Prepotto pensa alla scuola bilingue_Želja po dvojezični šoli v Prapotnem

Maria Clara FortiÈ uscito recentemente, pubblicato dalla cooperativa Most, il libro curato da Maurizio Puntin e Lauro Iacolettig, dal titolo «L’antica pieve di Prepotto – toponomastica e onomastica». Il libro, introdotto dalla prefazione di Giorgio Banchig e corredato dalle fotografie di Oddo Lesizza, riguarda un Comune che confina con la Slovenia ed è attento alle questioni inerenti la tutela della lingua e cultura slovena locali. Ne abbiamo parlato con Maria Clara Forti, sindaco di Prepotto.
Partiamo dalla pubblicazione «L’antica pieve di Prepotto – toponomastica e onomastica».
«Trattasi di una pubblicazione culturalmente molto interessante che approfondisce la conoscenza del territorio riportandolo alla sua origini storiche e toponomastiche. E’ uno strumento valido per arricchire la propria cultura personale a chiunque senta un attaccamento affettivo nei confronti del proprio territorio e va alla ricerca di notizie utili per rinsaldare questo legame e stringere un rapporto ancora più stretto con lo stesso».
Come Comune intendete organizzare una presentazione aperta al pubblico?
«Sicuramente e a breve, ma di ciò verrà data notizia. Per me sarà più un onore che un dovere. L’opera tratta in gran parte di Prepotto e non vedo posto migliore per presentarla ai lettori se non la terra di cui tratta. Vorrei inoltre riconoscere, sul territorio, il giusto tributo e plauso al grande lavoro di studio e di ricerca effettuato dagli autori, in particolare al mio cittadino Lauro Iacolettig».
Il suo Comune è inserito nel territorio di attuazione della legge di tutela 38/2001, che prevede anche l’insegnamento della lingua slovena nelle scuole. Avviene nelle vostre scuole?
«Sì, sia alla scuola primaria che alla scuola dell’infanzia si tiene un ciclo di lezioni di lingua slovena. Non si tratta semplicemente di un insegnamento di una lingua straniera, sicuramente molto utile, ma un modo per tenere vive la tradizioni linguistiche del proprio territorio. Le docenti di musica e di letteratura sono solite riservare, ove possibile, un piccolo spazio alla lingua slovena. La scuola primaria ha uno scambio culturale inoltre con la scuola di Lig».
Siete interessati a istituire una scuola bilingue?
«C’è il nostro interessamento in questo senso. Ci stiamo attivando per raccogliere le informazioni utili e vorremmo coinvolgere anche l’Istituto Comprensivo di Cividale, al quale la nostra scuola fa riferimento. Oltre alla preziosa opportunità formativa che offrirebbe il modello bilingue, con insegnamento delle materie curricolari in italiano e nella lingua slovena standard, farebbe della scuola un polo di interesse e di richiamo ad ampio raggio, contribuendo ad aumentare il numero degli scritti. Attualmente sono venti i bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e 58 la primaria, con dieci iscritti alla classe prima per il prossimo anno scolastico».
A che punto è la tutela e la valorizzazione della minoranza slovena nel Comune di Prepotto?
«È un argomento del tutto nuovo per Prepotto. Stiamo studiando le diverse possibilità di valorizzazione e tutela senza per questo giungere ad un appesantimento burocratico e tenendo conto delle nostre forze. La strada è lunga, per ora stiamo predisponendo un progetto per realizzare la cartellonistica bilingue. Confidiamo che il futuro porti buone novità».
«L’intervista completa nell’edizione cartacea del Dom)
V daljšem intervjuju za petnajstdnevnik Dom občine Prapotno, Maria Clara Forti, govori tudi o prizadevanjih za slovenski jezik in kulturo v Idarski dolini. Napoveduje dvojezične cestne table in izraža željo po ustanovitvi dvojezične italijansko-slovenske šole v Prapotnem.

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