Kjer ni življenja, tam ni niti kulture_Se non c’è vita, non c’è cultura

Da qualche settimana a Stolvizza/Solbica si lavora alla sistemazione di un piccolo angolo di Piazza Nuova, caratterizzato dalla presenza di una fontana. Specialmente nel periodo estivo, è molto utilizzata sia dai paesani sia da molti ospiti.

Questo piccolo intervento di miglioramento dell’arredo urbano è in linea con gli altri già realizzati in Piazza dell’arrotino e dietro la chiesa di San Carlo, all’ingresso del Museo della gente della Val Resia. In tutti questi lavori si è scelto l’impiego della pietra locale, già tradizionalmente utilizzata nell’architettura valligiana e che ben si presta a questi miglioramenti, realizzati da maestranze locali, dando un’immagine coordinata all’interno del paese. Tutto questo sforzo è frutto della volontà dei paesani di contribuire a rendere sempre più accogliente il piccolo borgo ai piedi del Monte Grad, frequentato da appassionati della montagna che lo scelgono come base di partenza per le molte proposte escursionistiche che lo caratterizzano.

Anche di fronte all’impietoso calo demografico, in paese si notano, da parte delle associazioni attive e in particolare di ViviStolvizza, vitalità e ferma volontà di promuovere iniziative atte a valorizzare le competenze dei residenti, soprattutto di quelli in quiescenza, mettendole a disposizione della collettività.

Tutto questo, se pensiamo alla storia dei nostri paesi, non ha proprio nulla di nuovo. In passato il bene comune era gestito dalla collettività, che si assumeva l’onere di mantenerlo se era già realizzato, oppure di crearlo del tutto.

Sempre di più nei piccoli borghi, con poche persone a viverli tutto l’anno, si dovranno sperimentare queste forme di “cittadinanza attiva”, consapevoli che non tutto può essere delegato al solo ente locale. Anche a Resia, pensando soprattutto all’inverno, alcune borgate dei paesi ancora abitate sono inaccessibili ai mezzi spazzaneve e spargisale. Così, l’aspetto dell’associazionismo diventa indispensabile. Infatti, non solo perché le nuove norme lo indicavano, anche ViviStolvizza ha fatto la scelta di diventare APS (Associazione di promozione sociale), anche col fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o terzi, senza finalità di lucro. Un plauso, quindi, a coloro che quotidianamente, anche con piccoli interventi ma concreti, si dedicano a rendere i nostri paesi più accoglienti e attrattivi.

Se non ci saranno valide occasioni di residenza e in valle non rimarrà più nessuno, anche gli aspetti della tradizione e della cultura, i dialetti resiani per primi – che per legge sono il motivo dell’inserimento della nostra comunità nella più ampia minoranza linguistica slovena in Italia, che così li tutela – sono destinati all’oblio e di conseguenza anche la specificità e l’identità che ci caratterizza. (Sandro Quaglia)

Na Solbici že nekaj tednov prostovoljci obnovijo del trga Piazza Nuova, na katerem se nahaja vodnjak.

Četudi število prebivalstva nenehno usiha, so društva tudi v Reziji precej aktivna in živahna, še posebej društvo ViviStolvizza. Večkrat si prizadevajo, da bi vrednotili kompetence, s katerimi razpolagajo upokojenci.

Prav da bi lahko izvajalo družbeno koristne dejavnosti – in to tudi članom in tretjim osebam v prid –, je društvo ViviStolvizza sklenilo, da se bo vpisalo v register društev za družbeno promocijo (APS).

Vsak dan prispevajo prostovoljna društva k temu, da postajajo naše vasi postopoma vse lepše.

Brez pogojev za to, da bi ljudje ostali, se bodo pa izpraznile; brez prebivalcev ne bo prav tako navad, kulture in rezijanskih govorov – ki jih zakon ščiti kot različice slovenskega jezika v Italiji. Skratka, brez prebivalcev ne bo niti krajevne identitete.

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