Elettrodotto Okroglo-Udine_Elektrovod Okroglo-Viden

Il progetto per la costruzione dell’elettrodotto Okroglo-Udine ovest sta andando avanti e l’intenzione è di portarlo in una sede decisiva. A tal fine, sono attualmente in corso presso l’Unione Europea a Bruxelles le trattative della Terna (l’ente responsabile del trasporto dell’energia elettrica in Italia) per vedere approvato il progetto in sede europea». Lo afferma l’ing. Aldevis Tibaldi, presidente del Comitato per la vita del Friuli rurale (che lotta contro l’elettrodotto Redipuglia-Udine), interpellato sugli ultimi sviluppi del controverso elettrodotto. «In assenza di un piano energetico nazionale, che lo Stato italiano non redige da 25 anni, la Terna e le società private stanno operando in modo tale che si dimostri il ruolo strategico dell’elettrodotto per l’Europa e non solo per l’Italia, e quindi l’incontrovertibilità dell’opera. L’energia dovrebbe essere, poi, prodotta dal raddoppio della centrale atomica di Krško. Tutto ciò a dispetto del fermo no al nucleare espresso nel 2011 in sede referendaria dagli italiani e al timore accresciuto dagli incidenti nucleari di Černobyl in Ucraina, nel 1986, e di Fukushima in Giappone, a seguito dello tsunami nel 2011», rincara la dose Tibaldi. L’opera Okroglo-Udine ovest, dalle dimensioni imponenti e lunga 120 km, inserita nel Piano di sviluppo decennale della Rete elettrica europea-Tyndp e prevista entro il 2018, partirà dalla località nei pressi di Kranj e, dopo aver toccato il Posočje/Alta Valle dell’Isonzo, attraverserà le Valli del Natisone, il Cividalese e la pianura friulana nella zona nord di Udine. «Se la centrale di Krško rimanesse tale quale – specifica, infatti, Tibaldi – nessuno si sognerebbe di costruire altri elettrodotti. Ma se si costruisce un elettrodotto che riesce ad estrarre l’energia del raddoppio di Krško ecco che si giustifica il raddoppio medesimo e il suo finanziamento, che sicuramente verrebbe da parte italiana». Oltre che dannosi, i due elettrodotti in progetto (Okroglo-Udine ovest e Redipuglia-Udine) «sarebbero utili solo a chi utilizza l’energia per speculare sulle bollette, dal momento che attualmente in Italia disponiamo del doppio dell’energia necessaria rispetto ai picchi di consumo energetico», tuona Tibladi. Il presidente del Comitato per la vita del Friuli rurale evidenzia, inoltre, la monotematicità delle due opere, che «attraversano semplicemente i territori, li sfruttano, ma non contribuiscono al loro sviluppo, né interagiscono con essi». Per non parlare dell’impatto ambientale di gravità assoluta che l’elettrodotto aereo, con piloni in vista, avrebbe sulle aree di pregio naturalistico e/o antropizzate che attraverserà, nonché sullo sviluppo dell’area montana. Di fronte a questa situazione il Comitato per la vita del Friuli rurale, in stretta collaborazione con il portavoce del movimento sloveno antielettrodotto, Fedja Klavora, e con i comitati sloveni, intende indire in tempi brevi a San Pietro al Natisone un incontro, al quale interverrà l’architetto Roberto Pirzio-Biroli, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e a responsabilizzare i sindaci dei territori coinvolti. L’iniziativa ha ricevuto il sostegno unanime dei sindaci e di altri esponenti politici del Posočje durante la riunione tenutasi lunedì 20 maggio nella prefettura di Tolmin. L’incontro di San Pietro s’inserisce in una serie di appuntamenti informativi indetti sui due elettrodotti in progetto. Il prossimo in calendario è per venerdì 31 maggio alle ore 20 nella sala congressi di Palmanova con una conferenza dal titolo emblematico «I predatori dell’agro-aquileiese», alla quale interverranno l’arch. Roberto Pirzio- Biroli e il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta. È stato invitato anche il ministro dell’ambiente della Carinzia.

 

 

Do 2018 bi morali zgraditi elektrovod Okroglo-Viden skozi Benečijo (predvsem čez občine Dreka, Sriednje in Podutana). V pogovoru s časopisom Dom je Aldevis Tbaldi, predsednik odbora Comitato per la vita del Friuli rurale je dejal: »Terna, italijanska družba pristojna za prenos električne energije, želi v Bruslju dokazati, da je elektrovod Okroglo-Viden strateškega pomena za celo Evropo«. Pred kratkim se je Tibaldi srečal s Fedjo Klavoro, ki koordinira posoški odbor proti elektrovodu. Dogovorila sta se, da bosta oba odbora organizirala skupno informativno srečanje v Špetru z župani in drugimi politiki Benečije in Posočja.

 

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