Come disinfettare le mascherine usate_Koronavirus, tako razkužimo maske

Il dott. Mario Canciani, stimato pediatra pneumologia, continua i suoi aggiornamenti settimanali con notizie pratiche sull’infezione da Coronavirus, basate sulle domande che ci vengono poste più spesso. Per facilitare la comprensione, cerca di usare il meno possibile termini medici e di semplificare i concetti. Anche questo settimo report non vuole sostituire il ruolo del curante, né quello della sanità regionale, le cui informazioni invitiamo a consultare all’indirizzo https://www.protezionecivile.fvg.it/…/informazione-coronavi….

Per chi lo desiderasse, ogni giovedì e per tutto il mese di aprile, il dott. Canciani è presente su UdineseTV, canale 110, alle ore 20.45. Si parla di problemi respiratori e allergici e del coronavirus. Causa le restrizioni legate al Corona, non si possono fare delle domande in diretta. Chi avesse dei quesiti, può mandarli a: studio@mariocanciani.com

POICHÈ FACCIO FATICA A TROVARE LE MASCHERINE, POSSO USARLE PIÙ VOLTE?

A parte le mascherine lavabili, che possono essere usate più volte, di solito le altre mascherine di uso comune, quelle “tipo chirurgico” sarebbero monouso, per cui andrebbero eliminate al termine della giornata. Poiché se ne trovano con difficoltà o non tutti possono permettersele, possono essere disinfettate con 2 modalità: (1) mettere in un contenitore richiudibile, tipo vaschetta di plastica alta 5-10 cm , circa 2 cm di alcol etilico al 70%; mettere il coperchio con attaccata la mascherina all’interno del coperchio, sorretta con gli elastici e lasciare a temperatura ambiente per circa 12 ore. L’alcol, evaporando, sbatte contro la mascherina e la disinfetta; (2) oppure in uno spruzzino mettere la soluzione disinfettante OMS (833 ml di etanolo o alcool etilico al 96%, 42 ml di acqua ossigenata al 3%, 110 ml di acqua distillata sterile o di acqua bollita, 15 ml di glicerina o glicerolo al 98%; a parte l’ultimo componente, reperibile in farmacia, il resto si può trovare al supermercato) e spruzzare tenendo la mascherina a una distanza di circa 50 cm (si deve avvertire sulla mano una nebbiolina fine, si deve sentire l’umidità, ma non si deve bagnare). Lasciare asciugare e poi indossare.

CI SONO DEI RISCHI CON LA GRAVIDANZA E IL PARTO DURANTE L’INFEZIONE?

Non è stata dimostrata finora una trasmissione verticale, da madre a figlio, del virus e l’infezione non è più grave nelle donne incinte. Il parto va eseguito per via naturale, non c’è bisogno del cesareo. Il latte materno non trasmette il virus. Tuttavia, poiché l’esperienza è ancora in corso, si è deciso di applicare le misure precauzionali dei normali ammalati, cioè uso di mascherine durante l’allattamento e l’accudimento del figlio, lavaggio frequente delle mani, aereazione frequente degli ambienti

TRA I FARMACI USATI ORA SI PARLA DELL’EPARINA. COME AGISCE?

L’eparina è un anticoagulante che si usa normalmente in persone che hanno dei rischi da coagulazione o dopo immobilità prolungata, per evitare delle trombosi con conseguenti infarti. Nella malattia da Corona agirebbe come antivirale, bloccando l’entrata del virus nelle cellule.

ANCHE SE I BAMBINI SI AMMALANO DI MENO, SEMBRA CHE IN ALTRI PAESI, COME GLI USA, SI AMMALINO DI PIU’ CHE DA NOI. È VERO?

