Con l’arrivo dell’arcivescovo Riccardo Lamba la Chiesa Udinese ha voltato pagina e di certo cambierà anche il passo. Il nuovo stile è evidente fin da subito e il nuovo pastore sembra aver colto prontamente la realtà al cui servizio è stato posto.
Siamo rimasti positivamente sorpresi dal fatto che nella prima frase dell’omelia nella santa messa d’ingresso mons. Lamba abbia sottolineato la presenza di diverse culture e di diversi popoli come ricchezza fondamentale, millenaria, ma sempre più attuale, della nostra arcidiocesi. Ricchezza, tra l’altro, ben evidenziata dal Sinodo Udinese V e dal magistero degli arcivescovi Alfredo Battisti e Pietro Brollo.
Con mons. Andrea Bruno Mazzocato, invece, la varietà linguistica e culturale non è stata certamente tra le priorità dell’azione pastorale, anzi, era convinzione che la questione si risolvesse con la definitiva assimilazione alla lingua e cultura italiana nel giro di un ventennio e quindi non meritasse particolari sforzi.
Grazie a Dio, quindici anni dopo quella funestaprofezia, friulano, sloveno e tedesco sono ben vivi,anche presso le nuove generazioni, e sempre più considerati un patrimonio irrinunciabile in tutti i settori, dal politico al sociale, dal culturale all’economico. Dispiace che proprio la nostra Chiesa locale, da sempre attentissima alla questione identitaria e all’inculturazione della fede, da avanguardia qual era, sia passata nelle retrovie.
Per la comunità slovena, in particolare, i problemi si sono fatti via via più gravi, col venire meno dei sacerdoti da sempre primi custodi di lingua e cultura. Ma non si è mai manifestata la volontà di risolverli quei problemi, anche se soluzioni – ottime soluzioni! – erano a portata di mano. Addirittura nella riforma territoriale dell’Arcidiocesi non si sono prese in considerazione le proposte, salite dai fedeli, di riconoscere la presenza degli sloveni, privati della storica roccaforte rappresentata dalla forania di San Pietro al Natisone.
Ora le parole pronunciate dal nuovo arcivescovo e la croce della Chiesa aquileiese, che ha messo al collo con convinzione, danno alla comunità slovena la grande speranza che il cammino interrotto possa riprendere con rinnovato vigore. In comunione, «vsi skupaj», nella Chiesa Udinese.
Ezio Gosgnach
V uvodniku petnajstdnevnika Dom z dne 15. maja, glavni urednik komentira dejstvo, da je novi nadškof msgr. Riccardo Lamba, v svoji prvi homiliji poudaril na dejstvo, da so kulture in narodi, ki sobivajo v Videnski Cierkvi starodaven in vse bolj aktualen zaklad. Po 15 letih škofovanja msgr. Andree Bruna Mazzocata, ko so bili zanemarjeni, se Slovencem pišejo boljši časi.