Pred 40 leti so na Špiču postavili križ_40 anni per la croce sul monte Zisilin

La croce sul monte Zisilin/Križ na vrhu gore Špič

Sono passati quarant’anni da quando, sul monte Zisilin/Špič, è stata issata la grande croce in ferro, su iniziativa della Riserva di caccia di Nimis. Questa croce in ferro allora aveva preso il posto di quella precedente in legno, ormai molto danneggiata, a protezione del popolo e dei raccolti.

La croce è ben visibile da diverse zone del comune di Nimis, soprattutto da Cergneu/Černjeja, per i cui abitanti ha un significato particolare. Domenica, 10 luglio, sono stati in molti a partecipare, dal paese, all’ormai tradizionale incontro sul monte Zisilin, in una festa ancora più grande per l’anniversario tondo. Alla Messa sul piazzale dei festeggiamenti, celebrata da don Marco Visentini, è seguita la grigliata sotto alle betulle.

All’inizio degli anni Ottanta, a pochi anni dalla fine del terremoto, la Riserva di caccia di Nimis diretta da Giacomo Tubetti e molti volontari si dedicarono a erigere la croce, per cui fu necessario impiegare un elicottero. Senza, infatti, non sarebbe stato possibile portare una croce metallica così pesante sino alla cima del monte.

Da quel momento in poi ogni anno, la seconda domenica di luglio, sul Zisilin è festa. Molti ricordano ancora come nel 1982, al momento in cui fu issata la croce, fosse parroco nella sottostante Cergneu don Flaviano Veronesi. O come, qualche anno dopo che la croce fu issata, salì sul Zisilin per celebrare Messa l’allora vescovo ausiliare Pietro Brollo. Assieme a lui officiarono don Flaviano e don Mario Totis, allora parroco di Taipana.

All’incontro del 10 luglio di quest’anno, organizzato dalla riserva di caccia di Nimis col supporto operativo dell’associazione culturale Cernedum, erano presenti anche il sindaco di Nimis, Giorgio Bertolla e il vicesindaco Sergio Bonfini, oltre alla forestale di Attimis e qualche cacciatore di Taipana. (Luciano Lister)

Il pranzo comune/Skupno kosilo

Pred 40 leti so na vrh Špiča, nad Černjejo, na pobudo Lovskega rezervata Neme postavili velik železni križ, ki je takrat nadomestil prejšnji močno poškodovani leseni križ. Križ naj bi naprej varoval ljudstvo in polja. V nedeljo, 10. julija, je tako letošnje tradicionalno srečanje na Špiču bilo še bolj občuteno. Po sveti Maši, ki jo je daroval g. Marco Visentini, so pod brezami organizirali skupno kosilo.

Leta 1982 so križ na vrh Špiča prevažali s helikopterjem, saj bi drugače bil pretežek.

Letošnje srečanje je organiziralo Lovski rezervat Neme v sodelovanju s černjejskim kulturnim društvom Cernedum. Med prisotnimi na vrhu Špiča so bili tudi nemški župan Giorgio Bertolla s podžupanom Sergiom Bonfinijem, gozdni stražarji iz Ahtna in tipajski lovci.

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