«Vorremmo che l’incontro con Benedetto XVI ad Aquileia del prossimo 7 maggio costituisse la felice occasione per confermare il nostro serio impegno di annuncio di Gesù Cristo e del suo Vangelo di salvezza agli uomini e alle donne che vivono immersi in un clima culturale e sociale che rende incerto e faticoso il loro cammino per un progressivo venir meno della fede e della speranza cristiane, lasciandoli pericolosamente privi di quei punti di riferimento che hanno permesso alle generazioni passate di scrivere pagine gloriose di impegno e dedizione missionari e di promozione civile».
È questo il passaggio centrale del messaggio che i vescovi delle quattro diocesi del Friuli-Venezia Giulia hanno affidato ai sacerdoti, ai religiosi ed ai fedeli, annunciando la visita che papa Benedetto XVI compirà sabato 7 maggio 2011 nella basilica patriarcale di Aquileia «memoria ed icona dell’evangelizzazione dei nostri popoli». La visita, sottolineano mons. Andrea Bruno Mazzocato di Udine, mons. Dino De Antoni di Gorizia, mons. Giampaolo Crepaldi di Trieste e mons. Ovidio Poletto di Concordia—Pordenone, «costituirà motivo di incoraggiamento e di conforto per tutte le Chiese del Nordest che si stanno già preparando ad un convenire sinodale nel 2012 per narrare la fatica e la gioia dell’annuncio cristiano in queste nostre terre, già raggiunte dall’evangelizzazione della Chiesa aquileiese».
In vista del grande convegno delle Chiese del Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige, che si terrà tra due anni ad Aquileia a 20 anni dal primo, domenica 7 novembre in tutte le diocesi si svolgerà una celebrazione di apertura del convegno stesso.
«La presenza di papa Benedetto XVI nella chiesa madre del Nordest proprio a metà del cammino verso il secondo convegno di Aquileia — ha spegato il vescovo di Adria – Rovigo, mons. Lucio Soravito — è un forte segnale di attenzione del pontefice alle nostre Chiese e rappresenta uno stimolo particolare nel nostro cammino di preparazione».
All’incontro con Benedetto XVI, precisano i vescovi della regione nel loro messaggio, saranno invitati tutti i vescovi dell’antica provincia metropolitana aquileiese che si estendeva dalla Lombardia al Danubio.