Možnica in Rezija v srednjem veku_Moggio e Resia nel Medioevo

L’abbazia di Moggio Udinese/Možniška opatija

La storia antica della Val Resia è intimamente legata a quella complessiva di tutto il Canal del Ferro e non solo.

Ancora alla fine dell’età tardo antica il centro più importante della zona era la Statio Plorucensis, ovvero la località che oggi conosciamo con il nome di Resiutta. All’interno della vallata aveva almeno un insediamento in località ta-na Rado/monte Castello, che era caratterizzato, come ci rivelano le recenti indagini archeologiche condotte nel sito, dalla presenza di abitazioni protette da un muro di cinta. Quest’ultimo si sviluppa a chiudere la cima dell’altura, fatta eccezione per il lato est, già naturalmente protetto da uno scosceso dirupo. Alcuni dei reperti portati alla luce nel corso dei sondaggi, costituiti da frammenti di vasellame da cucina e da dispensa inquadrabili a partire dal IV-V fino al VII sec. d.C. contribuiscono a datare l’insediamento.

Durante il periodo altomedievale, probabilmente con la colonizzazione di questo territorio da parte degli slavi alpini, progenitori di tutti gli attuali sloveni, la tradizione e le fonti scritte attestano la presenza di un castello a Moggio, toponimo di derivazione slava sorto probabilmente su preesistenze romane. In questo contesto bene si inserisce la figura del duca Cacellino lo slavo. Questo personaggio, come scrive lo storico Angelo Floramo nel libro «Storie segrete della storia del Friuli» dato alle stampe nel 2018, «Apparteneva alla famiglia slava bavarese degli Ariboni, i Kočel, da cui deriverebbe lo stesso nome Cacellino…». Tra il 1084 e il 1085 Cacellino dona tutti i suoi beni al patriarca aquileiese Svatobor, più conosciuto con il nome di Federico di Moravia e nipote del re di Boemia Vratislao II, con la clausola di edificare un convento di monaci benedettini sul colle di Moggio, al posto del vecchio castello.

Le vicende storiche dell’abbazia di San Gallo e la produzione dei documenti ad esso legati iniziano, pertanto, nell’XI secolo e tra i primi protagonisti di questa storia troviamo proprio le due figure sopra descritte. Tra i numerosi studi in cui si può leggere la storia di Moggio, del comprensorio e della sua antica abbazia, vi è quello intitolato «L’abbazia di Moggio. Memoria storica documentata», pubblicato nel 1903 da Battistella su appunti e note scritte da Di Gaspero. Successivamente, nel 1985, a Vienna è stato pubblicato il meticoloso lavoro in tedesco di ricerca e studio dei documenti con data anteriore al 1250 sull’origine dell’abbazia, ad opera del prof. Reinhard Härtel dell’Università di Graz. Nell’ambito degli eventi organizzati in occasione del 900° di consacrazione della chiesa abbaziale di San Gallo (1119-2019) la Parrocchia di Moggio Udinese, l’amministrazione comunale e la Pro loco hanno voluto pubblicare, in lingua italiana, la stessa opera aggiornata a cura di Bruno Lucci e Reinhard Härtel. La presentazione ufficiale del volume si svolgerà domenica, 16 maggio, alle 15.00 all’interno dell’abbazia. (Sandro Quaglia)

Antična zgodovina v Reziji je močno povezana z antično zgodovino v celi Železni dolini.

Že med pozno antiko je najpomembnejši kraj na tem območju bil Statio Plorucensis oziroma današnja Bila/Resiutta. Na podlagi arheoloških najdb lahko trdimo, da je v dolini Rezija, sicer v kraju ta-na Rado/monte Castello, od IV.-V. stoletja do VII. stoletja po Kristusu obstajalo obzidano naselje.

V zgodnjem srednjem veku, ko so to območje kolonizirali alpski Slovani, je v Možnici obstajal grad. Iz knjige »Storie segrete della storia del Friuli« (v slovenščini »Skrivnostne zgodbe iz zgodovine Furlanije«) izvemo, da je slovanski grof Kacelin med letoma 1084 in 1085 podelil svoja posestva oglejskemu patriarhu Svatoboru oziroma Frideriku z Moravske. Prosil ga je, da v Možnici postavi benediktinski samostan.

Zgodovina možniške opatije Svetega Gala se tako začenja v XI. stoletju. O zgodovini Možnice s tamkajšnjo opatijo lahko beremo v knjigah »L’abbazia di Moggio. Memoria storica documentata« (v slovenščini »Možniška opatija. Dokumentaciran in zgodovinski spomin«), ki jo je leta 1903 uredil Battistella na podlagi spiskov, ki jih je napisal Di Gaspero. Leta 1985 je pa na Dunaju izšla knjiga v nemščini profesorja Reinharda Härtla z Univerze v Gradcu. Ob 900-letnici posvetitve cerkve Svetega Gala (1119-2019) so Župnija Možnica, možniška občinska uprava in krajevno turistično društvo Pro loco podpirali tiskanje dopolnjene izdaje zadnje knjige v italijanščini, ki sta jo uredila Bruno Lucci in Reinhard Härtel. Knjigo so predstavili v nedeljo, 16. maja, v sami opatiji.

Deli članek / Condividi l’articolo

Facebook
WhatsApp