Lussari punto d’incontro dei popoli europei

 
 
«Pellegrini con Maria per portare Cristo al mondo». All’insegna di questo slogan il santuario del Lussari celebra il giubileo dei suoi 650 anni. Il calendario delle celebrazioni apre sabato 26 giugno alle 7.30 con la processione con la statua della Madonna dalla parrocchiale di Camporosso al Santuario; alle 10.30 ci sarà la Santa Messa; alla processione sono invitati a partecipare in special modo i fedeli delle foranie di Tarvisio e Moggio Udinese. Domenica 27 giugno avrà luogo l’apertura solenne dell’anno giubilare: alle 10.30 l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, presiederà la concelebrazione con il vescovo di Koper/Capodistria, mons. Metod Pirih, con il vescovo di Gurk/Klagenfurt, mons. Alois Schwarz, e con l’arcivescovo emerito di Lubiana, mons. Alojzij Uran. Domenica 15 agosto, solennità dell’Assunta, mons. Mazzocato salirà nuovamente al Lussari per presiedere l’eucaristia alle 10.30. Un’altra celebrazione solenne avrà luogo mercoledì 8 settembre, festa della natività di Maria. Conclusione domenica 3 ottobre, festa del Rosario, alle 10.30, con la Santa Messa solenne e processione attorno al colle. Ogni sabato di luglio, agosto e settembre ci saranno pellegrinaggi foraniali. Di seguito il messaggio d’invito al giubileo da parte di mons. Dionisio Mateucig, parroco di Camporosso e rettore del santuario.

Nella lunga storia dei sui 650 anni, Lussari ha accolto schiere sterminate di pellegrini dei popoli latini, slavi e tedeschi che, nell’incontro con Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, hanno sperimentato la bellezza della pace e della fraternità cristiana.
Nella presentazione del libro di don Mario Gariup: «Il Santuario del Monte Lussari», mons. Alfredo Battisti, allora arcivescovo di Udine, così scriveva: «Qui noi troviamo le grandi tensioni ideali che hanno visto il sorgere e lo sviluppo di questo santuario, che già agli inizi si poneva come luogo di incontro, di convergenza, di comunione ecclesiale di popoli diversi, ma fratelli nella fede e nella appartenenza alla stessa chiesa particolare: la chiesa madre di Aquileia…».
Lo stesso mons. Battisti ha avuto la straordinaria intuizione di avere dato inizio nel 1982 all’incontro dei tre popoli europei. Qui si vive la spiritualità autentica della fede, incarnata nella cultura e nella lingua dei popoli europei!
Qui si vive anche la gioia della riconciliazione con Dio, con i fratelli e il Creato. Qui, coloro che hanno percorso il sentiero del pellegrino, nel silenzio dei boschi e nella fatica del percorso, hanno trovato se stessi e la pace del cuore.
Qui alle solite condizioni (confessione, comunione e preghiera per il Papa) si acquista l’indulgenza plenaria dal 27 giugno al 3 ottobre.
Da questo santuario di ritrovo dei tre popoli confinanti, l’anno giubilare sia l’occasione per continuare a costruire un’Europa fraterna, solidale e cristiana.
Questo Giubileo del Santuario sia anche l’occasione per invitare tutti i responsabili della cosa pubblica a preservare questo luogo di silenzio e di preghiera, nella sua originale integrità.

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