Elettrodotto? «Tra qualche anno»_Daljnovod? «Čez kakšno leto»

VitoL’elettrodotto transfronataliero da Okroglo a Udine, lungo le Valli del Natisone e il Cividalese per il Friuli Venezia Giulia «non è una priorità» e «non è un argomento ora in discussione», perché al momento «non c’è alcun progetto e nessun accordo con gli sloveni», ma «se ne parlerà solo tra qualche anno». Così l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, giovedì 23 gennaio, nella riunione della Quarta commissione del Consiglio regionale, dopo l’audizione di Terna, la società che in Italia si occupa delle reti di trasporto dell’energia elettrica. «Quasi tutte le Regioni d’Italia hanno firmato una convenzione con Terna; per noi questa è solo un’ipotesi ancora da valutare, ribadendo la forte determinazione e capacità della Regione a decidere sul nostro territorio, ed evidenziando sempre la nostra disponibilità al dialogo», ha concluso l’assessore. Anche Terna ha ribadito che non è stato sottoscritto alcun accordo con le controparti slovene e che gli studi condotti a livello europeo ribadiscono l’opportunità di un intervento necessario a integrare l’Italia nel mercato europeo (vale a dire che l’elettrodotto si farà, ndr), ma non hanno stabilito le aree interessate dalla localizzazione dell’interconnessione. Ma l’Eles, la società slovena partner nel progetto, ha già confermato che è suo interesse far passare la linea ad altissima tensione attarverso il Posočje (alta valle dell’Isonzo), quindi interessando sul versante italiano inevitabilmente le Valli del Natisone. Eles ha fatto sapere di aver raggiunto già nel 2011 l’accordo con Terna sul punto di interconessione, individuandolo al passo Solarje nel comune di Drenchia. In commissione regionale, Cristinao Shaurli, consigliere capogruppo del Pd, pur dicendosi soddisfatto dalle rassicurazioni avute, ha rilevato come nei piani urbanistici dei comuni sloveni di confine si stia già verificando la disponibilità dei terreni. Da parte sua Giuseppe Sibau, di Autonomia responsabile, ha manifestato il timore degli amministratori locali di vedersi calare le decisioni dall’alto. Shaurli è poi tornato sull’argomento con una nota: «L’audizione con i dirigenti di Terna è stata utile e opportuna, resta inteso che il Friuli Venezia Giulia, come ha già dimostrato con il rigassificatore, non intende subire le scelte fatte altrove – ha sottolineato –. Anche se il piano per la linea Udine-Okroglo rientra nelle opere giudicate strategiche dalla Commissione europea, bisogna comunque considerare che non solo non è un’urgenza per la Regione, ma non lo è neppure per il Governo italiano. Senza trascurare il fatto che per le valli del Natisone e la zona del cividalese sarebbe comunque una cosa negativa».

Čezmejni daljnovod iz Okroglega v Viden ni na dnevnem redu v tem trenutku, ker ne sodi med prednostne projekte Furlanije Julijske krajine, a “bo prišel na vrsto čez kakšno leto”. Tako je v četrtek, 23. januarja, povedala deželna odbornica za okolje, Sara Vito, v četrti komisiji Dežlenega sveta ob avdicij družbe Terna, ki v Italiji skrbi za visokonapetnostno prenosno električno omrežje. Predstavnik Terne je poudaril, da za enkrat s slovensko stranjo niso podpisali nobenega dogovora. Kakor je znano, pa je slovenski operater Eles jeseni lani sporočil, da sta se s Terno že dogovorila za stično točko na območju nekdanjega mejnega prehoda Solarij na Kolovratu.

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