Koča nad Viškoršo ima nove upravitelje_ Due gestori al rifugio di Monteaperta

Il Rifugio Ana sul Gran Monte/Koča italijanskega Vsedržavnega alpinskega združenja v kraju Špik

Da metà giugno e per tutta la stagione estiva il rifugio Ana di Monteaperta/Viškorša, situato sul Gran Monte, è gestito continuativamente da due volontari. Al punto d’arrivo della sesta tappa nell’ambito del Cammino celeste, il percorso di devozione tra Barbana, Aquileia e Lussari, ad accogliere i visitatori ci sono Marcello e Cristina. La scorsa estate la struttura, che accoglie i pellegrini in salita dal punto di partenza di Montemaggiore/Brezje nonché i camminatori in arrivo da Tanamea, era stata aperta soprattutto a richiesta; quest’anno, invece, sarà aperta in pianta stabile fino a metà settembre. I due nuovi gestori si dividono un po’ i compiti. Marcello, che ha 59 anni e a suo tempo è stato alpino, si occupa dell’ostelleria, attività che svolge di mestiere. Cristina, invece, è un’alpinista esperta, che ai visitatori può parlare di cime e sentieri. Le loro competenze combinate, quindi, risultano molto interessanti.

A Monteaperta Marcello è arrivato un paio di decenni fa, per motivi di lavoro. Il posto gli è piaciuto e, una volta finito l’incarico che lo aveva portato qui, si è fermato e ha costruito una nuova rete di amicizie. Dal rifugio sul Gran Monte fornisce subito qualche informazione rispetto ai servizi offerti in questa stagione estiva: «La struttura resterà aperta fino al 15 settembre, a meno che una brusca discesa delle temperature non renda necessario chiuderla prima». Da qualche tempo il rifugio dispone del nuovo numero di telefono fisso 0432 1451180 e dell’indirizzo e-mail rifugio.granmonte@gmail.com

Marcello

Pellegrini e turisti, quindi, hanno nuovi riferimenti diretti. «Si tratta di ulteriori contatti per richiedere informazioni ed effettuare prenotazioni. La linea internet è funzionante, perché il rifugio è stato da poco dotato di un impianto wi-fi», precisa Marcello. «Ai pellegrini, e non solo, può interessare l’informazione pratica che per il pernottamento offriamo anche un pacchetto completo di 38 euro. Comprende la doccia calda, la cena da un piccolo menù, con un primo o secondo a scelta nonché, ovviamente, il pernottamento e la colazione al mattino successivo. Le bevande sono escluse».

Come in altri rifugi è richiesto il sacco lenzuolo o il sacco a pelo ma è anche possibile noleggiare lenzuola. «Cerchiamo di offrire questo servizio per andare incontro ai pellegrini, che hanno diversi chilometri sulle spalle – considera Marcello. – Vogliamo trattarli il meglio possibile e farli rilassare nella migliore delle maniere».

In genere la struttura arriva a ospitare circa 25 persone; il numero guarda alla sostenibilità dei consumi. Va considerato che il rifugio si trova a 1468 metri ed è, ad esempio, approvvigionato da acqua piovana. Il boiler, poi, fino a poco tempo fa funzionava a legna; ora, invece, funziona a fotovoltaico. Come dice lo stesso Marcello, tutto va un po’ contingentato: «Potremmo accogliere anche duecento persone. Ma se al mattino tutte si alzassero e, andando al bagno, tirassero l’acqua, consumerebbero tutti i litri d’acqua piovana disponibili. Quelli a disposizione per i bagni, infatti, sono circa duemila».

Anche se sono bene accetti, quindi, non si bada ai grandi numeri. L’obiettivo dei nuovi gestori è quello di ridare un po’ di vita alla struttura e alle zone che la circondano, puntando su un turismo di qualità.

Cristina

Forse anche come effetto generato dal Covid-19, Marcello riscontra un desiderio di vivere la montagna in modo più profondo, in relax e godendo di quelle poche comodità che possono essere offerte. «Su questo ci stiamo molto impegnando. Sia io sia Cristina siamo volontari e il nostro scopo principale è mantenere viva la struttura, cercare di rilanciarla affinché la gente ci arrivi volentieri. Venendo da Tanamea, stamattina sono salito con 18 chilogrammi di vivande e generi necessari, caricati a spalla e a mano. Vogliamo offrire, come dicevo, un minimo di menù con pietanze anche per vegetariani o vegani e dolci».

I percorsi che hanno portato i due nuovi gestori al rifugio sono paralleli. Marcello conosce Ivano Carloni, storica penna nera di Monteaperta che ormai ha più di ottant’anni. «Negli ultimi anni ho sempre aiutato Ivano, quando al rifugio giungevano gruppi più consistenti. Ho prestato spesso aiuto anche in occasione della Festa degli alpini, che quest’anno cade il 7 di agosto. Per motivi personali, negli ultimi due anni Ivano ha un po’ allentato la presa nel seguire la struttura, facendomi la proposta di seguirla».

Marcello e Cristina restano al rifugio tutta l’estate a titolo volontario perché hanno la possibilità di farlo. Cristina, infatti, è grafica pubblicitaria e, a causa del Covid-19, in questo periodo ha un carico di lavoro meno gravante. Marcello, invece, ha chiuso un’attività e ne riprenderà un’altra in autunno. Entrambi sono aggregati, come soci, al gruppo alpini di Nimis-Val Cornappo.

«Anche oggi c’era qui mio fratello, anche lui alpino. – racconta Marcello. – È salito al rifugio e ha sistemato un pezzo d’impianto elettrico non perfettamente funzionante, a titolo gratuito. Abbiamo comprato il cavo elettrico e le cose che servivano grazie ai soldi lasciati dai visitatori». (Luciano Lister)

Celo poletje, do 15. septembra, je koča v kraju Špik nad Viškoršo odprta. Upravljata jo Marcello in Cristina.

Koča se nahaja na šesti etapi Nebeške poti, ki povezuje Brezje z Viškoršo. Lani so kočo odprli le takrat, ko so romarji za to izrecno prosili. Letos bodo pa romarje in goste sprejemali redno. Za romarje je lahko zanimivo, da v koči ponujajo večerjo in prenočišče z zajtrkom za skupno 38 evrov. Za nadaljnje informacije lahko pokličete telefonsko številko 0432 1451180 ali pošljete elektronsko sporočilo na e-naslov rifugio.granmonte@gmail.com

Tako Marcello kot Cristina poznata Ivana Carlonija, upokojenega alpinca, ki je do pred dvema letoma poleti redno upravljal kočo. Prav na njegovo prošnjo sta ga letos nadomestila.

Oba letošnja upravitelja sta včlanjena v skupino alpincev Nimis-Val Cornappo in kočo v kraju Špik upravljata prostovoljno. Marcello hostele upravlja tudi poklicno; Cristina, ki je po poklicu grafična oblikovalka, je med drugim tudi alpinistka.

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