Nel rispetto dei valori del territorio

 
 
Non aveva mai fatto mistero che la sua azione di governo si sarebbe improntata al massimo rispetto e alla valorizzazione della matrice slovena dell’Alta Val Torre, della sua storia, della sua lingua. E ne aveva dato dimostrazione già nelle vesti di vicesindaco, confermandosi ora come sindaco di Bardo/Lusevera.
Guido Marchiol dà un taglio netto alle sterili polemiche di un recente passato, ritenendole «frutto di quanti continuano ad anteporre la politica alla questione culturale».
Persona assolutamente disponibile al dialogo e al confronto, il primo cittadino non dà mai l’impressione di volersi imporre ad ogni costo, ma di saper leggere con attenzione il territorio e la gente che è chiamato ad amministrare.
La più recente conferma è stata l’installazione di tabelle bilingui, italiano-dialetto sloveno po našim, all’ingresso dei paesi della vallata: Bardo/Lusevera, Ter/Pradielis, Zavarh/Villanova, Njivica/Vedronza, Podbardo/Cesariis, Sedlišča/Micottis, Mužac/Musi, Brieh/Pers.
«Le nuove tabelle — spiega Marchiol — sono la testimonianza visiva del mio modo di intendere, della mia volontà di rispettare i valori fondamentali del nostro territorio e di quanti lo abitano».
Qualche tempo fa, nel corso della cerimonia di chiusura del programma estivo ‘Borse lavoro giovani’, rivolgendosi ai partecipanti, il sindaco li aveva invitati a «prendersi a cuore gli aspetti peculiari dei nostri padri, dei nostri nonni. Anche le ricerche da voi effettuate durante il corso saranno preziose testimonianze che rimarranno nella nostra storia, così come i libri recentemente pubblicati sulla valle dove intelligentemente sono riportate storia, tradizioni e parlata. Le tabelle stradali saranno anch’esse una testimonianza».
Quasi a voler essere meglio inteso, il sindaco Marchiol ha concluso il suo intervento affermando che «non bisogna né vergognarsi, né disconoscere le proprie origini, anzi andarne orgogliosi».
Ma ancora a proposito di tabelle stradali, va ricordato che già Maurizio Mizza, nel suo mandato di sindaco di Bardo, aveva fatto installare in ogni paese artistiche ancone lignee che riportano la dicitura dialettale dei vari borghi.
Un secondo risultato dell’azione dell’attuale primo cittadino è stato l’incremento del pacchetto ore mensili che nella scuola elementare di Vedronza saranno dedicate all’insegnamento della lingua slovena.
«Era un obiettivo importante — afferma Marchiol — che abbiamo ottenuto con grande facilità. Pare impossibile, ma proprio da un uomo del Sud (l’allora direttore didattico di Tarcento, ndr) abbiamo ricevuto grande attenzione, rispetto e condivisione alla nostra richiesta».
L’amministratore dell’Alta Val Torre mostra grande soddisfazione, ritenendo tuttavia di dover accantonare definitivamente un vecchio progetto di istituire una scuola bilingue in abbinamento con Taipana.
«Le ore di insegnamento dello sloveno — spiega — sono state bene assorbite da tutti, genitori compresi. Temo, invece, che una scuola bilingue potrebbe scatenare reazioni, con alunni trasferiti a Tarcento. D’altro canto, senza troppo forzare, la nostra scuola si è dotata di una peculiarità che la dovrebbe preservare da ipotetici tagli. Sui nostri bambini che imparano lo sloveno potremmo costruire qualcosa di importante anche per i flussi turistici, soprattutto per una rinascita culturale della valle, un valore che dovrà andare di pari passo con lo sviluppo economico».

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