Gorska skupnost v treh jezikih_Comunità della montagna in tre lingue

Lo statuto della nuova Comunità della montagna Natisone – Torre, adottato all’unanimità, lo scorso 18 giugno a Tarcento dall’assemblea dei sindaci, sarà trilingue come il nome del nuovo ente locale. Una decisione naturale, considerato che tutti i quindici Comuni aderenti fanno parte dell’ambito di tutela della lingua slovena o di quella friulana, alcuni di entrambi.

Quella della Benecia è la prima Comunità ad avere approvato lo statuto. La sede legale sarà fissata a Tarcento, mentre a San Pietro al Natisone ci sarà una sede operativa.

«Da qui prende avvio un nuovo percorso a tappe che attua la riforma delle autonomie locali con l’obiettivo di dare maggiore efficienza, immediatezza di risposta e migliori servizi ai cittadini», ha commentato l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, invitato dai sindaci a prendere parte alla seduta.

«Ci tenevo molto ad essere presente – ha sottolineato Roberti – perché il grande anticipo con cui questa comunità si costituisce dimostra che le scelte fatte non hanno comportato lacerazioni sul territorio. La comunità della montagna è obbligatoria a norma di legge, ma evidentemente esprime una necessità sentita dagli amministratori».

«È importante ora che l’ente si strutturi e in questo la Regione sarà al fianco dei Comuni per superare eventuali criticità», ha detto ancora Roberti, ricordando che l’amministrazione regionale continua a cedere spazi assunzionali ai Comuni. In particolare, sono stati accantonati 2,4 milioni per consentire nuove assunzioni in capo agli enti locali. «Ciò, assieme all’accentramento di alcuni servizi – ha aggiunto l’assessore –, consentirà anche di professionalizzare i dipendenti rendendo più efficienti le procedure».

Quanto alle funzioni, oltre al recente trasferimento della competenza sui piccoli corsi d’acqua, dal primo gennaio saranno trasferite alle comunità di montagna anche altre competenze, tra cui quelle relative alla raccolta dei funghi. «La Regione crede nella montagna come valore aggiunto per il Friuli Venezia Giulia. La riforma restituisce ai sindaci e alle comunità locali la libertà di scegliere come gestire il proprio territorio, ma ciò comporta anche una grande responsabilità che auspico questo nuovo ente saprà esprimere al meglio», ha concluso Roberti.

Lo statuto dovrà ora essere votato da ciascun consiglio comunale (Tarcento, Magnano in Riviera, Lusevera, Taipana, Nimis, Attimis, Faedis, Torreano, Pulfero, San Pietro al Natisone, Savogna, San Leonardo, Stregna, Grimacco e Drenchia), seguiranno gli altri adempimenti, a partire dall’elezione degli organi statutari.

Nei corridoi della politica locale già circolano i nomi dei «papabili» per la presidenza. C’è, naturalmente, quello di Mauro Steccati, sindaco di Tarcento, il Comune più grande, ma anche quello di Alan Cecutti, primo cittadino di Taipana che potrebbe dare peso ai comuni più piccoli (che sono la maggioranza) e fare da collante tra valli del Torre e del Natisone. (R. D. – A. R. C.)

Nova Gorska skupnost Nediža-Ter se bo lahko ponašala s trijezičnim imenom in statutom. Tako ime kot statut bosta v italijanščini, furlanščini in slovenščini. Tako je 18. junija v Čenti sklenila skupščina županov, ob prisotnosti odbornika za krajevne avtonomije Dežele Furlanije-Julijske krajine, Pierpaola Robertija.

Pravni sedež Gorske skupnosti bo v Čenti, operativni pa v Špietru.

Zdaj bodo novi statut morali odobriti občinski sveti vseh Občin, ki so pristopile k novi Gorski skupnosti: Čenta, Magnano in Riviera, Bardo, Tipana, Neme, Ahten, Fojda, Tauorjana, Podbuniesac, Špietar, Sauodnja, Svet Lienart, Sriednje, Garmak in Dreka. Nato se bo postopek nadaljeval.

Po govoricah naj bi za predsednika nove ustanove izvolili župana Občine Čenta, Maura Steccatija, ali župana Občine Tipana, Alana Cecuttija.

Bralce spominjamo, da v nekaterih občinah Gorske skupnosti Nadiža-Ter izvajajo zaščito slovenščine, v drugih zaščito furlanščine, v nekaterih pa zaščito obeh manjšinskih jezikih.

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