Mario Zufferli, dopo dieci anni, è di nuovo sindaco di Drenchia. Nelle elezioni del 15 e 16 maggio ha ottenuto 59 voti: otto più di Tarcisio Donati, che era alla guida del comune dal 2001.
«Ringrazio tutti i cittadini di Drenchia. Sono rimasto davvero sorpreso dall'affluenza: hanno votato 112 persone. Vedere le persone anziane che andavano al seggio sotto un vero e proprio diluvio per scegliere la nuova amministrazione mi ha davvero commosso. Per questo, assieme a tutta la mia squadra, darò tutto il possibile per questa comunità, affinché Drenchia, conosciuto come il comune più piccolo e più povero della regione, diventi un modello di rinascita per tutto il Friuli. Sono orgoglioso dei miei cittadini», ha commentato a caldo il neoeletto sindaco.
Con Zufferli, in consiglio comunale siederanno: Antonio Pittioni (10 voti), Daniele Cicigoi (8), Ugo Bucovaz (7), Michele Coren (7), Michele Qualizza (7), Ivan Cicigoi (6), Remo Prapotnich (4) e Luca Trusgnach (4) della lista «Drenchia, identità e rinascita» in maggioranza; l'ex sindaco Tarcisio Donati, Claudio Crainich (10), Daniele Balutto (6) ed Ettore Tomasetig (6) della lista «Insieme per Drenchia» all'opposizione.
La compagine vincente, che si definisce centrista, si è proposta agli elettori con molte idee e molti progetti. Ma dove trovare le risorse finanziarie per realizzarli?
«Nei miei precedenti mandati — ha risposto Zufferli — sono stato il primo sindaco a lavorare con i progetti transfrontalieri. Un esempio ne è la strada da Solarie a Tolmino, che è costata 7 milioni di euro ed è stata finanziata dall'Unione Europea. Questo asse viario, inaugurato lo scorso 24 maggio, è per noi di importanza vitale, perché ci permette di raggiungere Tolmino in appena dieci minuti. Sta a dimostrare anche che i soldi ci sono, basta cercare le fonti finanziarie giuste e avere i partner. Non dimentichiamo che abbiamo vicino il comune di Tolmino e tutta la Slovenia. Bisogna fare un progetto integrato di sviluppo e poi analizzare tutte le leggi delle quali possiamo servirci».
Il sindaco ha già nominato la giunta. Vicesindaco è Michele Coren, assessore Luca Trusgnach. La seduta inaugurale del consiglio comunale si terrà venerdì 27 maggio. Capogruppo della maggioranza è Michele Qualizza.
Di fronte alle grandi manovre in ambito politico nazionale, non ha fatto notizia che anche a Drenchia ci sia stato un significativo rinnovo e il ritorno dell'amministrazione in mani già esperte, quelle di Mario Zufferli. Senza addentrarci più di tanto in un passato remoto, basti dire che il decennio appena concluso ha brillato per il grigio amorfo e scialbo dell'amministrazione di Tarcisio Donati, sì e no capace a inseguire gli eventi e vivere di una rendita infruttuosa, priva di iniziative con l'unica preoccupazione di non correre alcun rischio di bilancio.
Oggi, pensare a qualcosa di meglio non può essere difficile, visto che «di meno» non si poteva fare. Ed è quello che ci si augura con le nuove forze che sono entrate in campo in questa tornata elettorale. Non basta inseguire l'urgenza, occorre progettare, programmare, inventare, promuovere il miglioramento e favorire lo sviluppo e dai propositi già espressi dal nuovo sindaco si evincono significativi elementi di novità, che prevedono non solo particolari attenzioni alle necessità dirette della popolazione, per lo più anziana, o alla riqualificazione urbana. D'altronde erano queste le premesse che hanno portato il gruppo dei consiglieri dell'opposizione nell'amministrazione scaduta, a scegliere tra le due opzioni Donati-Zufferli, quella più aperta e promettente, consci come erano di poter far pendere da una o dall'altra parte la bilancia.
La lista «Speranza e dignità sotto il Kolovrat» si era formata cinque anni fa ed era stata proposta come tentativo di rinnovamento e rinascita per superare la situazione sociale patologica della piccola comunità in eutanasia, ma ben poco è stato possibile fare nell'assoluto immobilismo della maggioranza. Oggi Zufferli intende creare un pool di collaboratori, ad iniziare dal vicesindaco Michele Coren (nella foto), riconosciuto unanimemente adatto a questo ruolo per serietà, competenza e dedizione, poi l'assessore Luca Trusgnach ed il capogruppo Michele Qualizza, ma senza tralasciare l'apporto fattivo di tutti gli altri, opposizione compresa, per tentare una svolta e frenare il degrado in atto da troppo tempo. Un nuovo scenario, quindi, che vuole cogliere le sfide di una nuova visione di apertura, di corresponsabilità e, in qualche modo, di sfida agli organismi preposti al bene pubblico.