Veselje za odpartje pomladne sekcije za otroke, ki imajo 2 lieti, v dvojezičnem vičstopinjskem inštitutu Pavla Petričiča v Špietru. Žalost za zapartje vartaca v Žabnicah. Velika skarb, kakuo bo za naprej s šuolami v Benečiji, Reziji in Kanalski dolini ob vse manjšem rojstvu otruok.
Tele so glavne misli, ki pridejo na pamet, ob začetku šuolskega lieta 2020-2021. Seviede pa je zlo dobro, de otroci so začeli v šuolskih klopeh in ne pred kompjuterji. In upanje je, de bo takuo naprej celuo šuolsko lieto, do 11. junja 2022 (v vartacah do 30. junja).
Ku po navadi smo zbrali število vpisanih v vartace, primarne in nižje sriednje šuole v krajih, kjer se v videnski provinci guori po slovensko. Nekateri podatki so dost drugač od tistih, ki smo jih imieli in objavili februarja ob koncu predvpisu.
Narbuj pade pod uoč, de so zaparli vartac v Žabnicah, kier bi po predvpisih muorlo lietos biti 17 otruok, kar 9 vič ku lani. Ukinili so ga, de bi obdaržali oba vartaca na Tarbižu, ki bi muorla po predvpisih imieti 10 otruok manj. Takuo se ponavlja zgodba izpred desetih liet, ko so v Žabnicah zaparli primarno šuolo, de bi ohranili dvie šuoli na Tarbižu.
Vsekakor od 17 otruok, ki bi muorli lietos obiskati vartac v Žabnicah, se jih je puno vpisalo v Vartac v Ukve (plus 11 v primerjavi s predvpisi) in ne na Tarbiž. Sevide naj v Ukvah, naj na Tarbižu bojo imieli otroci trijezični pouk (italijansko, slovensko in niemško).
V vartacah v Nediških dolinah je lietos, če na štejemo pomladne-dvojezičnega oddelka, parvi krat manj ku stuo otruok, ko je bluo v šuolskem lietu 2015-2016 v dvojezičnem, ažlijskem, podutanskem in podbunieškem vrtcu skupno 179 otrok. Se pravi, da je v šestih lietih število padlo za kar slavih 46 par stuo. Tuole zgovorno priča o katastrofalni demografski sliki Benečije.
Sevieda se bo trend v naslednjih lietih iz vartacu preseliu na primarne šuole in nižje sriednje šuole. In po številu rojstev nie trošta, de puojde na buojš. (U. D.)
Entusiasmo per l’apertura di una «sezione primavera» all’Istituto comprensivo con insegnamento bilingue sloveno-italiano «Paolo Petricig» di San Pietro al Natisone/Špietar, rivolta a bambini di 2 anni. Tristezza per la chiusura della scuola d’infanzia di Camporosso/Žabnice. E tanta preoccupazione per il futuro delle istituzioni scolastiche nella Slavia, a Resia e in Valcanale, guardando al sempre minor numero di nascite.
Sono queste le sensazioni contrastanti che si presentano all’inizio dell’anno scolastico 2020-2021. Certo, è positivo che gli alunni abbiano iniziato le lezioni in presenza, sui banchi, e non in didattica a distanza, davanti al computer. Attualmente ci sono buone speranze che possa essere così per tutto l’anno scolastico, fino all’11 giugno 2022 (fino al 30 giugno per le scuole d’infanzia).
Come ogni anno abbiamo raccolto i dati relativi alle iscrizioni nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado attive in alcuni dei comuni in cui è ufficialmente riconosciuta la presenza della minoranza linguistica slovena. Alcuni dati sono molto diversi da quelli che avevamo raccolto a febbraio, una volta scaduto il termine per le preiscrizioni.
Il dato più eclatante è la chiusura della scuola d’infanzia di Camporosso/Žabnice, dove in questo anno scolastico, stando alle preiscrizioni, avrebbero dovuto esserci 17 alunni, ben 9 in più rispetto allo scorso anno scolastico. Il plesso è stato soppresso, probabilmente al fine di mantenere attive entrambe le scuole d’infanzia presenti a Tarvisio/Trbiž. Sempre stando alle preiscrizioni, queste avrebbero registrato 10 alunni in meno.
Si ripete, così, la storia di dieci anni fa, quando a Camporosso, al fine di mantenere due scuole primarie a Tarvisio, fu chiusa la scuola primaria.
Ma molti dei 17 bambini che in questo anno scolastico avrebbero frequentato la scuola d’infanzia di Camporosso, in seguito non sono stati iscritti alle scuole d’infanzia di Tarvisio, ma a quella di Ugovizza/Ukve (che registra 11 iscritti in più rispetto al numero comunicato al momento delle preiscrizioni). Sia a Ugovizza sia a Tarvisio, ovviamente, per i bambini sarà attivato il progetto d’insegnamento plurilingue (con italiano, sloveno e tedesco).
Se non si tiene in considerazione la sezione primavera attivata alla scuola bilingue, nelle scuole d’infanzia delle Valli del Natisone si registrano per la prima volta meno di cento bambini. Nell’anno scolastico 2015-2016, considerando l’insieme dei plessi della scuola bilingue, di Azzida/Ažla, di San Leonardo/Podutana e di Pulfero/Podbuniesac si contava un totale di 179 bambini. Vale a dire che, in sei anni, il numero complessivo è crollato di circa il 46%. Il dato testimonia da sé la situazione demografica della Slavia.
Nei prossimi anni il trend riscontrato si sposterà alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Se guardiamo al numero di nascite, non c’è speranza che la situazione migliori.