V Tipani ima g. Mario Totis svoj trg_A Taipana don Totis ha la sua piazza

Tutta la comunità di Taipana/Tipana si è riunita, domenica, 13 agosto, in occasione dell’intitolazione della piazza del capoluogo del comune a don Mario Totis, che per 44 anni è stato sacerdote del paese. A celebrare la liturgia è stato il diacono Fiorino Miani, che per molto tempo ha prestato aiuto a don Totis.

L’occasione è stata ideale, poi, per presentare e distribuire tra la popolazione il volume «Pace e bene – don Mario Totis, un sacerdote a Taipana», contenente foto e racconti sul periodo di vita che il sacerdote ha vissuto tra la gente della Val Cornappo.

Don Mario era nato il 4 gennaio 1932 a Martignacco. Era figlio di Lodovico, contadino e operaio, e Anna Longhino, casalinga. Dopo gli studi elementari, fino al 1949 frequentò il Seminario minore di Castellerio, per poi concluderli a quello Maggiore di Udine nel 1957.

Ordinato sacerdote il 29 giugno del 1957 a Udine dall’arcivescovo Giuseppe Zaffonato, don Totis celebrò la prima messa a Martignacco. Fino al 1961 servì da cappellano a Cussignacco. Arrivò a Taipana domenica 1 ottobre 1961 e vi rimase per 44 anni, assumendo nel tempo anche la cura di Cornappo e Monteaperta, nonché per un periodo di Montemaggiore e Platischis. Dopo solo dieci anni di servizio pastorale, l’azione di don Totis fu così proficua per la gente di Taipana che il consiglio comunale, all’unanimità, ne propose la candidatura per l’onorificenza a cavaliere della Repubblica e gli consegnò una pergamena con medaglia d’oro «per la preziosa attività sempre improntata a favorire l’elevazione sociale della gente del territorio montano».

In seguito al terremoto del 1976 anche don Mario visse in una baracca, insieme ad altre persone. In sella al motorino, si recava a Udine anche due volte al giorno per perorare le cause dei parrocchiani terremotati. Nel 1980 diventò cappellano degli alpini del Gruppo Ana Monteaperta-Val Cornappo. Nel 1986 ricevette dalla Coldiretti un premio per aver promosso lo sviluppo socio economico della montagna. Il 1992 fu per lui l’anno della malattia e dell’inizio della dialisi, ma anche quello dell’incontro con papa Giovanni Paolo II, che volle incontrare con tutte le forze malgrado i problemi di salute.

Nel 2004 gli fu assegnato il premio Bontà «per l’impegno pastorale e sociale svolto al servizio di una popolazione ricca di nobili tradizioni, residente in un territorio marginale e disagiato a causa della depressione socioeconomica e delle difficoltà di comunicazione viaria».

Don Mario Totis si spense il 23 luglio 2005, a 73 anni. Ai suoi funerali a Taipana, presieduti dall’allora arcivescovo di Udine, Pietro Brollo, parteciparono oltre 1.500 persone.

Nel suo testamento spirituale, don Totis ha esortato la sua gente così: «State saldi nella fede, mettendo Dio al di sopra degli interessi e amando il vostro prossimo». (Luciano Lister)

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