L’ anno 2022 si sta prospettando come il più siccitoso degli ultimi 30 anni almeno per quanto riguarda le Valli del Natisone. Dal primo gennaio al 12 luglio sono caduti solamente 392 mm di pioggia (392 litri per metro quadro).
Se confrontiamo con l’anno 2021, quando per lo stesso periodo erano caduti 1167 mm, mancano all’appello 775 mm, fondamentali soprattutto per il settore agricolo. Patiscono particolarmente le coltivazioni di ortaggi e i frutteti, il mais, le patate e le zucche, l’erba non cresce.
La situazione si è aggravata anche per lo scarso apporto di neve in montagna – il 31 maggio 2021 alla stazione meteo di Triglav Kredarica (2515 m) la coltre nevosa misurava 480 cm, lo stesso giorno 31 maggio 2022 cm 42 – questa è tutta acqua che manca a sorgenti e falde freatiche.
Secondo le previsioni metereologiche a lungo termine, anche i mesi di luglio e agosto saranno molto caldi e con poche precipitazioni.
Negli ultimi 30 anni la media annua di pioggia a fondovalle nella Valle del Natisone si è assestata su 2000 mm con un estremo massimo nel 2014 di 3012 mm e minimo nel 2006 con 1366. Nel 2006, anno molto siccitoso, però dal primo gennaio al 12 luglio erano caduti già 625 mm. Un quantitativo molto superiore a quello di quest’anno.
Se questo è un evento straordinario non lo possiamo affermare, la speranza è quella di un ritorno alla normalità anche se purtroppo la tendenza indica un aumento delle temperature ed il verificarsi di situazioni climatiche estreme.
Recentemente l’Università di Udine ha pubblicato alcune indicazioni sulla modifica della tipologia di coltivazioni agricole orientandosi verso colture che utilizzano meno acqua.
In ogni caso l’enorme quantitativo di pioggia che mediamente cade all’anno, 2000 mm. (2000 litri per metro quadro) circa, non dovrebbe essere disperso e bisogna prevedere la realizzazione di invasi per la raccolta e conservazione dell’acqua.
Intanto si cerca di correre ai ripari. Lo scorso 8 luglio il sindaco di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli, ha emesso un’ordinanza per limitare l’uso dell’acqua «ai soli usi idropotabili e dell’igiene della persona» e ne vieta l’utilizzo «per annaffiature, trattamenti, getti ornamentali e comunque tutti gli usi impropri». (U. D.)
Benečiji grozi najhujša suša v zadnjih 30 letih. Med 1. januarjem in 12. julijem so v Nediških dolinah izmerili le 392 milimetrov dežja, ko ga je v istem obdobju lanskega leta padlo 1197 milimetrov.
Zaradi suše so prizadete predvsem nenamakane površine z vrtninami, poljščinami (koruza, krompir, buče) in sadovnjaki, močno prizadeto je travinje. Tudi julij in avgust naj bi bila po dolgoročnih napovedih vroča in suha. Strokovnjaki poudarjajo, da je v spopadanju z vremenskimi spremembami potencial za kmetijstvo v raznolikosti zasaditev in v novih, proti vremenskim stresom odpornih sortah.