A Pulfero si impara a capire i bambini

 
 
Sostenere le famiglie nello sviluppo di una genitorialità consapevole, facilitando il compito importante di accompagnare i figli nella loro crescita. È questo l’obiettivo del ciclo di incontri informativi rivolti ai genitori, dal titolo «Insieme per i bambini», tenuti, nella sala consiliare del comune di Pulfero, dalla dott.sa Silvia Zuddas e dal dott. Francesco Padoan, psicologi e psicoterapeuti che operano come liberi professionisti nell’area clinica, offrendo sostegno psicologico a minori e adulti. «Come capire i bambini: il dialogo e il confronto come nutrimento della relazione» è stato il tema, molto ampio, trattato nel primo incontro, che ha avuto luogo venerdì 3 dicembre nella sala consiliare del comune di Pulfero ed è stato introdotto da un breve saluto portato, a nome dell’amministrazione comunale, dal vicesindaco Mario Cernoia.
I due relatori sono partiti dalla considerazione che i comportamenti del bambino sono soprattutto il prodotto di vissuti familiari e che i contenuti affrontati nel corso degli incontri vanno sempre calati nella realtà specifica delle singole famiglie.
Hanno, quindi, avviato un’ampia riflessione sullo sviluppo psico-affettivo del bambino. Il ruolo del genitore è quello di sapere ascoltare i bisogni del figlio, sin dai suoi primi mesi di vita, saper cogliere le fasi del suo sviluppo evolutivo e dare un significato alle sue sensazioni. Nella prima fase “preverbale” dello sviluppo, che va fino all’anno d’età, il bambino, infatti, è in grado di provare delle sensazioni, che, come “mattoncini” elementari vanno poi a costituire le emozioni, sulle quali in fasi successive verranno strutturati i sentimenti. Alla prima fase dell’intelligenza sensomotoria, che raggiunge il suo compimento verso i 18-24 mesi d’età, segue quella dell’intelligenza preconcettuale ed intuitiva che compare con lo sviluppo del linguaggio. A questo proposito, interpellata sul vantaggio di una formazione bilingue del bambino, la dott. Zuddas ha sottolineato quanto sia importante introdurla in famiglia sin dai primi mesi di vita del figlio. A sei mesi il bambino è, infatti, già in grado di percepire suoni di un’altra lingua. Una facoltà questa che raggiunge livelli ottimali verso i cinque anni di età, quando le due lingue cominciano in qualche modo a “coesistere” chiaramente nella mente del bambino e ad essere usate in maniera appropriata.
Come gestire la “nanna” dei propri figli nel primo anno d’età e come educarli ad un corretto utilizzo della tv sono altri argomenti affrontati nel corso dell’incontro, dal quale è emerso che essere genitori oggi non è facile in un contesto sociale in cui siamo soggetti ad un continuo e costante bombardamento di stimoli ed informazioni, che può disorientare e confondere. Essere genitori comporta un approccio educativo verso il figlio improntato all’autorevolezza ed alla coerenza e basato su un confronto aperto, che porti il bambino, sin dai suoi primi passi, a sviluppare la propria autonomia ed indipendenza.
Il ciclo di incontri, realizzato dal comune di Pulfero grazie ad un finanziamento della Regione, è della durata di due ore ciascuno (dalle 18.30 alle 20.30). Mezz’ora prima dell’inizio e mezz’ora dopo la fine di ciascun incontro gli psicoterapeuti offrono ai genitori la possibilità di consulenze individuali. Il prossimo incontro è previsto per venerdì 17 dicembre sull’argomento «Dai tre anni alla preadolescenza, prendersi cura dei figli che crescono».

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