Ha una storia di oltre settant’anni, che inizia a Scovertz/Skovertan e continua a Salandri/Tistran, attraverso i decenni. Ma quest’anno sono passati 40 anni da quel 1984 in cui ha riaperto la nuova struttura dopo il terremoto del 1976. È una ricorrenza importante, quindi, per la trattoria da Barbe Blas, oggi gestita da Tiziana Crast. «La ho rilevata da circa due anni, ma è sempre rimasta in famiglia, perché fino a dicembre 2021 la gestiva mio fratello Giancarlo».
Nell’osteria Tiziana, 50 anni quest’anno, ha sempre dato una mano sin da quando era piccola. Il fratello Giancarlo, che ora ha 54 anni, ha lasciato l’attività nel secondo anno delle chiusure legate alla pandemia. «C’è stato il rischio che chiudessimo e, insieme a mia madre, mi sono detta proviamo a tenere duro», ricorda Tiziana. Il periodo della pandemia ha cambiato molte dinamiche e così, per tenere testa alla nuova situazione, ha tentato nuove strade, in particolar modo reinventando la produzione e puntando sul sottovuoto.
Questo nuovo percorso prosegue ancora adesso. «In questi due anni ho iniziato a fornire altri locali e i privati; anche nei prossimi, così, punto ad allargare la produzione di frico sottovuoto e di frikkelle surgelate». Soprattutto quest’ultima specialità è un punto forte dell’offerta di Barbe Blas, perché si tratta di una pietanza ideata oltre nove anni fa proprio da Tiziana, che ha poi registrato il marchio. Consiste in frittelle di frico – e basti pensare che Barbe Blas è rinomato già per il frico tradizionale.
Da quando le limitazioni del periodo pandemico sono terminate, la trattoria di Barbe Blas a Salandri funziona di nuovo regolarmente. Tiziana non è da sola. «Ad aiutarmi nel locale ci sono una cameriera, mia madre e mio marito. Abbiamo solo servizio di trattoria, ma non di rado i clienti chiedono se sia possibile dormire in zona, così sto cercando di valutare se attraverso dei bandi sia possibile realizzare una piccola casa vacanza».
Anche Salandri è coinvolta nella rete di percorsi a piedi che innervano la pedemontana del comune di Attimis. Soprattutto c’è il sentiero Teresa Dush, un sentiero Cai che sale a Porzus. In zona ce ne sarebbero anche altri, per ora in attesa di essere meglio segnalati. Tanti, meglio mantenuti, si sviluppano intorno a Porzus/ Porčinj e Subit/Subid.
Tornando alla trattoria, quella di Barbe Blas è una storia lunga. «L’attività di famiglia – spiega Tiziana – è nata dapprima a Scovertz/Skovertan, intorno al 1945. Si trattava della classica privata, cui si giungeva a piedi su una strada che non era nemmeno asfaltata. C’era la mescita, si giocava a carte, si suonava». Poi il terremoto del 1976 ha fatto crollare tutto e i prefabbricati sono stati allestiti in borgo Salandri. «Anche il bar, quindi, è stato collocato in un prefabbricato. È rimasto lì per qualche anno, e nel 1979 l’attività è passata da mia nonna a mia madre Maria. Nel 1984, poi, è stato inaugurato il locale odierno, ampliato nel 1994 con la realizzazione di una veranda».
A iniziare questa storia sono stati i nonni di Tiziana, Emilio Crast ed Anna Cancellier, seguiti poi dal figlio Angelo, scomparso nel 2013. «Il suo secondo nome era Biagio, da cui là di Blas. Già quando il locale si trovava a Scovertz non era chiamato trattoria, dicevano là di Blas, poi, una volta inaugurato a Salandri è diventato osteria da Barbe Blas. Nel primo anno di apertura hanno deciso di offrire il servizio di cucina, partendo con tre piatti, il frico, il primo e l’affettato». I tempi allora erano diversi e non ci si aspettava un’offerta ampia come oggigiorno.
