A Monteaperta bacio delle croci_V Viškuorši poljubljanje križev

«Un rito molto importante, quello del Bacio delle Croci di Monteaperta/Viškorša di Taipana. Nel suo modo di svolgersi, nel suo significato, nelle antiche tradizioni di fede in cui affonda. Per il contesto in cui è nato ed è stato portato avanti dalle comunità locali è perfetto».
Per don Giacinto Miconi, sacerdote che da pochi mesi segue la popolazione della frazione supportando l’opera di don Vittorino Ghenda e dei diaconi, il Bacio delle Croci che si è rinnovato domenica 31 maggio nel santuario della Santissima Trinità di Monteaperta è stata una vera scoperta.
«Questo giro intorno alla chiesa, con litanie e benedizioni a ogni angolo dell’edificio sacro, quasi un grido di aiuto al Signore contro le disgrazie che possano flagellare la vita di una comunità, mi ha colpito profondamente. E il messaggio è veramente di grande attualità: il bacio della Croce è il bacio della sofferenza, da cui nascono l’unione, la solidarietà, la vita. Un mondo di fraternità. Del resto la Santissima Trinità, nel suo mistero, parla proprio di amore, non per sé stessi ma verso il prossimo. Credo per questo che l’antico rito vada valorizzato e fatto conoscere il più possibile».
Per don Giacinto, infatti, è importante che il messaggio del «bacio» si estenda, anche di fuori delle vallate da cui i fedeli accorrono ogni anno per pregare e rinnovare il suggestivo rito cristiano. «Oggi più che mai, con tanti conflitti a livello locale così come a livello internazionale, dalla paura del diverso che raggiunge le terre che abitiamo fino alle guerre in cui muoiono migliaia di persone, il «bacio» di Monteaperta diventa simbolo da imitare, non sterilmente ma con il cuore; non come copia di un rituale che mai è mutato nei secoli, ma accogliendo la parola di Dio entro di noi».
Don Miconi vuole per questo cercare di coinvolgere ancora più fedeli nella messa e nella processione delle rogazioni, per l’appuntamento di fede del prossimo anno. «Non solo i cruciferi, ma tutta la comunità cristiana si riunisca sotto il simbolo della Croce, da ogni dove. Affinché ogni disagio si appiani, ogni tensione si allenti, ogni persona si senta amata e parte di un Tutto più grande: quello del Signore». Hanno concelebrato il vicario foraneo monsignor Rizieri De Tina e don Roberto Borlini.
La giornata di bel tempo ha permesso di organizzare come sempre un momento conviviale, grazie all’operosità e alla generosità delle donne di Monteaperta e dei membri del consiglio pastorale.
Tra gli obiettivi di don Giacinto anche quello di creare un cammino per i giovani e uno, parallelo, per la valorizzazione degli anziani che indica come «importanti depositari delle esperienze di vita e di fede, fondamentali per la guida nel bene delle nuove generazioni».

Tudi letos je v nedeljo 31. maja v Viškorški bilo “poljubljanje križev”. Ta je stari obred, ki priča o bratstvu in solidarnosti med ljudmi, ki živijo na tem teritoriju.

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