I fondi per gli sloveni non calano

 
 
La legge finanziaria dello Stato — da quest'anno si chiama tecnicamente legge di stabilità e del bilancio — è stata approvata alla Camera il 19 novembre e ora è all’esame del Senato. Dovrebbe ottenere in via libera entro l’8 dicembre per poi tornare a Montecitorio e ottenere l’approvazione definitiva prima del 14 dicembre.
La bella novità sta nel fatto che la posta in bilancio per la minoranza slovena è di 5,3 milioni di euro. Non c’è, dunque, il dimezzamento dei fondi a 2,8 milioni, indicato nel disegno del ministro Giulio Tremonti, ma ci sono addirittura 240 mila euro in più rispetto allo stanziamento di quest’anno. C’è un aumento di mezzo milione di euro anche per la comunità italiana in Slovenia e Croazia.
L’ottimo risultato — si pensi al calvario affrontato nei due scorsi anni per mantenere il livello dei finanziamenti a 5 milioni di euro — è dovuto a un forte pressing congiunto, da parte delle organizzazioni della minoranza slovena e della Slovenia sul Governo e sulla maggioranza di centro destra. In prima persona si sono prodigati l’ambasciatore sloveno a Roma, Iztok Mirošič, che ha sollecitato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e la segretaria di Stato agli Esteri, Dragoljuba Benčina, che si è incontrata con l’omologo italiano, Alfredo Mantica.
Sul fronte parlamentare è stato molto attivo il deputato friulano Ivano Strizzolo, del Pd, mentre una delegazione della Slovenska Skupnost ha attivato pure gli onorevoli sudtirolesi della Svp. Il consigliere regionale della Ssk, Igor Gabrovec, evidenzia i meriti del presidente della Regione, Renzo Tondo, che ha scritto a Tremonti per chiedere quantomeno il mantenimento dei 5 milioni.
Da parte sua, il presidente della Confederazione delle organizzazioni slovene, Drago Štoka, nel rallegrarsi per il risultato raggiunto, sottolinea l'impegno del ministro per gli Sloveni nel mondo, Boštjan Žekš, e dell’ambasciatore Mirošič. Nello stesso tempo evidenzia il ruolo del commissario di Governo a Trieste, Alessandro Giacchetti, e del deputato nonché coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo.
L’unico a farci una brutta figura è, dunque, il consigliere regionale cividalese Roberto Novelli, che aveva chiesto una riduzione dei fondi per gli sloveni. È stato clamorosamente smentito dalla sua stessa parte politica.

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