Reke in potoki, hladno uživanje_Fiumi e torrenti, relax al fresco

Con l’inizio della bella stagione e delle alte temperature anche fiumi e torrenti diventano una forte attrazione per chi è in cerca di refrigerio dalla calura estiva. Benecia, Resia e Valcanale sono sempre state caratterizzate dalla grande presenza d’acqua. Il Natisone, l’Alberone, il Cosizza, l’Erbezzo, il Cornappo, il Torre, il Resia e il Fella in estate diventano meta di turisti o degli stessi abitanti del luogo. Sono, dunque, una grande risorsa per il territorio, che va però tutelata e valorizzata.

Il Natisone, per esempio, attraversa lunghi periodi di secca dovuti in parte ai cambiamenti climatici, con prolungati intervalli senza precipitazioni, in parte alle captazioni degli affluenti Arpit e Poiana che riforniscono d’acqua il Friuli centrale e la Bassa friulana con condotte sulle quali si dovrebbe forse investire al fine di migliorarne lo stato. Come aveva promesso già prima delle elezioni, per quanto è di sua competenza, il sindaco di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli, assieme alla sua amministrazione, è già al lavoro, in particolare, sul tema della qualità delle acque, da cui consegue poi la balneabilità.

«Dobbiamo, innanzi tutto, elaborare un piano generale di tutti gli scarichi presenti – ha spiegato Zufferli –. Una volta predisposto il piano generale delle fognature, saremo a conoscenza della situazione degli scarichi; allo stesso tempo sapremo dove si trova il deficit delle problematiche attuali nel sistema fognario». «In secondo luogo – ha aggiunto il primo cittadino di San Pietro – dobbiamo intervenire sulla depurazione. Il nostro obiettivo attuale è la realizzazione di un nuovo depuratore – conforme alle più moderne tecnologie – a Ponte San Quirino. Vogliamo evitare che le acque si scarichino in punti diversi nei vari depuratori delle singole frazioni, facendole, invece, confluire in un’unica condotta sul nuovo depuratore ». A San Pietro quindi si vuole intervenire sugli scarichi per garantire una qualità delle acque di molto superiore rispetto a quella attuale, in modo tale da procedere poi con le verifiche continue. «I tecnici non effettuano un’unica analisi per dare la balneabilità, ne fanno moltissime e per un lungo lasso di tempo. Il nostro obiettivo primario è quindi la qualità delle acque», ha concluso Zufferli, la cui amministrazione punta a rendere balneabile tutto il troncone da Tiglio fino a Ponte San Quirino. Il nocciolo della questione è la valorizzazione del tratto fluviale, in cui si inserisce anche il discorso sul Contratto di fiume del Natisone, di cui dovrebbe far parte anche la Slovenia.

Il sindaco di Pulfero, Camillo Melissa, invece, fa sapere che «a Pulfero si trova un punto di monitoraggio. Alcuni anni fa era stata richiesta la balneabilità e l’Arpa aveva effettuato delle verifiche, appurando che il tratto fino al confine di Stupizza è balneabile, gli altri tratti del fiume, invece, sono stati considerati non balneabili perché le verifiche effettuale hanno rilevato una qualità delle acque non ottimale».

«L’Arpa, prima di procedere con le analisi, chiede che si realizzino interventi sulla qualità delle acque – continua Melissa –; dopodiché i tecnici svolgono le misurazioni e, se i valori sono buoni, emettono parere positivo alla Regione». Il tratto di Natisone che arriva fino a Stupizza, sul quale ogni anno vengono effettuate le verifiche, è quindi considerato balneabile. «La Slovenia – ha concluso il sindaco di Pulfero –, utilizzando i fondi europei, sta procedendo a importanti interventi per la depurazione di tutte le acque che finiscono nell’Isonzo e nel Natisone». A Pulfero, grazie a importanti stanziamenti da parte della Protezione civile, sono previste opere, fino alla località di Loch, per la messa in sicurezza dei fiumi e per lo sghiaiamento.

Le aree di maggiore attrazione nelle Valli del Natisone dal punto di vista della balneazione sono quelle di Pulfero, Biarzo, Oculis, Vernasso, Ponte San Quirino, un tratto lungo la strada che da San Pietro al Natisone conduce a Carraria. Nella Valle del Cosizza, invece, molto frequentati sono Saraznjak a Clodig, Dolina, Malin in località Peternel e Seuza.

Per quanto riguarda le Valli del Torre, il sindaco di Lusevera, Luca Paoloni, dice che «a Lusevera abbiamo una zona formidabile che attira molta gente, si chiama Pedrosa. Nel nostro programma amministrativo abbiamo inserito la valorizzazione di quest’area, in modo da attrezzarla e renderla fruibile». (Veronica Galli)

V vročih poletnih dneh se je mogoče ohladiti tudi v domačih rekah in potokih. Veliko ljudi se podaja v razne kraje ob Nediži, Aborni, Reki, Arbeču, Idriji, Karnahti, Teru, Reziji in Bili, kjer se domačini tradicionalno že stoletja kopajo. Vsaka vas ima kraj namenjem osvežitvi v hladni vodi. Kopanje pa je varno le na vodnih površinah, ki so temu namenjene. Tako imenovana »divja« kopališča so brez upravljavcev in reševalcev iz vode, dvomljiva pa je tudi kakovost vode. Zaradi različnih ravni gladine in vodnih vrtincev so taka kopališča lahko zelo nevarna, saj številne brzice skrivajo presenečenja in pasti za kopalce. V Benečiji, Reziji in Kanalski dolini ni urejenih kopališč. Župani in občinske uprave se pa prizadevajo, de bi do teh prišlo, saj so konec koncev kopališča ob rekah in potokih dragocena vaba za turiste, kakor dokazujejo v sosednjem Posočju.

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