All’osteria la cucina è aperta soprattutto nel fine settimana, il venerdì a cena, il sabato a pranzo e a cena nonché la domenica dalle 12.00 alle 18.00, con orario continuato. «Certo, se si tratta di gruppi possiamo anche metterci d’accordo in altri modi. Al momento abbiamo molti clienti dal Veneto, dalle zone di Gorizia, Trieste e dell’Istria, dalla Bassa friulana e dal Friuli occidentale». I paesani non sono molti.
La vita in borgo Salandri, che fa parte di Forame/Malina, è tranquilla. Prima del terremoto gli abitanti erano un’ottantina; complici le dinamiche odierne, ne sono rimasti circa quaranta. Tiziana risiede da due anni a Buttrio. «Mia madre abita a Salandri, mentre io resto in paese nei giorni di lavoro del fine settimana, altrimenti vado avanti e indietro».
Anche in questa borgata la fisionomia del paese è molto cambiata dopo il terremoto del 1976. Tutte le case a schiera a lato del locale non c’erano e il paese era situato più indietro, un po’ più a monte.
Il dialetto sloveno, però, è ancora parlato, anche se soprattutto da anziani, nota Tiziana. «Mio fratello però lo sa, mentre io no, solo qualcosa. Mio padre con noi non lo parlava, ma mio fratello lo ha appreso perché frequentava altri amici che lo parlavano. Passava, poi, più tempo nell’osteria, dove tutti gli anziani lo parlavano. Nella zona di Attimis è, in pratica, parlato da Forame in su. A ogni modo anch’io ho intenzione di recuperarlo, anche nel ricordo di mio padre Angelo, che lo parlava sempre».
Per i 40 anni della ricostruita osteriada Barbe Blas sarà festa grande il 13 luglio, nello stesso periodo in cui il nuovo locale era stato inaugurato nel 1984. (Luciano Lister)
V Tistranu nad Ahtnom praznuje letos gostilna »da Barbe Blas« 40 let od popotresne obnovitve. Tiziana Crast, ki je stara 50 let, je upravljanje gostilne od brata Giancarla prevzela pred dvema letoma. Obrat je že vrsto let precej znan v okolici, saj ponudi zelo dober frico, to je tipična furlanska jed iz sira, krompirja in prepražene čebule. Sama Tiziana si je pred devetimi leti izmislila posebno različico frica, to so frikkelle, oziroma miške iz frice. Recept za frikkelle je tudi patentirala.
Pred dvema letoma se je Tiziana preselila v Buttrio pri Manzanu. Gostilna v Tistranu je odprta še posebej ob koncih tedna, ob petkih za večerjo, ob sobotah za kosilo in večerjo in ob nedeljah neprekinjeno od 12.00 do 18.00. Tiziani pri upravljanju pomagata mati Maria, ki je tudi sama dolgo let v obratu bila gostilničarka, in mož.
Gostilna »da Barbe Blas« je v Tistranu prava institucija. Že po drugi svetovni vojni sta Tizianini stari starši, Emilio Crast in Anna Cancellier, v bližnjem zaselku Skovertan upravljala manjšo gostilno. Potres leta 1976 je tudi na tem območju rušilo veliko stavb, tako se je tudi gostilna preselila v montažno hišo, ki so jo zgradili v Tistranu. Potem ko je Maria, Tizianina mati, prevzela upravljanje obrata, so leta 1984 v Tistranu otvorili obnovljeno gostilno. Tizianin oče se je imenoval Angelo Biagio Crast, tako so že prej tudi gostilno v furlanščini imenovali »da Barbe Blas«. Zadnjič so prostore razširili leta 1994.
Tistran je zaselek v vasi Malina (v italijanščini Forame). Pred potresom je tam prebivalo okoli 80 prebivalcev; zaradi izseljevanja jih je dandanes ostalo okoli 40. Vaško slovensko narečje govorijo še posebej starejši Tistranjeni.