazione perché ha toccato, attraverso gli interventi parlati e cantati, le corde profonde degli ascoltatori perché «quelle note – come ha sottolineato il parroco, don Gianluca Molinaro – ci trascinano alla fonte di una tradizione cristiana da riscoprire, fatta di parole semplici ma profonde, pronunciate in un lessico familiare, colorato ed efficace».
La pubblicazione del cd rientra nel progetto «Impariamo, scopriamo e preserviamo la nostra lingua a scuola, a casa e in chiesa», finanziato dall’assessorato regionale alla Cultura e realizzato dall’associazione don Eugenio Blanchini, come ha spiegato il suo presidente Giorgio Banchig. Del progetto fanno parte un cd e una brossura con canti religiosi sloveni eseguiti dal coro parrocchiale di Ugovizza e un dvd con pubblicazione sulle Rogazioni di san Marco che ancora si celebrano nelle parrocchie di Tercimonte e di Matajur. Banchig ha elogiato l’associazione culturale «Museo della gente della Val Resia», curatrice della pubblicazione che, oltre ai vecchi mobili ed attrezzi di lavoro, sta facendo «riscoprire e conoscere anche la storia e il patrimonio immateriale di questa comunità», di cui fanno parte i canti religiosi. Questi rappresentano un aspetto fondamentale della cultura resiana nell’ambito di quest’area di confine, che respira con i polmoni orientale-sloveno e occidentale-friulano, che inspirano l’elemento vitale dalla grande tradizione del Patriarcato di Aquileia.
Ma questa ed altre opere di recupero della cultura popolare vanno attualizzate e proiettate nel futuro, ha sottolineato il musicista e operatore culturale Giovanni Floreani, perché riscoprire «questo senso del canto significa adottare un potente antidoto all’individualismo, al disinteresse, alla decadenza ma, al tempo stesso, rappresenta una forte spinta sperimentale». I canti proposti nel cd, ha evidenziato Floreani, «seppure molto antichi, esprimono tutto il loro contenuto sperimentale perché propongono una forma quasi inedita di canto e forniscono suggestioni a potenziali suggestioni».
La bella serata, aperta con l’intervento della presidente dell’associazione «Museo della gente della Val Resia», Luigia Negro, e coordinata da Sandro Quaglia, che si è speso con passione e competenza per la realizzazione del cd, è stata arricchita da interventi vocali che hanno riproposto un ricco repertorio di antiche e nuove melodie in resiano, friulano e sloveno.
Impareggiabili protagoniste del Festival sono state le sorelle Anna e Agnese Wedam, componenti del Duetto della Valcanale, le carniche Novella Del Fabbro ed Edda Pinzan, la slovena Ljoba Jenče e la resiana Silvana Paletti che ha eseguito con profonda ispirazione canti religiosi da lei stessa composti.
La presentazione del cd è stata l’occasione appropriata per ricordare con il canto «Znutranja od mia syrca» (De profundis) l’animatore culturale Severino Negro, profondo conoscitore della lingua e cultura resiana, scomparso nel 2012.

V soboto, 5. septembra, je bla v okviru Festivala sponanega petja (Bisida, wüža, glas/la Parola) na Solbici v Reziji, po sveti maši   v dvorišču Muzeja rezijanskih ljudi predstavitev Cd-ja “TE SOLBAŠKE SVETE WUŽE PO NES/REPERTORIO DI CANTI RELIGIOSI IN RESIANO DELLA COMUNITA’ DI STOLVIZZA IN VAL RESIA”. Cd je uredilo društvo Muzej rezijanskih ljudi v sodelovanju z župnijo Svetega Karlina in z združenjem “don Eugenio Blanchini”. Spregovorili so Sandro Quaglia, Giorgio Banchig, g. Gianluca Molinaro, Luigia Negro in Giuliano Fiorini. Peli so: Silvana Paletti, Edda Pinzan in Novella Del Fabbro ter “Duetto” iz Kanalske doline. Izredni gost je bila pevka Ljoba Penče.

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