Cividale, capitale della cultura

 
 
«Nazioni e identità», questo è il tema della ventesima edizione del Mittelfest, il festival della Mitteleuropa in programma dal 9 e il 24 luglio a Cividale del Friuli. Il significato dell’identità culturale, la sua vulnerabilità, la sua affermazione o negazione; le culture minoritarie, l’identità legata all’emigrazione e all’immigrazione, al lavoro, la perdita di identità storica e morale, la riscoperta di identità antiche che hanno favorito la rinascita culturale di alcuni popoli sono le principali riflessioni che ispirano il calendario artistico di teatro, musica e danza.
Sabato 9 luglio sarà la prestigiosa coproduzione firmata da Luca Ronconi «La Modestia» (che vede coinvolti anche Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto, Fondazione Piccolo Teatro di Milano — Teatro d’Europa e Santacristina Centro Teatrale), sul testo di Rafael Spregelburd, la figura più rilevante della scena argentina contemporanea, a inaugurare la sezione teatrale curata da Furio Bordon.
Il filone teatrale mette in scena anche una ricca produzione sul tema della guerra. Tra gli altri: «Giochi di famiglia», intenso racconto sospeso tra comicità e crudeltà di Biljana Srbljanovic, autrice di Belgrado. Protagonisti quattro bambini che giocano a comportarsi da adulti in una periferia degradata: ne emerge un incredibile quadro di violenza e sopraffazione; in anteprima nazionale al Mittelfest «Goli Otok», di e con Renato Sarti e Paolo Bonacelli; «Show your face» sull’ incontro degli sloveni Betontanc con i lettoni Umka. LV, di Matjaž Pograjc — e «When I was dead», variazione sul tema del finto suicidio, proposto dallo Slovensko Narodno Gledališče Drama di Ljubljana.
Sul tema dell’identità al femminile vertono, invece, le rappresentazioni: «Lady Gray» è la giovane donna ritratta da Will Eno, con l’interpretazione dell’attrice Isabella Ragonese, in prima nazionale al festival sabato 16 luglio; «Ophelia» rivisitata da Marcin Herich per il polacco Teatr A Part; Das Kammerspiel, diretta da Paolo Emilio Landi; «E vi sussureremo», diari, lettere e poesie di quattro scrittrici slovacche, vissute nell’800 e nel ‘900; «Uno, due, tre!» di Vadim Levanov è, invece, l’immagine cruda di tre ragazzine russe, prive di qualsiasi identità, che si riconoscono unicamente nella musica dei Nirvana e nel loro leader, Kurt Cobain.
Nella sezione musicale, diretta da Claudio Mansutti, sarà la No Smoking Orchestra (nata a Sarajevo nel 1980 ed esponente musicale di riferimento del movimento di resistenza culturale sorto negli anni della transizione del dopo-Tito) con il celebre regista Emir Kušturica, a dedicare, lunedì 11 luglio al Teatro Verdi di Gorizia, una nuova composizione al Mittelfest 2011.
Importanti passaggi del programma saranno, tra l’altro, dedicati al connubio tra musica e parola, con la partecipazione di Roberto Plano e Lella Costa Mario Brunello e Marco Paolini. Nove appuntamenti, otto nazioni rappresentate (Armenia, Bulgaria, Cina, Germania, Italia, Russia, Ungheria) e molte prime nazionali saranno di scena nella sezione dedicata alla danza, curata da Walter Mramor.
Accanto al programma artistico sarà proposto al pubblico anche un percorso di incontri a sfondo geopolitico, dove spiccano i nomi di Edward Luttwak, Lucio Caracciolo, Toni Capuozzo e molti altri.
A fare da sfondo al festival l’iniziativa ViviCividale, che offre la possibilità di usufruire di tariffe scontate dietro l’esibizione di un biglietto di accesso agli spettacoli su alcune proposte enogastronomiche ispirate alla mitteleuropa, presso i locali aderenti. Il biglietto offrirà anche l’occasione di sconti per l’ingresso al sistema museale cividalese (Monastero di Santa Maria in Valle /Tempietto Longobardo, Museo Cristiano e Tesori del Duomo, Museo Archeologico Nazionale) e l’accesso gratuito alla mostra «József Rippl-Rónai — Un artista ungherese nell’Europa fin de siècle», allestita nella Chiesa di San Giovanni/Monastero di Santa Maria in Valle.

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