Proprio recentemente i colleghi americani hanno pubblicato una revisione su 149.000 casi di Corona. I pazienti con meno di 18 anni erano il 2%, in genere con sintomi lievi, però con la capacità d’infettare gli adulti. Ci sono stati 147 ricoveri, 5 dei quali in terapia intensiva e 3 decessi. I maggiori problemi sono stati riscontarti nel primo mese di vita, specie se erano maschi. I dati sono più alti di quelli italiani, probabilmente per la minore assistenza pediatrica negli USA, però indicano ancora una volta che i bambini e i giovani sono meno suscettibili all’infezione, come avevamo visto nei report precedenti

LE ZANZARE POSSONO TRASMETTERE IL CORONA?

Anche se le zanzare trasmettono diverse malattie febbre gialla, dengue, Zika, malaria che però non è virale) , non sembra che il Corona si trasmetta mediante le zanzare, perché non si riproduce al loro interno

OLTRE CHE CON LE SECREZIONI RESPIRATORIE, IL CORONA SI TRASMETTE PER ALTRE VIE?

Abbiamo già visto la scorsa settimana che si trasmette, anche se di meno, con feci e urine. L’altra via di contagio è quella attraverso le superfici, dove il virus può persistere anche per 3 giorni, specie su acciaio inox e plastica. Per le pulizie delle superfici va usato dell’alcol al 75% o la soluzione OMS riportata più sopra

PERCHÈ CONTINUA LA POLEMICA SUL DOSAGGIO DEGLI ANTICORPI NEL SANGUE?

Il dosaggio degli anticorpi ci dice se una persona ha avuto o meno la malattia, anche se non se ne è accorta, i cosiddetti asintomatici. Inoltre permette di capire se l’infezione è recente o in atto (IgM) o passata (IgG). In certe aree dove il test è stato eseguito, come Lombardia e Liguria, ha dimostrato che la diffusione del virus è ben maggiore di quella che si pensava con il tampone: in Italia sarebbe infetto il 10-20% della popolazione, cioè tra i 6 e i 12 milioni di persone. I dubbi sono dati dal tipo di test, che deve essere validato su un campione consistente di persone e confrontato con sintomi, tamponi e ricoveri. In commercio ci sono diversi tipi di test, che dosano altrettanti tipi di anticorpi contro determinate frazioni del virus, per cui bisogna vedere quali anticorpi siano veramente protettivi. Purtroppo c’è poco tempo, perché le risposte di tali test saranno essenziali per la fase 2 e 3 dell’epidemia, con particolare riguardo a chi non ha prodotto anticorpi o li ha ancora in corso ed è ancora infettivo.

POICHÈ CI SONO DIVERSE SEGNALAZIONI DEL LEGAME TRA INQUINAMENTO ATMOSFERICO E DIFFUSIONE DEL CORONA, NELLE SCORSE SETTIMANE SONO STATE DIFFUSE DELLE IMMAGINI CON LA CAPPA D’INQUINAMENTO SULL’ITALIA DEL NORD. COME SI SPIEGA?

Come ci sono i “terrapiattisti”, cosi ci sono persone che negano l’inquinamento atmosferico o che esso sia causato dalle attività dell’uomo, attribuendolo invece a delle fantomatiche fasi epocali delle terra. Nelle scorse settimane abbiamo assistito a un fiorire di segnalazioni secondo le quali, nonostante il calo del traffico e delle attività industriali, le polveri sottili permanevano elevate. Si è poi scoperto che esse erano causate da una tempesta di sabbia nei deserti del Caucaso, che è stata trasportata fino a noi dalle perturbazioni. Si è potuta stabilire l’origine esatta perché si sono trovati dei pollini che provenivano da tali zone. Passata la tempesta, i valori sono scesi notevolmente e almeno nella nostra Regione e si attestano al 50% dei valori consueti.

ripreso da //www.associazionealpi.com

Znani in priljubljeni zdravnik slovenskih korenin Mario Canciani je 16. aprila  objavil svoje sedmo poročilo o koronavirusu Covid-19. Tudi tokrat se je odzval na pogostejša vprašanja o koronavirusu in kako ravnati, da bi omejitvi sirjenja okužbe. V ospredju je način razkuženja že uporabljenih mask.

REPORT 1

REPORT 2

REPORT 3

REPORT 4

REPORT 5

REPORT 6

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