Predsednik videnske province Pietro Fontanini je 4. novemberja v palači Belgrado sparieu in pohvalu štieri mlade Benečane, ki so v saboto 19. otuberja parpravli akcijo, de bi očedili vse ciestne tabele, ki so jih nepoznani ljudje pomazali v Nediških dolinah. Šlo je za tabele, ki so imiele prekrtito slovensko ime in tudi za tiste, ki so imiele prekrito italijansko al’ furlansko ime. Martino Canalaz, Mirka Chiucha, Eleno Guglielmotti in Martino Marmai je par predsedniku spremlju provincialni mož Fabrizio Dorbolò. Ob teli parložnosti je Fontanini poviedu, de misli na sedežu v Vidnu napisati ime province tudi po slovensko in niemško, saj je sada napisano le po italijansko in furlansko.
«Un bel gesto che dimostra innanzi tutto grande senso civico, attenzione e cura per il territorio nonché rispetto per la cultura, l’identità friulana e slovena. Insomma, un esempio da seguire. Così il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini ha voluto ringraziare un gruppo di ragazzi del Cividalese e delle Valli del Natisone che, in autonomia, hanno deciso e successivamente provveduto alla pulizia di diversi cartelli stradali posizionati lungo le strade delle Valli del Natisone compresa la segnaletica della sp 31 di Castelmonte imbrattata nella parte in friulano. Plauso che il presidente ha voluto formulare ai ragazzi durante un incontro a palazzo Belgrado al quale è intervenuto anche il consigliere provinciale di minoranza Fabrizio Dorbolò. Fontanini ha elogiato Martina Canalaz, Mirko Chiuch, Elena Guglielmotti e Martina Marmai, con il vostro gesto — ha sottolineato — avete dato un segnale di rispetto del plurilinguismo che caratterizza la nostra provincia. Ogni lingua rappresenta una forza». «Plurilinguismo che è una ricchezza», hanno precisato i ragazzi. Una consapevolezza che ha anche un riscontro oggettivo come ha sottolineato il consigliere Dorbolò. «Da parte delle nuove generazioni c’è una riscoperta e una nuova diffusione dello sloveno — ha evidenziato — il che fa ben sperare e che ne contrasta la deriva». Fontanini ha quindi riferito ai ragazzi che intende prendere in considerazione la richiesta del consigliere Dorbolò in merito alla denominazione quadrilingue dell’Ente realizzando un’insegna in italiano, sloveno, friulano e tedesco da affiggere esternamente a palazzo Belgrado. «Un segnale importante», lo hanno definito Dorbolò e i ragazzi».