Siamo alla vigilia delle elezioni del 4 marzo. La campagna elettorale prosegue con i suoi sussulti ed insulti, e ci promette quanto di meglio noi potremmo desiderare, almeno secondo i calcoli dei vari politici. Non possiamo dimenticare, infatti, che alcune promesse si escludono a vicenda, perché orientate a interessi diversi e contrari. Ottima cosa il pluralismo, pessima la confusione delle idee e dei progetti.
Ci dobbiamo barcamenare in questa baraonda, cercando di capirci qualcosa. Intanto sembra consolidarsi il partito dei non votanti, che da solo sarebbe maggioranza, ma che non serve a nessuno, a cominciare da chi non va a votare.
Il voto è quanto ci resta a disposizione in una democrazia dilaniata dai contrasti. Ed allora non sprechiamolo con l’astensione, anche se di fronte agli spettacoli che vediamo, ne verrebbe la voglia.
La protesta, se ci deve essere, deve assumere il volto della proposta, altrimenti lasciamo in vita il caos che denunciamo. Per noi Sloveni della Regione, il voto è ancora più importante, perché dobbiamo anche pensare a chi ci potrà rappresentare in Parlamento. Non abbiamo la fortuna degli Italiani che vivono in Slovenia; a loro è attribuito per legge un parlamentare che li rappresenta, a difesa dei loro diritti.
Noi dobbiamo pensarci da soli, alleandoci con le forze che ci possono sostenere.
A tal fine è necessario, in questi ultimi giorni, passare in rassegna le varie liste politiche e scegliere con avvedutezza, ricorrendo anche ai consigli di chi ne sa più di noi e di cui ci fidiamo.
Da cristiani, dobbiamo anche vedere quanto siano compatibili i vari progetti, le diverse soluzioni, per poter scegliere, se non proprio il massimo bene, almeno quello possibile e a portata di mano.
Una cosa dobbiamo ancora valutare bene.
Nel panorama politico si stanno manifestando estremismi di destra e sinistra, già bocciati dalla storia, ma non cancellati definitivamente.
Le cronache di questi giorni ci stanno informando dei loro eccessi e della loro pericolosità.
Le persone che hanno maturato una coscienza democratica, rispettosa del pluralismo, non possono rimanere indifferenti dinanzi a questi spettacoli che hanno come unico scopo lo sfascio della società. Anche per questo motivo il voto non va sprecato.
Una considerazione finale la facciamo anche al nostro essere in Europa ed ai rapporti di amicizia e collaborazione che intendiamo coltivare con la Slovenia. Ricomporre le distanze e lavorare assieme, come lodevolmente facciamo da più anni, tra Friuli e Slovenia, e per noi, fra Benecìa e Alto Isonzo – Posočje, è un altro traguardo a cui miriamo e che possiamo favorire con un voto intelligente.
Marino Qualizza
Non sprechiamo l’occasione con l’astensione_Ne zamudimo priložnosti z volilno abstinenco
Siamo alla vigilia delle elezioni del 4 marzo. La campagna elettorale prosegue con i suoi sussulti ed insulti, e ci promette quanto di meglio noi potremmo desiderare, almeno secondo i calcoli dei vari politici. Non possiamo dimenticare, infatti, che alcune promesse si escludono a vicenda, perché orientate a interessi diversi e contrari. Ottima cosa il pluralismo, pessima la confusione delle idee e dei progetti.
Ci dobbiamo barcamenare in questa baraonda, cercando di capirci qualcosa. Intanto sembra consolidarsi il partito dei non votanti, che da solo sarebbe maggioranza, ma che non serve a nessuno, a cominciare da chi non va a votare.
Il voto è quanto ci resta a disposizione in una democrazia dilaniata dai contrasti. Ed allora non sprechiamolo con l’astensione, anche se di fronte agli spettacoli che vediamo, ne verrebbe la voglia.
La protesta, se ci deve essere, deve assumere il volto della proposta, altrimenti lasciamo in vita il caos che denunciamo. Per noi Sloveni della Regione, il voto è ancora più importante, perché dobbiamo anche pensare a chi ci potrà rappresentare in Parlamento. Non abbiamo la fortuna degli Italiani che vivono in Slovenia; a loro è attribuito per legge un parlamentare che li rappresenta, a difesa dei loro diritti.
Noi dobbiamo pensarci da soli, alleandoci con le forze che ci possono sostenere.
A tal fine è necessario, in questi ultimi giorni, passare in rassegna le varie liste politiche e scegliere con avvedutezza, ricorrendo anche ai consigli di chi ne sa più di noi e di cui ci fidiamo.
Da cristiani, dobbiamo anche vedere quanto siano compatibili i vari progetti, le diverse soluzioni, per poter scegliere, se non proprio il massimo bene, almeno quello possibile e a portata di mano.
Una cosa dobbiamo ancora valutare bene.
Nel panorama politico si stanno manifestando estremismi di destra e sinistra, già bocciati dalla storia, ma non cancellati definitivamente.
Le cronache di questi giorni ci stanno informando dei loro eccessi e della loro pericolosità.
Le persone che hanno maturato una coscienza democratica, rispettosa del pluralismo, non possono rimanere indifferenti dinanzi a questi spettacoli che hanno come unico scopo lo sfascio della società. Anche per questo motivo il voto non va sprecato.
Una considerazione finale la facciamo anche al nostro essere in Europa ed ai rapporti di amicizia e collaborazione che intendiamo coltivare con la Slovenia. Ricomporre le distanze e lavorare assieme, come lodevolmente facciamo da più anni, tra Friuli e Slovenia, e per noi, fra Benecìa e Alto Isonzo – Posočje, è un altro traguardo a cui miriamo e che possiamo favorire con un voto intelligente.
Marino Qualizza
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