Obnovljene orgle v Bardu_Rinnovato l’organo “Nacchini”

Giornata densa di appuntamenti quella che ha animato, domenica 17 novembre, la comunità dell’Alta Val del Torre. In occasione della ricorrenza di San Martino, infatti, è stato benedetto l’organo della chiesa di Lusevera, durante la messa presieduta dall’arcivescovo emerito di Lubiana, monsignor Alojz Uran. A concelebrare la messa, il parroco del paese, don Renzo Calligaro. Lo splendido strumento musicale “ha compiuto” 270 anni e, nonostante le scosse del terremoto del 1976, che danneggiarono gravemente l’edificio sacro in cui era custodito, si salvò allora dalla distruzione e fu restaurato dalla bottega di Francesco Zanin negli anni del post-sisma. Il maestro codroipese ricostruì, in particolare, i registri di quintadecima nel pedale e i tromboncini del manuale. Da allora ha sempre accompagnato ininterrottamente le celebrazioni, senza necessità di ulteriori interventi di manutenzione; adesso, tuttavia, si renderà doverosa un’operazione di accordatura, per consentire l’esecuzione di brani con sempre migliore qualità sonora e di timbro. L’organo, un Nacchini, è uno strumento storico molto prezioso, opera del fabbricatore barocco della Dalmazia noto come Pietro Nacchini, il cui vero nome era Petar Nakič, famoso ai suoi tempi come inarrivabile maestro di strumenti della scuola veneziana, come il più celebre fabbricatore d’organi della Serenissima. I suoi lavori, non a caso, sono giustamente rinomati per le caratteristiche di fine, chiara ed elegante sonorità e per la precisione dei meccanismi. L’organo di Lusevera è una realizzazione relativamente precoce del Nacchini, l’ottantaquattresima opera, del 1743; la scritta originale è visibile tutt’oggi sull’assicella sopra la tastiera. Da quanto si deduce dalle scritte all’interno dello strumento, fu fabbricato, in origine, per la località di Farra d’Isonzo, quindi trasferito a Cormons da dove, agli inizi del XX secolo, fu trasferito a Lusevera e qui inaugurato nel 1933. È intonato alla maniera non uniforme del Riccati e la pressione dell’aria al mantice è piuttosto bassa, caratteristica della scuola italiana: ne deriva il tono delicato, nobile ed elegantemente vocale. La comunità di Lusevera, al tempo dell’acquisizione, molto povera, fece grandi sacrifici per riuscite a comprarlo e rendere, così, particolarmente importante la sua chiesa. La celebrazione di domenica 17, dedicata ai 270 anni dell’organo, a dalle esecuzioni dell’organista di Venzone Luca Annoni. Il repertorio è composto da una selezione di musica sacra di epoca barocca. All’organo Nacchini, infatti, si è tenuti a eseguire proprio questo genere di repertorio, del rinascimento e del barocco italiano, un periodo in cui il Paese fu maestro d’Europa sia nel campo della pittura che della musica.

(Foto: Paola Treppo)

V nedeljo 17. novembra so v Bardu zaigrale obnovljene orgle. Mašo je daroval ljubljanski nadškof msgr. Alojz Uran. Popoldne so predstavili zbirko pesmi prof. Viljema Černa pod naslovom “Ko pouno noći je sarce”.

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