Bacio delle croci _Poljubljenje križev v Viškorši

“Cerchiamo nella verità del Signore la strada per restare uniti. Perché solo guardando all’amore, quello cha ha avuto per noi il Padre mandando suo Figlio nelle nostre mani, potremo camminare sulla giusta via. Ecco allora che il bacio cristiano, l’affetto, l’attenzione al prossimo, diventano strumenti preziosi per veder salde le nostre comunità, non solo in una Chiesa intesa come edificio in mattoni ma come insieme di persone che si amano. La distanza poco produce: si ottiene di più con un piccolo cucchiaino di miele che con un barile di aceto”. Ha parlato di gioia, generosità e apertura al prossimo senza condizionamenti, don Sandro Piussi, nell’omelia pronunciata durante la messa officiata per la Festa della Santissima Trinità, nel santuario di Monteaperta di Taipana, in occasione del tradizionale e antico rito del “Bacio delle croci”. “Molte erano state le comunità invitate a questa cerimonia, che vuole ricordare la fede cristiana dei nostri padri. Ma hanno preso parte solo otto croci. Ecco allora l’importanza dell’amore e dell’unione – ha sottolineato don Piussi -; la nostre chiese hanno bisogno di un supplemento di anima e di fede. Non serve il cemento, per tenere uniti i cristiani, perché è una materia rigida; serve una malta grassa, che resiste a tutte le sollecitazioni. Nella fede è lo Spirito Santo del Cristo Risorto”. Hanno concelebrato il vicario foraneo monsignor Rizieri De Tina, don Renato Vezzio e don Roberto Borlini, e i diaconi don Leopoldo Pantarotto e don Diego Mansutti. Ad accogliere i cruciferi in santuario la croce “madre” di Monteaperta che ha salutato, con il tradizionale “bacio”, quelle provenienti da Chialminis di Nimis, Villanova delle Grotte di Lusevera, Lusevera capoluogo, Taipana centro, Plastischis, Cornappo e Prossenicco di Taipana.

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