Il Papa sarà ad Aquileia il 7 maggio del 2011

 
 
Benedetto XVI compirà una visita ad Aquileia sabato 7 maggio del prossimo anno nell’ambito di un viaggio pastorale che lo porterà il giorno successivo a Venezia. Il programma della visita sarà messo a punto nei prossimi mesi dalla Santa Sede in accordo con l’arcidiocesi di Gorizia, sotto la cui giurisdizione si trova l’antica sede patriarcale.
«Sarà un grande momento di fede e di comunione nella Chiesa», ha commentato l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ricordando che Aquileia è la culla del cristianesimo, in un territorio che va dalla Slovenia fino alla Lombardia. «Per i fedeli della Diocesi di Udine — ha aggiunto mons. Mazzocato — la visita del Papa ad Aquileia sarà il modo migliore di concludere l’Anno pastorale dedicato all’ascolto della Parola di Dio».
Ad Aquileia Benedetto XVI aprirà l’ultimo anno di preparazione del Convegno ecclesiale del Triveneto che si terrà nell’aprile del 2012. E all’incontro con il pontefice saranno presenti tutti i vescovi del Triveneto, della Carinzia, della Slovenia e dell’Istria, territori che facevano parte del Patriarcato di Aquileia.
«La venuta fra noi del santo padre — ha affermato mons. Dino De Antoni, arcivescovo di Gorizia — ci ricorda che oggi Aquileia è chiamata ad essere nuovamente luogo di incontro fra le Chiese, affinché l’Europa possa tornare a respirare con i polmoni dell’Occidente e dell’Oriente».
Gioia per la visita di Benedetto XVI è stata espressa anche dalle istituzioni politiche.
Per il presidente della Regione, Renzo Tondo, «sarà una grande occasione per la nostra terra e non solo. Dall'ultima visita di Giovanni Paolo II, gli assetti politici internazionali sono cambiati notevolmente e coglieremo l’occasione per esporre al Santo Padre quanto importante sia il ruolo della nostra regione in questo nuovo contesto europeo».
L’ultima visita papale ad in regione risale alla primavera del 1992. Allora Giovanni Paolo II definì la Chiesa madre di Aquileia «sorprendente testimonianza di dinamismo apostolico» grazie al quale «si rese visibile per la prima volta un’autentica cattolicità, un’effettiva comunione, cioè, fra gruppi etnici differenti, accomunati dall’unica fede».
Nel suo indimenticabile viaggio pastorale in Friuli Venezia Giulia, Karol Wojtyla sottolineò più volte la ricchezza rappresentata dalla presenza della comunità di lingua slovena e, in cattedrale a Udine, incontrò una delegazione di cattolici sloveni dell’Arcidiocesi di Udine.

Deli članek / Condividi l’articolo

Facebook
WhatsApp